ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10416

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 485 del 18/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: PRODANI ARIS
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Data firma: 18/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 18/09/2015
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 18/09/2015
BARBANTI SEBASTIANO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 18/09/2015
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 18/09/2015
MUCCI MARA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 18/09/2015
RIZZETTO WALTER MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 18/09/2015
SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 18/09/2015
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 18/09/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 18/09/2015
Stato iter:
28/07/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/07/2017
NENCINI RICCARDO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 30/11/2016

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/07/2017

CONCLUSO IL 28/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10416
presentato da
PRODANI Aris
testo di
Venerdì 18 settembre 2015, seduta n. 485

   PRODANI, ARTINI, BALDASSARRE, BARBANTI, BECHIS, MUCCI, RIZZETTO, SEGONI e TURCO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   la legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015) all'articolo 1 comma 618 dispone che il regime giuridico internazionale di punto franco del Porto Vecchio di Trieste sia spostato ad altre zone legate alle attività portuali per posizione, funzione e logistica;
   il successivo comma 619 stabilisce che: «... le aree, le costruzioni e le altre opere appartenenti al demanio marittimo comprese nel confine della circoscrizione portuale, escluse le banchine, l'Adriaterminal e la fascia costiera del Porto vecchio di Trieste, sono sdemanializzate e assegnate al patrimonio disponibile del comune di Trieste per essere destinate alle finalità previste dagli strumenti urbanistici. Il comune di Trieste aliena, nel rispetto della legislazione nazionale ed europea in materia, le aree e gli immobili sdemanializzati e i relativi introiti sono trasferiti all'Autorità portuale di Trieste per gli interventi di infrastrutturazione del Porto nuovo e delle nuove aree destinate al regime internazionale di punto franco.»;
   si apprende da articoli di stampa locale (Il piccolo del 27 e 28 marzo 2015) che nel mese di marzo il sindaco Cosolini ed il commissario dell'autorità portuale Zeno D'Agostino abbiano raggiunto, alla presenza di rappresentanti della Direzione Generale e della Struttura Territoriale dell'Agenzia del territorio e di dirigenti della regione, un accordo formale per la sdemanializzazione dell'area del Porto Vecchio individuando le aree da destinare al patrimonio disponibile del Comune – magazzini storici, edifici ed aree scoperte – e quelle da lasciare al demanio marittimo – tutta la linea di costa, le banchine inclusa la stazione marittima del Molo Quarto, l'Adriaterminal, gli stabilimenti balneari del dopolavoro ferroviario e del Cral del porto e le società nautiche con sede sul terrapieno di Barcola;
   in particolare, nell'articolo del 28 marzo 2015 viene riportata l'intenzione del sindaco Cosolini di voler accelerare i tempi per la sdemanializzazione e di procedere allo spostamento del punto franco nonché alla vendita delle aree e degli immobili a investitori internazionali appena dopo l'estate;
   come riportato dal Il Piccolo del 9 luglio 2015, l'accordo per la delimitazione dei confini tra gli immobili dell'antico scalo da trasferire al patrimonio disponibile del comune e quelli di proprietà del demanio marittimo è stato firmato l'8 luglio dal direttore dell'agenzia del Demanio Roberto Reggi, dalla presidente regionale Debora Serracchiani, dal commissario straordinario del Porto Zeno D'Agostino, dal comandante della Capitaneria di porto Natale Serrano e dal dirigente del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche Giorgio Lillini;
   da un articolo de Il Piccolo del 20 agosto si apprende che la giunta Cosolini abbia approvato, con delibera, una convenzione con l'autorità portuale relativa all'espletamento in autunno di una gara per l'individuazione di un Advisor che abbia finzioni di consulenza in merito all'approvazione del Piano Strategico per la Valorizzazione del Porto Vecchio. Inoltre, l'articolo specifica che si sia individuata, per il vincitore della gara, la somma di 180 mila euro di cui 110 a carico del comune e 70 dell'autorità portuale;
   sul blog «F.A.Q. Trieste» è stato pubblicato il 2 settembre 2015 un commento in merito alla sdemanializzazione del Porto Vecchio ripercorrendo le tappe temporali dell’iter attuativo e mettendo in evidenza il ritardo dell'intero procedimento rispetto alle previsioni ottimistiche annunciate lo scorso marzo dal sindaco Cosolini; inoltre, vengono annotate una serie di riflessioni relative al passaggio delle aree e delle strutture dal demanio marittimo al patrimonio comunale, che mettono in risalto la necessità di interventi amministrativi e di passaggi burocratici specifici quali la registrazione, la valutazione, la catalogazione ed infine il trasferimento al comune dei beni e delle strutture. Viene anche evidenziato che per la realizzazione di tutti i procedimenti amministrativi si debbano sostenere delle spese, di cui non si conosce l'ammontare, e sia necessario del tempo che difficilmente si possa prevedere –:
   quali iniziative, anche normative, intendano adottare per garantire chiarezza e trasparenza nelle procedure amministrative necessarie per la realizzazione della sdemanializzazione del Porto Vecchio di Trieste;
   se esista una stima dei costi e dei tempi reali dell'intero procedimento di sdemanializzazione dell'area e del trasferimento del Punto Franco internazionale e quale sia il valore effettivo del Porto Vecchio di Trieste;
   se reputino necessario prevedere dei controlli, di concerto con il comune di Trieste, la regione Friuli Venezia Giulia, l'autorità portuale di Trieste e l'Agenzia del demanio, per definire i costi dell'operazione ed evitare che lievitino eccessivamente a danno dei cittadini e dell'economia della città di Trieste. (4-10416)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 28 luglio 2017
nell'allegato B della seduta n. 844
4-10416
presentata da
PRODANI Aris

