ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10629

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 496 del 06/10/2015
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/05844
Firmatari
Primo firmatario: MURA ROMINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/10/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 06/10/2015
Stato iter:
22/12/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/12/2015
DELRIO GRAZIANO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/12/2015

CONCLUSO IL 22/12/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10629
presentato da
MURA Romina
testo di
Martedì 6 ottobre 2015, seduta n. 496

   MURA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   la Sardegna è la regione in Italia che paga maggiormente il prezzo dell'isolamento non solo per la sua condizione geografica ma anche per un sistema di trasporto aereo che costringe i residenti a recarsi negli scali della penisola – diversi da Roma e Milano le cui tratte sono coperte dalle tariffe in continuità territoriale 1 (CT1) – con elevati costi economici e sociali;
   occorre uno sforzo per superare, come richiamato nelle mozioni approvate dai due rami del Parlamento, e da ultimo dal Consiglio regionale della Sardegna, gli svantaggi derivanti dall'insularità attraverso un modello di continuità aerea che sia molto più ampia di quella attuale;
   il mancato avvio della cosiddetta continuità territoriale 2 (CT2) — che copre le tratte tra la Sardegna e le città diverse da Roma e Milano — costringe i viaggiatori sardi a recarsi a Torino, Verona, Bologna, Napoli e Palermo con le compagnie low cost che, affidandosi alle logiche del libero mercato, non sono sottoposte a nessun obbligo di garanzia dei voli e di tariffe calmierate;
   senza un accordo tra le istituzioni, anche nazionali, e le compagnie aeree, i disagi per i passeggeri sardi sono destinati ad aumentare, con la prevedibile cancellazione di alcune rotte, la diminuzione della frequenza dei voli e il conseguente incremento delle tariffe;
   la Francia, per garantire la continuità territoriale aerea e marittima della Corsica (poco più di 350 mila abitanti) investe quasi 130 milioni di euro l'anno. La Sardegna, che ha quattro volte gli abitanti della Corsica, per la continuità aerea ne spende, totalmente a carico del proprio bilancio, meno di 50;
   occorre quindi garantire il diritto alla mobilità dei sardi tutto l'anno, con tariffe agevolate da e per le più importanti città della penisola, senza al contempo penalizzare gli utenti non residenti;
   un sistema agevolato di tariffe per i non residenti, soprattutto nei periodi di bassa stagione, è infatti considerato un fattore capace di far crescere il turismo nell'isola e aiutare l'economia regionale;
   un modello misto che assicuri la mobilità e insieme lo sviluppo turistico deve quindi necessariamente prevedere sia la CT1 sia la CT2, con lo scopo di consentire ai sardi di viaggiare in piena libertà (anche per ragioni di lavoro e salute) e incentivare l'arrivo di turisti che possono consentire alle imprese locali di poter offrire prodotti e servizi a un mercato più ampio di quello attuale –:
   quali iniziative intenda assumere per assicurare ai sardi il diritto alla mobilità che l'attuale regime di continuità territoriale limita fortemente;
   se non ritenga opportuno convocare un tavolo con la regione Autonoma della Sardegna, i vettori aerei e le parti sociali per la definizione di un modello di continuità territoriale, che consenta a tutti – sardi e non – di viaggiare a costi sostenibili tutto l'anno, assicurando la mobilità da un lato e lo sviluppo turistico dall'altro, un sistema di continuità, che al pari di quello che la Francia assicura alla Corsica, possa contare su un importante apporto finanziario da parte dello Stato;
   quali iniziative intenda assumere affinché le rotte dalla Sardegna verso importanti città come Torino, Verona, Bologna, Napoli e Palermo siano coperte da tariffe agevolate attraverso un modello di continuità territoriale che oggi è assicurato solo per le città di Roma e Milano. (4-10629)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 22 dicembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 542
4-10629
presentata da
MURA Romina

