ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10537

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 492 del 29/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 29/09/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 29/09/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10537
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Martedì 29 settembre 2015, seduta n. 492

   FRATOIANNI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, ha emanato il 25 settembre 2015 una ordinanza con cui predispone l'allontanamento di tutte le persone presenti e/o dimoranti abusivamente nell'area posta in Pisa, località Tirrenia via della Bigattiera, entro tre giorni dalla notifica della stessa. L'ordinanza viene motivata con ragioni di gravi mancanze igienico-sanitarie, sulla base del sopralluogo effettuato dall'ufficio igiene pubblica e nutrizione, dell'USL 5 Pisa;
   il campo indicato nell'ordinanza è occupato da oltre venti anni da famiglie di etnia rom, le quali sono costrette a vivere senza acqua corrente, senza rete elettrica e senza servizi fondamentali come ad esempio lo scuolabus, che garantisce l'integrazione e la scolarizzazione dei minori presenti nel campo;
   in data 1o agosto 2013, il consiglio comunale di Pisa aveva approvato una mozione che impegnava l'amministrazione comunale a ripristinare lo scuolabus e le forniture di corrente elettrica e acqua potabile;
   nella mozione approvata si legge che la situazione del campo della Bigattiera è inadeguata a ospitare le persone che continuano a dimorarvi e che si debba procedere su due binari: uno a medio termine per la definitiva chiusura del campo, l'altro a breve termine per il ripristino di alcune condizioni minime di vivibilità e il superamento dell'attuale situazione emergenziale con il coinvolgimento attivo di tutte le istituzioni coinvolte nella conferenza di servizi convocata dal sindaco e nel tavolo tecnico già convocato dalla prefettura e della regione Toscana;
   nei successivi due anni non è stato fatto praticamente nulla di quanto stabilito dalla mozione del consiglio comunale su citata, se non un'ordinanza di sgombero che non considera le particolari condizioni del campo, a partire dalla presenza di bambini. Infatti, su 100 abitanti, i minori sono circa 40;
   inoltre, un'ordinanza così fatta, senza l'individuazione di alcuna valida alternativa abitativa, secondo l'interrogante si pone in contrasto con le convenzioni internazionali e nazionali in materia;
    di fatto, nella propria risoluzione n. 1993 del 1977, la Commissione diritti umani delle Nazioni Unite ha stabilito che «la pratica degli sgomberi forzati rappresenta una violazione dei diritti umani» (UN Commission on Human Rights, Forced evictions, 10 marzo 1993, E/CN.4/RES/1993/77);
   le linee guida delle Nazioni Unite sugli sgomberi forzati (United Nations, Committee on Economic, Social and Cultural Rights, General Comment no. 7 on Forced Eviction, and the right to adequate housing (Sixteenth session, 1997), U.N. Doc. E/1998/22, annex IV at 113 (1997), stabiliscono che in caso di sgomberi debbano essere attivate precise garanzie, tra le quali una genuina consultazione con gli interessati (punto 16a), e l'individuazione di soluzioni abitative alternative (punto 19); nella propria comunicazione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni del 5 aprile 2011, Quadro dell'Unione europea per le strategie nazionali di integrazione dei Rom fino al 2020, la Commissione europea ha richiamato gli Stati membri a promuovere, politiche di inclusione nei confronti delle popolazioni rom e sinti;
   nella propria strategia nazionale di inclusione per le popolazioni rom, il Governo italiano ha chiarito che «si rende necessaria una progettazione che, partendo dalla consapevolezza dell'uso eccessivo degli sgomberi avvenuto nel passato e della sua sostanziale inadeguatezza, avvii una nuova fase improntata alla concertazione territoriale, ovvero una programmazione di interventi che coinvolga gli attori locali istituzionali e non, garantendo il raccordo tra le proposte progettuali e le politiche locali, nel rispetto dei diritti fondamentali e della dignità delle persone coinvolte nel percorso di inserimento sociale» [punto 2.4.6]. Lo stesso Governo precisa che «le esperienze di successo dimostrano che nella maggior parte dei casi, l'uscita dal campo è possibile grazie ad una collaborazione forte tra livelli istituzionali (locale, regionale e nazionale) e tra questi, le Associazioni di rappresentanza delle Comunità RSC e le associazioni di terzo settore»;
   risultano forti discrepanze fra gli intendimenti del sindaco e quanto stabilito dal Governo della strategia nazionale di inclusione per le popolazioni rom –:
   se il Ministro sia a conoscenza della vicenda esposta in premessa;
   quali iniziative di competenza intenda assumere il Governo per assicurare la piena attuazione delle linee guida contenute nella strategia nazionale di inclusione per le popolazioni Rom, in conformità con le indicazioni e le garanzie previste in ambito internazionale.
(4-10537)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritti umani

risoluzione

Comitato economico e sociale europeo