ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10524

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 492 del 29/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: DIENI FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/09/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 29/09/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10524
presentato da
DIENI Federica
testo di
Martedì 29 settembre 2015, seduta n. 492

   DIENI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere — premesso che:
   una delle pratiche più opinabili, sia per ciò che riguarda l'opportunità sia per quanto concerne il diritto, configurandone talvolta un'aperta violazione, è l'uso di disattendere, specie in alcune realtà del Mezzogiorno, l'istituto dell'incompatibilità tra cariche, fatto che consegue a giudizio dell'interrogante ad un approccio clientelare, spartitorio e proprietario nella gestione della cosa pubblica che è senza dubbio molto spesso anticamera di fenomeni legati allo scambio di favori e alla corruzione;
   l'accumulo di cariche in capo ad alcuni soggetti, tuttavia, oltreché inopportuno e di dubbia legittimità, appare un sintomo di scarsa trasparenza che potrebbe rafforzare nei cittadini la percezione non solo di una sistematica lottizzazione della cosa pubblica, ma anche di una scarsa vigilanza rispetto alla necessità di una cesura netta delle istituzioni rispetto ad ambienti caratterizzati da infiltrazioni della criminalità organizzata;
   riguardo a questa specifica tematica l'interrogante poneva al Governo pro tempore, il 6 maggio 2015, con interrogazione a risposta scritta 4-09091, una domanda circa l'opportunità di sollevare la questione di legittimità costituzionale riguardo alla legge regionale 13 marzo 2015, n. 10, Modifiche alla legge regionale 10 gennaio 2013, n. 2 (disciplina del collegio dei revisori dei conti della giunta regionale e del consiglio regionale della Calabria) approvata dalla regione Calabria, a seguito della seduta del consiglio regionale del 9 marzo 2015;
   il testo, di un solo articolo, proposto dal capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale Sebastiano Romeo, cambia le cause di esclusione e incompatibilità dei revisori dei conti, dato che introduce una novella alla precedente disciplina tale per cui risultano incompatibili con l'incarico di componenti del collegio solo gli amministratori pubblici degli enti locali della regione «aventi popolazione superiore ai 5.000 abitanti»;
   la legge risulta di fatto essere coincidente con la candidatura di Francesco Malara, uno dei 3 componenti del collegio dei revisori regionale e nipote del noto «boss mafioso Rocco Musolino, a sindaco del comune di Santo Stefano in Aspromonte, carica che egli effettivamente ricopre dopo la vittoria alle elezioni del maggio 2015;
   il sottosegretario Gianclaudio Bressa rispondeva all'interrogante che il Governo, nella riunione del Consiglio dei ministri del 29 aprile 2015, ha deliberato per la non impugnativa, consentendo di fatto la coesistenza in capo a Francesco Malara delle due cariche di revisore dei conti del consiglio regionale e di sindaco di Santo Stefano d'Aspromonte;
   secondo quanto emerso dalla stampa locale, il 15 luglio 2015 la comunità del parco nazionale dell'Aspromonte, composta da 37 sindaci, da un rappresentante della provincia e da uno della regione, nomina Malara membro del consiglio direttivo, in sostituzione dell’ex sindaco di Santo Stefano, Michele Zoccali;
   secondo quanto emerge da notizie derivanti dai giornali, tuttavia, la nomina sarebbe stata tutto fuorché condivisa e sostenuta dallo stesso Sebastiano Romeo promotore della legge regionale 13 marzo 2015, n. 10;
   come riporta il Corriere della Calabria del 26 settembre 2015, infatti, nell'articolo «Parco Aspromonte, le “pressioni” di Romeo per far eleggere Malara» nelle ore successive all'elezione di Malara i sindaci avrebbero vergato un documento che, per motivi non meglio chiariti, non verrà mai diffuso. «Riteniamo decisamente inopportuna la decisione con la quale ieri è stato eletto come rappresentante dei sindaci nel consiglio direttivo dell'Ente Parco il sindaco di Santo Stefano in Aspromonte, dottor Francesco Malara», spiegavano nell’incipit della nota;
   secondo lo stesso documento la scelta di Malara «aumenta l'ambiguità politica, e non solo, tra controllori e controllati, visto l'evidente conflitto d'interesse esistente e per i modi in cui è avvenuta. La nomina è stata preceduta infatti da una riunione nella quale la regione, attraverso il delegato presente, il consigliere regionale Sebi Romeo, si è attivata per sostenere, non solo con il proprio voto, l'elezione del candidato Malara, esercitando pressione politica su tutti i primi cittadini della provincia»;
   i sindaci, nel documento mai pubblicizzato, ponevano l'accento proprio sul possibile conflitto d'interessi di un revisore contabile che potrebbe anche avere debiti di «gratitudine» nei riguardi del capogruppo del primo partito di maggioranza in regione;
   lo stesso articolo ricorda come «avere un ruolo di vertice nel Parco d'Aspromonte, in fondo, significa prendere parte alla gestione di una vera montagna di soldi» dato che l'ente, solo per l'esercizio finanziario 2015, può disporre di una dotazione finanziaria di circa 9 milioni di euro;
   si rileva peraltro che il parco nazionale d'Aspromonte non risulta nuovo a tali fenomeni di cumulo di cariche: Francesco Cannizzaro, componente del consiglio regionale calabrese, del consiglio provinciale di Reggio Calabria è anch'egli nel consiglio direttivo dell'Ente Parco, quale membro designato dal Ministro delle politiche agricole alimentati e forestali e nominato con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del 19 febbraio 2015;
   non risulta all'interrogante che ad oggi la designazione di Francesco Malara abbia ancora portato alla nomina da parte del Ministro interrogato –:
   se non ritenga, visti quelli che l'interrogante giudica profili di potenziale conflitto d'interessi e date le ulteriori criticità segnalate, di non dare seguito alla nomina di Francesco Malara, già sindaco di Santo Stefano d'Aspromonte e membro del collegio dei revisori dei conti del consiglio regionale della Calabria, a componente del consiglio direttivo del parco nazionale d'Aspromonte. (4-10524)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

parco nazionale

organo di decisione

riunione dei ministri