ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10380

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 483 del 16/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: ZARATTI FILIBERTO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 16/09/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 16/09/2015
Stato iter:
06/12/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/12/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/12/2016

CONCLUSO IL 06/12/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10380
presentato da
ZARATTI Filiberto
testo di
Mercoledì 16 settembre 2015, seduta n. 483

   ZARATTI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 18 della legge 11 febbraio 1992, n. 152 «Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio», stabilisce, ai fini dell'esercizio venatorio, le specie cacciabili e i relativi periodi d'attività, nel rispetto dell'arco annuale temporale massimo;
   con decreto del Presidente della regione Lazio 14 luglio 2015, n. T00128 è stato definito il calendario venatorio e il regolamento per la stagione venatoria 2015/2016;
   la direzione regionale agricoltura del Lazio, con nota prot. n. 263526/GR/04/21 del 14 maggio 2015, ha sottoposto all'ISPRA la proposta dell'amministrazione regionale di consentire dal giorno 1o febbraio al giorno 10 febbraio 2016 l'esercizio venatorio alle seguenti specie: colombaccio (Columba palumbus); cornacchia grigia (Corvus corone cornix); gazza (Pica pica); ghiandaia (Garrulus glandarius);
   l'ISPRA, con nota protocollo n. 26810/T-A 11 del 18 giugno 2015, ha evidenziato la compatibilità della proposta con lo stato di conservazione delle specie indicate e con il quadro normativo vigente purché siano rispettate le seguenti prescrizioni:
    gli appostamenti utilizzati devono essere collocati:
     a) a non meno di 500 metri dalle zone umide, frequentate dagli uccelli acquatici, che risultano particolarmente sensibili al disturbo causato dalla caccia;
     b) a distanza superiore a 500 metri dalle pareti rocciose o da altri ambienti potenzialmente idonei alla nidificazione di rapaci rupicoli;
   l'estensione della stagione venatoria non deve superare l'arco temporale massimo, secondo quanto previsto dall'articolo 18, comma 2 della legge n. 157 del 1972;
   il vincolo del non superamento dell'arco temporale massimo, come previsto dall'articolo 18, comma 2, della legge n. 17 del 1992, sarebbe stato rispettato dalla regione Lazio che, secondo il calendario venatorio, ha previsto per le specie colombaccio (Columba palumbus), cornacchia grigia (Corvus corone cornix), gazza (Pica pica) e ghiandaia (Garrulus glandarius), un'apertura dell'attività venatoria posticipata al 1o ottobre 2015 rispetto alla data 20 settembre 2015 potenzialmente prevista ai sensi dell'articolo 18, comma 1, legge 157 del 1992;
   con decreto del Presidente della regione Lazio n. 64, pubblicato sul Burl l'11 agosto 2015 è stata autorizzata la preapertura della caccia nel territorio del Lazio il 2 e il 6 settembre per alcune specie, tra le quali: cornacchia grigia (Corvus corone cornix); gazza (Pica pica); ghiandaia (Garrulus glandarius) –:
   l'autorizzazione di cui sopra alla preapertura della caccia il 2 e il 6 settembre sia conforme alle disposizioni dell'articolo 18 della legge n. 157 del 1992 e quali iniziative, per quanto di competenza, si intendano adottare per garantire il pieno rispetto dei tempi di caccia, così come espressi con chiarezza dall'ISPRA, che nella sua «guida» alla stesura dei calendari venatori alla luce dell'articolo 42 della legge comunitaria 2009, ha appunto evidenziato la necessità di operare una restrizione rispetto alle date di apertura e chiusura della caccia, allo scopo di garantire le necessarie misure di tutela della fauna selvatica su tutto il territorio nazionale. (4-10380)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 6 dicembre 2016
nell'allegato B della seduta n. 711
4-10380
presentata da
ZARATTI Filiberto

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, relativa ai calendari venatori, sulla base degli elementi acquisiti, per quanto di competenza, si rappresenta quanto segue.
  In via preliminare, si fa presente che nel novembre 2014 l'Italia è stata richiamata dalla Commissione europea attraverso la procedura EU Pilot 6955/14/ENVI, al rispetto dei tempi di caccia per gli uccelli in relazione ai periodi di migrazione verso i siti di nidificazione. Ciò in relazione alla direttiva 09/147/CE e al cosiddetto documento « Key Concepts» che indica per ogni Paese e ogni specie la data di inizio della migrazione primaverile.
  In merito a tale ultimo aspetto, si segnala che in questo contesto l'Italia ha apportato una modifica all'articolo 18 della legge n. 157 del 1992 inserendo il comma 1-bis, con il quale viene sancito il divieto di caccia durante il ritorno al luogo di nidificazione e durante il periodo della nidificazione e le fasi della riproduzione e della dipendenza degli uccelli.
  Il Ministero dell'ambiente ha ripetutamente richiamato le legioni al rispetto della citata normativa nazionale e comunitaria e, laddove necessario, ha attivato le procedure per l'adozione dei poteri sostitutivi per le stagioni venatorie 2014-2015 e 2015-2016.
  Si sarebbe altrimenti consumata irrimediabilmente la violazione degli obblighi imposti dall'ordinamento europeo, in quanto le specie di uccelli in questione sarebbero state cacciate in un periodo vietato.
  In uno spirito di leale collaborazione tra amministrazioni centrali e regionali e dopo circa un anno di confronti in sede tecnica e politica, lo scrivente Ministero si è fatto promotore di una proposta di accordo – in occasione della seduta della conferenza Stato-regioni del 17 dicembre 2015 – per l'adeguamento agli obblighi imposti dal diritto europeo e, al tempo stesso, per evitare il ripetersi – per il secondo anno consecutivo – dell'esercizio da parte del Governo dei poteri sostitutivi.
  Tuttavia, l'auspicato consenso unanime delle regioni sulla proposta di accordo non è stato raggiunto ed è stato quindi necessario procedere anche per la stagione 2015-2016 alla modifica dei calendari non conformi.
  Sempre nell'ottica di una revisione dei « Key Concepts» è stato avviato e mantenuto un confronto con le regioni e, solo a seguito di numerosi solleciti, a dicembre 2015, le stesse hanno prodotto i dati in base ai quali hanno ritenuto di poter prolungare i calendari venatori oltre le date indicate nel documento « Key Concepts». Questi dati sono stati sottoposti a valutazione scientifica dell'Ispra, nella quale sono state evidenziate numerose criticità rispetto al rigore scientifico e alla validità dei medesimi.
  Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territori e del mare, peraltro, in occasione della riunione «Pacchetto ambiente» dello scorso giugno a Roma, ha informato la Commissione europea sull'avvio di un ampio confronto con tutti i soggetti portatori di interessi nella materia per acquisire tutti i dati scientifici, attualmente disponibili, idonei a supportare l'eventuale richiesta di modifica dei « Key Concepts».
  Inoltre, è stato istituito un tavolo tecnico presso la conferenza Stato-regioni. Pertanto, se all'esito dell'istruttoria in corso, che dovrebbe durare circa un anno, dovessero emergere novità dal punto di vista scientifico, sarà possibile chiedere una modifica dei « Key Concepts».
  Alla luce delle informazioni esposte, per quanto di competenza, il Ministero continuerà a tenersi informato e continuerà a svolgere un'attività di monitoraggio nei confronti dei soggetti territorialmente competenti, anche al fine di valutare eventuali coinvolgimenti di altri soggetti istituzionali.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

regolamentazione della caccia

protezione della fauna

caccia