ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10499

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 490 del 25/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: D'UVA FRANCESCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/09/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 25/09/2015
Stato iter:
27/06/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/06/2016
DELRIO GRAZIANO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 27/06/2016

CONCLUSO IL 27/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10499
presentato da
D'UVA Francesco
testo di
Venerdì 25 settembre 2015, seduta n. 490

   D'UVA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   in data 9 settembre 2015, lungo l'arteria della strada statale 114, la corretta viabilità è stata interrotta, in entrambi i sensi di marcia, in località Capo Alì, a causa di alcuni cedimenti del costone di montagna adiacente, provocando l'invasione di numerosi frammenti di massi e di terriccio lungo la carreggiata, rendendone inevitabilmente necessaria la chiusura;
   tale tratto stradale, compreso nella «Strada Statale 114 — Orientale Sicula», risulta compreso tra quelli di diretta competenza Anas, gestore della rete stradale ed autostradale italiana di interesse nazionale, la quale risulta essere una società per azioni il cui socio unico è il Ministero dell'economia e delle finanze, e sottoposta al controllo ed alla vigilanza tecnica ed operativa del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
   per tali motivi sono accorsi sul luogo gli stessi uomini della società Anas, per verificare e quantificare tempestivamente i danni occorsi al tratto di strada soggetto all'evento franoso, i quali, di concerto con le autorità di polizia competenti, hanno disposto la chiusura dell'arteria fino alla sua completa messa in sicurezza;
   già in data 9 settembre 2015 il quotidiano consultabile online «Tempostretto» riportava alcune dichiarazioni di esponenti del consiglio Comunale, i quali riconducevano l'evento «all'ennesimo problema a causa dei ritardi di interventi risolutori e definitivi», e affermavano che «si rende necessario il cambio delle rete di protezione con reti più moderne ed efficienti che in altri luoghi hanno dato ottimi risultati», evidenziando una frequenza preoccupante nei disagi di simile natura avvenuti nello stesso tratto stradale;
   allo stesso tempo il quotidiano annunciava che, ancora una volta, per i cittadini residenti, o comunque fruitori del tratto di strada in oggetto, si sarebbero verificati, nei giorni a seguire, gravi disagi per l'interruzione totale di tutti i servizi di collegamento lungo l'arteria statale jonica;
   in data 11 settembre 2015, lo stesso quotidiano pubblicava un altro articolo, in cui si riportavano alcune importanti dichiarazioni rilasciate da esponenti del Comitato «No Frane» della riviera jonica messinese, che, evidenziando la ripetitività degli eventi franosi nella località considerata, sottolineavano come «la mancata adozione di provvedimenti definitivi in merito prospetta un autunno-inverno difficile e pieno di pericoli fisici per i lavoratori e cittadini che si devono spostare verso Taormina o verso Messina, senza che le autorità competenti abbiano risolto in maniera strutturale e definitiva un problema vitale per la circolazione, che si trascina da decenni, mettendo a rischio la vita delle persone»;
   gli stessi esponenti hanno dichiarato come sia ormai da diverso tempo «che si mettono e rimettono reti più o meno efficienti con gli stessi risultati, nuove e continue frane ad ogni temporale», considerando come piuttosto «non sia mai stata realizzata una galleria para massi», così come invece creata in altre zone del tratto di strada stradale, denunciando possibili speculazioni «sulla manutenzione di quel tratto stradale fragile che durante l'autunno e l'inverno fa da cassa per molte ditte che curano per così dire la zona»;
   in data 21 settembre 2015 il sito di informazione locale «blogTaormina», consultabile online, riportava circa l'importante manifestazione di protesta che ha visto protagonisti i cittadini delle località coinvolte dai disagi, affermando come quello di Alì sia «un problema che si ripresenta alle prime piogge. Una vicenda che si trascina negli anni»; sottolineando inoltre «chi non ricorda, da piccolo, quelle reti piazzate lungo la strada statale di Capo Alì ? Qualche masso, purtroppo, rotola giù con troppa facilità e allora, come successo dopo il nubifragio del 9 settembre, anche in questa occasione il percorso è stato chiuso provocando disagi agli abitanti della riviera jonica del messinese e in particolar modo ai cittadini di Alì Terme, Itala e Scaletta Zanclea»;
   dalla stessa fonte si apprende come sia nato «un comitato spontaneo di cittadini dopo la frana che si è verificata in seguito al nubifragio del 9 settembre. Al momento l'Anas ha chiuso la strada statale, ma venerdì sono iniziati i lavori e, a quanto pare apriranno una corsia già da mercoledì. Noi, però, chiediamo altro. Vogliamo una soluzione definiva al problema, perché subiamo tutto ciò da anni»;
   soltanto in data 21 settembre 2015 i blocchi per impedire il passaggio anche ai pedoni, oltre che alle auto, sono stati rimossi, così come riportato in data 22 settembre 2015 dal quotidiano «Tempostretto», secondo cui sarebbero stati sì «eliminati gli ostacoli la Statale 114, all'altezza di Capo Alì, chiusa per frana in seguito al maltempo dello scorso 9 settembre», ma soltanto a senso unico alternato;
   la «Strada Statale 114 — Orientale Sicula», unico collegamento della riviera jonica siciliana, è risultata essere l'ottava strada più pericolosa d'Italia secondo uno studio condotto dall'Automobile Club d'Italia (ACI), evidenziando così, ancora una volta, la necessità di provvedere urgentemente alla messa in sicurezza del tratto stradale considerato per garantire sia la regolarità del traffico locale, sia l'incolumità degli automobilisti che sono costretti a percorrerlo in assenza di alternative autostradali –:
   se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa;
   se intenda, per quanto di competenza e nel rispetto delle prerogative dell'amministrazione regionale, adoperarsi affinché, di concerto con l'Anas, società competente nel tratto di strada considerato, vengano assunte tutte le misure necessarie per garantire la messa in sicurezza della strada statale 114, in località Capo Alì, nel lungo periodo, anche attraverso l'installazione di sistemi di protezione che garantiscano la sicurezza degli automobilisti e, contestualmente, scongiurino la possibilità di periodiche speculazioni nelle operazioni di messa in sicurezza dei costoni adiacenti il tratto stradale. (4-10499)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 27 giugno 2016
nell'allegato B della seduta n. 642
4-10499
presentata da
D'UVA Francesco

