Legislatura: 17Seduta di annuncio: 492 del 29/09/2015
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 29/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/09/2015 FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/09/2015 MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/09/2015 COSTANTINO CELESTE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/09/2015 PIRAS MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/09/2015 QUARANTA STEFANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/09/2015 SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/09/2015 KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/09/2015 DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/09/2015 PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 29/09/2015 MARCHETTI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2015 AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2015
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 29/09/2015
RICCIATTI, SCOTTO, FRATOIANNI, MELILLA, COSTANTINO, PIRAS, QUARANTA, SANNICANDRO, KRONBICHLER, DURANTI, PELLEGRINO, MARCHETTI e LUCIANO AGOSTINI. —
Al Ministro dell'interno
. — Per sapere – premesso che:
in data 25 settembre 2015 la testata Il Corriere Adriatico, nell'articolo «Qui c’è un tesoro confiscato alla mafia», a firma del giornalista Lorenzo Furlani, ha riportato il dato dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata nelle Marche;
l'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc) è stata istituita con decreto-legge 4 febbraio 2010, n.4, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 marzo 2010, n. 50, oggi recepita dal decreto legislativo n.159 del 6 settembre 2011 (codice antimafia), con il compito di «provvedere all'amministrazione e alla destinazione dei beni sequestrati e confiscati alle mafie, a seguito di confisca definitiva, nonché coadiuvare l'amministratore giudiziario sotto la direzione dell'Autorità Giudiziaria in fase di sequestro fino alla confisca di primo grado, dopo la quale assume la gestione diretta degli stessi beni»;
tra le funzioni dell'Agenzia vi è, inoltre, quella di fornire «supporto alla programmazione della destinazione del bene, già durante la fase giudiziaria, acquisendo tutte quelle informazione e nel contempo indicando quelle attività necessarie al superamento delle criticità che spesso ostacolano o rallentano la restituzione alla collettività dei patrimoni mafiosi e quindi il riutilizzo sociale degli stessi»;
al Ministro dell'interno spettano funzioni di vigilanza sull'Agenzia, autonoma sotto il profilo organizzativo e contabile;
secondo i dati dell'Agenzia i beni sottratti nella regione Marche sarebbero 21, tra ville, appartamenti condominiali, terreni, fabbricati, società di persone e di capitali;
tali beni sono in gran parte frutto di riciclaggio di denaro proveniente da attività criminali quali usura, estorsioni, rapine, droga;
i beni citati sarebbero in massima parte situati in provincia di Pesaro e Urbino (14): a Fano, Isola del Piano, Montefelcino e Pesaro. Il resto a Falconara Marittima e Cupramontana (provincia di Ancona), San Benedetto del Tronto e Grottammare (Ascoli);
dai dati resi disponibili sarebbero circa un terzo i beni restituiti alla collettività rispetto a quelli complessivamente sottratti;
deve, inoltre, segnalarsi come i dati dell'Agenzia, relativi ai territori citati, risultino essere aggiornati soltanto al 2013;
più in generale, sono emerse sempre con maggior evidenza, dalla sua istituzione, numerose criticità nell'operato della Anbsc, che vanno da una scarsa trasparenza sui dati pubblicati; alla lentezza con i quali i beni confiscati e sequestrati vengono riassegnati alle comunità, attraverso progetti di reimpiego sociale; nonché alla governance stessa dell'ente;
tali criticità sono state riconosciute ed evidenziate anche nella relazione sulle prospettive di riforma della gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, approvata dalla «Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere» nella seduta del 9 aprile 2014, dove si legge che «la gestione di questi beni ha mostrato spesso enormi difficoltà e non sempre è andata a buon fine, vanificando nei singoli territori l'impatto positivo dell'aggressione ai patrimoni mafiosi che, a partire dalla legge Rognoni-LaTorre, è uno dei punti di forza della nostra legislazione antimafia». Proprio per tale ragione la Commissione aveva inteso dedicare la sua prima relazione al Parlamento a questo tema «perché appare prioritario un intervento sull'organizzazione del sistema di gestione dei beni, che evidenzia grandi criticità sia dal punto di vista amministrativo-operativo, con particolare riguardo al ruolo dell'Agenzia nazionale istituita nel 2010, sia dal punto di vista normativo» (relazione citata, pagina 7) –:
quali iniziative di competenza intenda adottare il Ministro interrogato per agevolare una più celere assegnazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata;
se sia in grado di fornire chiarimenti sulle ragioni dei ritardi nella mappatura dei beni e sulla loro trasparente pubblicazione e quali iniziative di competenza intenda assumere su tale specifico aspetto per ovviare alle problematiche illustrate in premessa. (4-10529)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):riciclaggio di denaro
mafia
relazione