ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10562

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 493 del 30/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: MURA ROMINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 30/09/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 30/09/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10562
presentato da
MURA Romina
testo di
Mercoledì 30 settembre 2015, seduta n. 493

   MURA. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   da circa quarant'anni in Italia esiste una camera di commercio italo araba (con sede a Roma e un ufficio anche a Milano), che è istituita ed opera nel rispetto della legge ed è iscritta al n. 1 dell'Albo di natura pubblica istituito e gestito dall'Unioncamere italiana ai sensi dell'articolo 22 della legge n. 580 del 1993, e dovrebbe quindi godere della tutela (oltre che del controllo) dei Ministeri degli affari esteri e dello sviluppo economico;
   la camera di commercio italo-araba da sempre è composta quasi esclusivamente da italiani, da grandi imprese, del settore pubblico e privato, da medie e piccole aziende, da banche, da camere di commercio, enti e associazioni, ed è un'associazione privata, la cui libertà è garantita anche ai sensi degli articoli 2, 3, 18, 35 e 42 della Costituzione, imprenditori «servizio», prima ancora che dei singoli suoi iscritti, del sistema imprenditoriale italiano e degli imprenditori italiani e arabi;
   ai sensi della legge n. 580 del 1993 e del decreto 15 febbraio 2000, n. 96, del Ministero del commercio con l'estero (che prevede espressamente che le camere italo estere siano strumento delle attività di internazionalizzazione per mantenere l'iscrizione all'albo, la camera rispetta, e deve rispettare, «la partecipazione paritaria dei soci nell'elezione degli organi amministrativi, il principio del voto singolo di cui all'articolo 2532, secondo comma, del codice civile, la sovranità dell'assemblea dei soci», i principi di democrazia e trasparenza;
   la camera collabora con i Ministeri degli affari esteri e dello sviluppo economico, con l'ICE, la Simest; l'Invitalia la Confindustria (e le altre associazioni di categoria) e con il sistema delle camere di commercio, e per la sua attività e regolamentazione giuridica è ente privato avente rilevanza ed interesse pubblico;
   la camera, grazie a un'oculata gestione, gode del patrimonio maggiore rispetto alle analoghe camere d'Europa, e da sempre svolge numerose attività e missioni a favore della internazionalizzazione dei suoi associati e del sistema italiano;
   il 31 agosto 2015 si è tenuta l'assemblea degli associati della Camera, verbalizzata da notaio, che ha deliberato, all'unanimità di tutti i soci presenti, l'aggiornamento dello statuto e la nomina degli organi;
   a quanto risulta all'interrogante nel settembre 2015, alcuni ex consiglieri arabi, non rinnovati, si sarebbero riuniti per creare una Camera alternativa, chiamando la nuova associazione «Camera mista Italo-Araba per il Commercio e l'Industria», lo stesso nome della più che quarantennale camera esistente;
   tutto ciò sarebbe avvenuto, a giudizio dell'interrogante, ignorando le norme italiane che vietano a chi non ne ha i requisiti la denominazione di camera di commercio, riservata (legge 29 dicembre 1993, n. 580, articolo 22) a chi, avendo da almeno due anni i requisiti previsti per legge, è iscritto nell'albo delle camere di commercio italo-estere o estere in Italia (regolamento della sezione delle camere miste iscritte nell'Albo, il decreto 15 febbraio 2000, n. 96) tenuto dal Ministero dello sviluppo economico –:
   se siano a conoscenza di questa situazione;
   ove i fatti di cui in premessa trovino conferma, quali iniziative intendano assumere rispetto alla nascita di una seconda camera di commercio che, ad avviso dell'interrogante, è in contrasto con quanto stabilito dalla legge n. 580 del 1993, articolo 22;
   se siano a conoscenza del fatto che questa seconda camera di commercio italo araba, potrebbe avere sede presso gli uffici di Roma dell'Istituto nazionale per commercio estero (Agenzia ICE), ente dotato di personalità giuridica di diritto pubblico, sottoposto ai poteri di indirizzo e vigilanza del Ministero dello sviluppo economico.
   (4-10562)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

grande impresa

seconda camera

sviluppo economico