ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10508

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 491 del 28/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: BERNINI PAOLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 28/09/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 28/09/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10508
presentato da
BERNINI Paolo
testo di
Lunedì 28 settembre 2015, seduta n. 491

   PAOLO BERNINI e GAGNARLI. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   è sempre più diffuso il fenomeno del nomadismo bovino e dell'abbandono di animali precedentemente allevati e con esso la contestuale riproposizione di inaccettabili ordinanze di abbattimento degli stessi;
   tali ordinanze spesso sono del tutto illegittime, sono infatti impugnate dalle associazioni e conseguentemente in molti casi le amministrazioni sono costrette a ritirarle;
   le ordinanze per loro natura hanno il carattere di contingibilità ed urgenza e, invece, in molti casi, queste sono emanate nonostante la normativa vigente al riguardo fornisca esaustivi precetti e stabilisca le responsabilità e le azioni da compiere; tali azioni avrebbero dovuto essere messe in pratica da tempo, mentre invece si agisce dopo anni di negligenza, incuria, abbandono e mal gestione di animali, segnalati già da tempo sul territorio e di cui, evidentemente, le aziende sanitarie locali e il Sindaco – massima autorità sanitaria sul territorio – avrebbero l'obbligo di occuparsi nei tempi previsti ed adeguati, senza dover ricorrere a questi strumenti per evidenti responsabilità pregresse;
   i presupposti per l'emanazione di tali ordinanze sono rappresentati dalle situazioni di necessità, di carattere eccezionale e imprevedibile che non possono essere affrontate con gli strumenti ordinari che l'ordinamento prevede; pertanto tali circostanze legittimano la pubblica amministrazione ad esercitare poteri extra ordinem;
   animali abbandonati sul territorio come i bovini non possono in alcun modo essere definiti «animali pericolosi» per la salute e per l'incolumità pubblica poiché e ben noto che le caratteristiche etologiche di queste specie non possono in alcun modo essere definite tali, diversamente ogni allevamento dovrebbe essere autorizzato ai servizi della legge 150 del 1992, che identifica una lunga lista di specie animali pericolose per la salute e l'incolumità pubblica di cui è vietata la detenzione ai privati;
   tale definizione di «animali pericolosi» viene utilizzata secondo gli interroganti in modo chiaramente manipolatorio, con la finalità di poter utilizzare l’escamotage che la norma consente per poter ricorrere all'abbattimento senza aver messo in atto banali pratiche necessarie a ricondurre gli animali in idonei spazi sotto controllo anche sanitario, evitando così anche l'eventuale e pretestuoso rischio della loro presenza su strada;
   i bovini, eppur lasciati liberi e non governanti, non possono essere in alcun modo definiti «inselvatichiti», come spesso purtroppo vengono definiti erroneamente dal punto di vista scientifico nelle ordinanze, in ragione della loro natura di animali addomesticati da millenni, di erbivori mansueti, non aggressivi o predatori. Tali caratteristiche etologiche sono per altro dimostrate da innumerevoli immagini presenti in rete che, ad esempio nel caso dei bovini, oggetto dell'ordinanza del Comune di Palau del 16 aprile 2015 testimoniano la totale assenza di comportamenti aggressivo-predatori potenzialmente riconducibili a specie considerate per l'appunto «pericolose»;
   di tali animali – bovini e altre specie animali di allevamento abbandonati sul territorio –, è bene rammentarlo, sono sempre responsabili i loro proprietari, quanto l'autorità sanitaria e il sindaco;
   a fronte di un fenomeno che ormai in Italia è divenuto dilagante, è desolante pensare che le pubbliche istituzioni non sono in grado di adattare altri provvedimenti che non siano quelli finalizzati all'abbattimento, metodo tanto odioso e deprecabile che è utilizzato solo in Paesi incivili;
   tali provvedimenti, condannati dalla collettività nazionale ed internazionale, rappresentano un grave segnale di incapacità gestionale sul quale è d'obbligo indagare;
   in particolare, l'ordinanza Comunale di Palau-Olbia (del 16 aprile 2015) che interessa un branco di circa 20 esemplari abbandonati già dal 1996, a causa del decesso del proprietario, e divenuti motivo di attrazione turistica per le loro pacifiche abitudini e la frequentazione delle spiagge senza aver mai manifestato alcun comportamento «pericoloso», in assenza di eredi tali animali sono divenuti patrimonio dello Stato di cui il sindaco è il rappresentate sul territorio; ciò ha di fatto causato l'uccisione efferata e barbara degli animali ritrovati sgozzati ed ancora agonizzanti, come riportato ampiamente dai media;
   spesso, come il caso di Palau dimostra, i distretti oggetto di nomadismo bovino nel nostro territorio sono riconosciuti a livello internazionale come paradisi per il turismo e queste vicende e i correlati inaccettabili provvedimenti a carattere d'urgenza creano evidentemente un danno a questo settore –:
   se i Ministri interrogati non intendano promuovere, per quanto di competenza, iniziative volte a prevenire simili episodi, che certamente non sono all'altezza di un Paese rispettabile nel quale si sia capaci di prevenire piuttosto che di agire sempre nell'urgenza;
   se i Ministri interrogati non intendano promuovere azioni mirate e definitive volte a contrastare il fenomeno del dell'abbandono e del nomadismo bovino;
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza del triste fenomeno dell'abbandono bovino che interessa soprattutto quei vitelli che non vengono utilizzati nell'industria della carne e in quella del latte e, per questo, sono allontanati – quando non uccisi con modalità di dubbia legittimità – dagli allevamenti;
   se i Ministri interrogati non intendano promuovere iniziative straordinarie al fine di verificare la corretta e obbligatoria apposizione del marchio auricolare di identificazione per i bovini e altri animali destinati all'allevamento, anche in considerazione del fatto che essa è alla base della prevenzione di possibili reati commessi ai danni di tali animali;
   se i Ministri interrogati intendano assumere iniziative affinché questi poveri animali siano trattati alla stregua di «esseri senzienti», come dovrebbero in base alla legge, e non, unicamente, come oggetti e quindi come una voce di costo, o ancora come un peso, un gravame, di cui i loro proprietari vogliono liberarsi il prima possibile, incuranti del fatto che, percependoli in tal modo, non solo di fatto violano la vigente normativa che disciplina il settore — e che prevede in particolare per essi l'apposizione del marchio auricolare per la loro identificazione –, ma commettono anche una lunga serie di azioni di dubbia legittimità, a danno degli animali e della collettività. (4-10508)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

bovino

certificato sanitario

legislazione veterinaria