ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10489

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 489 del 24/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: PRATAVIERA EMANUELE
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 24/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRAGANTINI MATTEO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 24/09/2015
CAON ROBERTO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 24/09/2015
MARCOLIN MARCO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 24/09/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 24/09/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10489
presentato da
PRATAVIERA Emanuele
testo di
Giovedì 24 settembre 2015, seduta n. 489

   PRATAVIERA, MATTEO BRAGANTINI, CAON e MARCOLIN. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   la società bresciana, fondata addirittura prima dell'unità d'Italia, Eredi Gnutti Metalli, in origine focalizzata sulla produzione di armi bianche e col tempo specializzatasi nelle barre, in ottone e nei nastri in rame e ottone, ha annunziato, il 18 settembre 2015, l'intenzione di voler chiudere la sede dello stabilimento di Gardignano, frazione di Scorzè, presente dal 1961, nel miranese e trasferire gli impianti a Brescia;
   i lavoratori della fonderia Ilnor, che hanno proclamato uno sciopero il 22 settembre, chiedono il ritiro dell'ipotesi di chiusura, rivolgendosi alle istituzioni per ricercare una soluzione positiva della vertenza;
   l'azienda attualmente occupa 132 persone, quasi tutte risiedenti nel miranese. Secondo le notizie trapelate dai vertici della società sarebbero venticinque i dipendenti che dovrebbero perdere il lavoro a breve: ossia gli addetti del reparto che dovrebbe per primo essere trasferito nella città lombarda. Un passaggio che viene considerato come un possibile inizio di chiusura definitiva dell'attività dello stabilimento veneziano. Le preoccupazioni dei lavoratori sono dettate anche dal fatto che la notizia arriva in un momento particolare, cioè dopo quasi tre anni di contratti di solidarietà;
   in un contesto come quello veneto, segnato dal susseguirsi continuo di crisi e chiusure aziendali e condizionato dall'attuale fase di crisi economica, la chiusura dello stabilimento di Gardignano rappresenterebbe un altro durissimo colpo per il territorio, impoverendolo di posti di lavoro, con evidenti ricadute sull'intero sistema economico –:
   se i Ministri interrogati intendano adoperarsi, nell'ambito delle proprie competenze, anche attraverso l'apertura di un tavolo di confronto che coinvolga le istituzioni locali, regionali e le associazioni sindacali maggiormente rappresentative, affinché vengano adottate soluzioni immediate per il mantenimento degli attuali livelli occupazionali. (4-10489)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

licenziamento

cessazione d'attivita'

stabilimento