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, riguardante lo spostamento del porto franco di Trieste e la sdemanializzazione di alcune aree triestine come disposto dall'articolo 1, commi 618 e 619 della legge n. 190 del 2014 (legge di stabilità 2015), sulla base delle informazioni pervenute dalla direzione generale per la vigilanza sulle autorità portuali, le infrastrutture portuali e il trasporto marittimo e per vie d'acqua interne di questo ministero, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
  Preliminarmente, occorre precisare che in merito ai costi complessivi per l'operazione di sdemanializzazione delle aree ogni informazione potrà essere fornita dal comune di Trieste.
  Per quanto attiene un aggiornamento di carattere generale sull’iter di spostamento del porto franco di Trieste, la citata direzione generale riferisce che in ottemperanza alle disposizioni dell'articolo 1, commi 618-620 della citata legge n. 190 del 2014 (legge di stabilità 2015), gli enti competenti hanno svolto gli adempimenti tecnico-amministrativi propedeutici alla sdemanializzazione prevista dalla legge di stabilità medesima, addivenendo, già in data 28 aprile 2015, all'individuazione di massima della nuova dividente demaniale, in seguito definitivamente identificata dall'agenzia del demanio mediante rilevazioni tecniche in loco.
  In data 9 luglio 2015 l'autorità portuale di Trieste, la regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, l'agenzia del demanio, il provveditorato interregionale alle opere pubbliche (OO.PP.) per il Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige e la capitaneria di porto di Trieste hanno sottoscritto il verbale di individuazione della nuova dividente demaniale nel porto vecchio.
  Il comune di Trieste, previa stipula di una convenzione con l'autorità portuale in data 15 ottobre 2015, ha provveduto alla selezione pubblica (procedura negoziata ex articolo 125, commi 10 e 11, decreto legislativo, n. 163 del 2006 e successive modificazioni) di un consulente strategico di primario livello globale, ovvero con esperienze internazionali maturate nel settore della valutazione e programmazione strategica di interventi di trasformazione immobiliare a scala urbana, al quale affidare la redazione delle linee guida per l'impostazione di un piano strategico complessivo per la valorizzazione delle aree del porto vecchio di Trieste. La selezione è stata aggiudicata dalla Ernst&Young, primaria società mondiale nel campo dell’advisory.
  Poiché la legge di stabilità 2015 prevede che la sdemanializzazione del porto vecchio consegua all'adozione, da parte del commissario di Governo per il Friuli Venezia Giulia, previa intesa con il presidente della regione Friuli Venezia Giulia e d'intesa con le istituzioni competenti, dei provvedimenti necessari per spostare il regime giuridico internazionale di punto franco dal porto vecchio ad altre zone funzionalmente e logisticamente legate alle attività portuali, in data 4 dicembre 2015. L'autorità portuale ha formulato la propria proposta di individuazione di tali zone e il 26 gennaio 2016 il commissario di Governo ha sottoscritto il decreto di trasferimento (prot. 19/9-5/2016).
  Inoltre, si segnala che, in merito al trasferimento dell'area di porto vecchio al comune di Trieste, l'ente locale aveva dato avvio fin dal 2015 alle relative attività catastali e tavolari previste dalla normativa vigente. Queste sono proseguite fino al 22 novembre 2016, data del decreto con il quale il giudice tavolare ha portato a termine la procedura di completamento del libro fondiario, iscrivendo tutte le particelle catastali relative all'intera area di porto vecchio circoscritta dalla nuova dividente demaniale nelle pubbliche tavole ed intavolando il diritto di proprietà in capo al comune di Trieste con efficacia dal 31 dicembre 2016.
Il Viceministro delle infrastrutture e dei trasportiRiccardo Nencini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

applicazione del diritto comunitario

contrattazione collettiva

comune