ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10476

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 489 del 24/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: RONDINI MARCO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 24/09/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 24/09/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10476
presentato da
RONDINI Marco
testo di
Giovedì 24 settembre 2015, seduta n. 489

   RONDINI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   nei giorni scorsi è stato presentato l'elenco di 208 prestazioni a maggior rischio inappropriatezza, e quindi di spreco, individuate dal ministero della salute. L'elenco, allungato rispetto alla prima ipotesi e già illustrato alle società scientifiche dei medici, è stato presentato ai sindacati dei camici bianchi per fare le loro osservazioni;
   una volta ottenuto il parere positivo del Consiglio superiore di sanità, che ha già dato un via libera preliminare, il testo andrà verso l'approvazione. Quando sarà in vigore, chi vorrà sottoporsi alle prestazioni incluse nell'elenco le potrà ottenere solo in certi casi a carico del servizio sanitario: se non ricorrono le condizioni elencate nel documento del Ministero, dovrà pagare di tasca propria;
   le prestazioni a rischio spreco perché non appropriate, per le quali i pazienti dovrebbero pagare, diventano dunque 208. La lista del Ministero cresce di 25 voci. L'idea alla base del provvedimento è quella di passare gratuitamente (o con il ticket) solo le prestazioni che hanno un'indicazione specifica e quindi sono davvero utili. I medici che prescriveranno accertamenti considerati inappropriati andranno incontro a una sanzione pecuniaria;
   il grosso dell'operazione, il cui obiettivo è portare a un risparmio per le casse pubbliche ed alla riduzione degli sprechi, riguarda probabilmente le risonanze magnetiche, cioè gli esami più a rischio di inappropriatezza;
   quando il provvedimento sarà in vigore, l'esame della colonna vertebrale senza mezzo di contrasto verrà passato dal servizio sanitario solo se, in assenza di sindromi neurologiche o sistemiche, il dolore alla schiena resiste alla terapia e va avanti per almeno 4 settimane;
   oltre alle risonanze magnetiche della colonna e delle articolazioni vi sono altri esami come tac, esami di laboratorio e genetici, test allergici;
   vi sono previsioni stringenti anche per alcune tac, ammesse solo se giustificate da sospetti di patologie oncologiche e da traumi. Nella lista sono molte le prestazioni odontoiatriche, già oggi, comunque, molto difficili da ottenere nella maggior parte delle aziende sanitarie e ospedaliere, dove si è costretti ad attese assai lunghe. La maggior parte — ad esempio estrazioni, applicazioni di corone e inserimento di protesi — saranno a carico del sistema pubblico se il paziente è in condizioni di vulnerabilità sociale e sanitaria. Nell'elenco ci sono anche moltissimi esami di laboratorio, e anche tanti test e trattamenti allergologici e dermatologici;
   il provvedimento incontra l'assoluta contrarietà dei medici per i quali «Questo meccanismo rischia di rompere il rapporto tra i medici e i cittadini anche perché i pazienti dovranno pagare di tasca propria varie prestazioni in determinate situazioni»;
   anche i medici di famiglia, cioè i professionisti che fanno il maggior numero di prescrizioni, scendono in campo: «Siamo assolutamente critici sulla previsione di sanzioni pecuniarie per i medici nell'ambito del decreto in preparazione sull'appropriatezza delle prestazioni, e alzeremo i toni della nostra protesta. Così si riduce il ruolo del medico. I colleghi del Consiglio superiore di sanità, che hanno prodotto un parere scritto favorevole a questo provvedimento, si assumeranno la responsabilità rispetto al mondo scientifico delle scelte di erogabilità e appropriatezza che hanno validato» –:
   se il Ministro sia a conoscenza della situazione che si sta venendo a creare non intenda intervenire al fine di evitare che il provvedimento si riveli nei fatti, da un lato, un meccanismo sanzionatorio rispetto alle prescrizioni cosiddette «inappropriate», che spaventa il medico e lo fa lavorare male, e dall'altro, un danno al malato che vedendosi negare la Tac o l'esame rinuncerà a curarsi del tutto o sarà costretto a nuovi ed elevati costi per le indagini che potrebbero essere fondamentali per la propria salute. (4-10476)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diagnostica medica

cancro

malattia