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
  Le intense precipitazioni piovose del 9 settembre 2015 che si sono abbattute sulla Sicilia orientale hanno provocato numerosi dissesti franosi con caduta di massi sulla strada statale 114.
  In particolare, a seguito di un consistente distacco di materiale terroso che ha invaso il piano stradale al chilometro 22+750 in località Capo Alì, l'Anas ha comunicato di aver provveduto alle operazioni di disgaggio dei massi pericolanti e al rafforzamento corticale del pendio in frana interrompendo anche il transito veicolare fino alla data del 22 settembre 2015.
  Anas evidenzia, inoltre, che il territorio nel quale si sono verificati i fenomeni franosi presenta pendii con inclinazione elevata, fino a 90 gradi e con altezza superiore ai 100 metri rispetto al piano stradale della strada statale 114.
  Tali caratteristiche geomorfologiche hanno comportato per la suddetta società la necessità di intervenire in maniera specifica sui diversi fronti in frana e sui punti di distacco del materiale roccioso per una lunghezza di circa 30 chilometri, nell'area compresa tra i comuni di Scaletta Zanclea (ME), Sant'Alessio Siculo (ME) e Forza d'Agrò (ME).
  Peraltro, detti territori risultano inseriti nella Carta del rischio idrogeologico – Pai, tra le aree classificate ad elevato pericolo di frane.
  Anas informa anche che il comune di Alì Terme ha recentemente rappresentato la possibilità di ottenere un finanziamento regionale finalizzato al consolidamento dei costoni rocciosi che interessano gran parte della viabilità lungo la SS 114, sulla base di un progetto redatto a seguito di un tavolo tecnico promosso dalla prefettura di Messina nel 2004, cui hanno partecipato provincia, genio civile, comune di Capo d'Alì Terme e la stessa Anas.
  In tale sede Anas si è fatta parte attiva per la progettazione di tale intervento.
  Sono attualmente in corso contatti con il comune di Capo D'Alì al fine di individuare, anche con atto convenzionale, i soggetti che dovranno sviluppare i successivi livelli di progettazione, indispensabili affinché la regione provveda a fornire, al suddetto comune, i necessari finanziamenti per mettere in sicurezza il vasto fronte di strada.
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasportiGraziano Delrio.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rete stradale

traffico urbano

automobile