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame si forniscono i seguenti elementi di risposta.
  Come è noto, l'articolo 1, comma 837, della legge n. 296 del 27 dicembre 2006, ha previsto il trasferimento alla regione Sardegna delle funzioni attinenti alla continuità territoriale e il successivo comma 840 ha disposto che gli oneri finanziari siano a carico della regione stessa a partire dal 2010.
  In attuazione della predetta legge, in data 7 settembre 2010, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, l'Enac e la regione Sardegna hanno sottoscritto un Protocollo d'intesa che, all'articolo 6, prevede che le risorse finanziarie necessarie per l'imposizione degli oneri di servizio pubblico sono a carico della regione autonoma Sardegna.
  In base all'articolo 4 dello stesso Protocollo d'intesa, spetta al Ministero disporre con proprio decreto gli oneri di servizio pubblico in conformità alle conclusioni dell'apposita conferenza di servizi, di cui all'articolo 36, comma 2, della legge n. 144 del 1999, indetta e presieduta dal Presidente della regione Sardegna.
  In tale quadro, l'individuazione della tipologia di continuità territoriale è sostanzialmente rimessa alle scelte e alle iniziative della regione Sardegna che stanzia sul proprio bilancio le somme da dedicare alla continuità stessa.
  Al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti compete soltanto partecipare alla conferenza dei servizi, emanare il decreto di imposizione degli oneri in conformità alle risultanze della medesima conferenza e relazionarsi con i competenti uffici della Commissione europea ai fini dell'invio del bando di gara di imposizione degli oneri.
  Allo stato attuale sulle rotte cosiddette storiche (collegamenti tra gli scali sardi di Cagliari, Alghero e Olbia con gli aeroporti Fiumicino e Linate) sono vigenti oneri di servizio pubblico imposti con il decreto ministeriale n. 61 del 21 febbraio 2013, a cui ha fatto seguito la gara europea con affidamento dei servizi in esclusiva:
   ad Alitalia Cai per le tratte Alghero-Roma Fiumicino e viceversa, Alghero-Milano Linate e viceversa, Cagliari-Roma Fiumicino e viceversa Cagliari-Milano Linate e viceversa;
   a Meridiana Fly per le tratte Olbia-Roma Fiumicino e viceversa, Olbia-Milano Linate e viceversa;

  Con riferimento, invece, alle cosiddette rotte minori sarde (collegamenti tra gli scali sardi di Cagliari, Alghero e Olbia con gli aeroporti di Bologna, Torino, Verona e Napoli) il nuovo esecutivo regionale ha espressamente richiesto di non procedere agli adempimenti per l'applicazione del nuovo regime onerato, deliberato dalla precedente giunta e imposto con decreto ministeriale n. 83 del 14 marzo 2014, a seguito dell'apposita conferenza dei servizi, in quanto è intendimento della medesima regione rivedere il regime impositivo sulla base della valorizzazione e soddisfacimento di nuove esigenze espresse dal territorio. Anche per le rotte storiche la regione ha manifestato l'intendimento di rivedere il modello impositivo. Al momento, il servizio sulle stesse è svolto, senza esclusiva e senza compensazione finanziaria, dal vettore Meridiana fly in regime di proroga ai sensi del decreto ministeriale n. 36 del 2005.
  Il tema della mobilità e della continuità territoriale sarda è una priorità all'attenzione del Governo; infatti al fine di valutare nuove soluzioni che assicurino il diritto alla mobilità dei sardi e contestualmente non penalizzino i non residenti si è avviato un confronto tra le autorità regionali e ministeriali per individuare un modello di continuità territoriale aerea condiviso più aderente alla esigenze di mobilità della popolazione regionale e che promuova lo sviluppo e l'accessibilità turistica dell'isola.
  Peraltro, la ricerca di soluzioni mirate e adeguate a soddisfare le esigenze di mobilità e di sviluppo della regione Sardegna dovrà tener conto, non solo delle norme generali interne in premessa richiamate, ma anche dei regolamenti europei di settore che disciplinano i servizi aerei nell'Unione europea, anche con riferimento ai particolari profili di continuità territoriale, in particolare, del Regolamento n. 1008 del 2008 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 settembre 2008.
  A tale riguardo, si ritiene opportuno segnalare che le modalità di attuazione del sistema di continuità territoriale vigente in Sardegna sono attualmente sottoposte ad indagine da parte dei competenti servizi della Commissione europea in merito alla loro conformità con le disposizioni europee e che degli esiti di tali indagini non potrà non tenersi conto nel lavoro di predisposizione di un nuovo regime onerato.

Il Ministro delle infrastrutture e dei trasportiGraziano Delrio.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

beni e servizi

economia regionale

garanzia di credito