Legislatura: 17Seduta di annuncio: 496 del 06/10/2015
Primo firmatario: BALDASSARRE MARCO
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Data firma: 05/10/2015
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 05/10/2015
BALDASSARRE. —
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali
. — Per sapere – premesso che:
da un articolo di stampa apparso su Repubblica in data 30 settembre 2015 «Quella fuga dei pensionati dall'Italia per pagare meno tasse», si evince: «(...) 400 mila pensioni che l'Istituto versa all'estero. Fra il 2010 e il 2014, il numero dei pensionati che hanno lasciato l'Italia è lievitato da 5.345 a 16.420 (...)»; e ancora: «Dal rapporto emergono però altri due fenomeni: il primo è che, non avendo raggiunto i requisiti minimi, molti immigrati che lavorano in Italia versandovi i contributi, non riescono poi ad incassare la pensione. Il «tesoretto» ammonta già a 3 miliardi ed è in netta crescita: (...) Tito Boeri suggerisce di utilizzare le risorse in politiche per l'integrazione. L'altro riguarda i 206 milioni l'anno che l'Inps versa all'estero come integrazione al minimo e maggiorazioni sociali.»;
nell'interrogazione a risposta scritta n. 5-03020 – a cui non è stata data alcuna risposta – si rilevavano molteplici criticità in merito ai cosiddetti «contributi-silenti» in quanto il lavoratore iscritto alla gestione separata INPS, che cessi la propria attività prima del perfezionamento del requisito contributivo prescritto per la liquidazione di un autonomo trattamento pensionistico, è ascrivibile alla più ampia categoria dei contributi «silenti»;
nell'interrogazione suddetta si evince inoltre che «i soggetti che non riescono a conseguire l'anzianità contributiva minima, oltre a non poter accedere alla pensione di anzianità, perdono i contributi versati»;
nella risoluzione in commissione n. 7-00300, venivano illustrate le suddette criticità e si richiedeva un impegno da parte del Governo ad assumere ogni iniziativa, al fine di adottare gli opportuni atti normativi per consentire l'utilizzo dei contributi «silenti» per corrispondere un trattamento – a calcolo puro – a favore dei soggetti non titolari di altre prestazioni, prescindendo dai requisiti minimi richiesti, sollecitando altresì una ricognizione al fine di quantificare l'ammontare totale dei contributi «silenti»;
a seguito del cambio di presidenza avvenuta in INPS, l'interrogante si augura una maggiore trasparenza e cooperazione rispetto alle precedenti gestioni, al fine di raggiungere le migliori soluzioni a tutela di tutti i lavoratori, avendo altresì a disposizione dati certi su cui predispone al meglio eventuali proposte legislative;
a seguito della suddetta dichiarazione del presidente dell'INPS, Tito Boeri, nella quale si esplicitano cifre esatte – 3 miliardi di euro – che potrebbero essere destinate a scopi specifici, l'interrogante ritiene opportuno richiedere la stessa trasparenza e precisione nelle stime per i cosiddetti «contributi silenti» –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti suddetti;
se il Ministro interrogato non ritenga opportuno intervenire – alla luce delle suddette dichiarazioni del presidente dell'INPS, Tito Boeri – al fine di quantificare l'ammontare esatto dei cosiddetti «contributi silenti» e se non ritenga di adottare le opportune iniziative normative al fine di consentire l'utilizzo dei contributi silenti prescindendo dai requisiti minimi al fine di corrispondere un trattamento – a calcolo puro – a favore dei soggetti non titolari di altre prestazioni al raggiungimento dei requisiti di legge;
se il Ministro interrogato non ritenga opportuno e urgente far luce sulla ormai nota vicenda dei «contributi silenti», chiedendo una maggiore trasparenza – anche alla luce delle numerose dichiarazioni del presidente dell'Inps – sull'ammontare esatto e una stima su come tale importo potrà evolversi nei prossimi 10 anni. (4-10607)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):diritto del lavoro
pensionato
risoluzione