ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10357

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 482 del 15/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: DI BATTISTA ALESSANDRO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2015
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2015
SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2015
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2015
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2015
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 15/09/2015
Stato iter:
03/11/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/11/2015
DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 03/11/2015

CONCLUSO IL 03/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10357
presentato da
DI BATTISTA Alessandro
testo di
Martedì 15 settembre 2015, seduta n. 482

   DI BATTISTA, MANLIO DI STEFANO, SCAGLIUSI, SPADONI, GRANDE, SIBILIA e DEL GROSSO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
   l'interrogante ha appreso, da organi di stampa, che una cittadina belga e tre cittadini italiani Alberto M., Michela C. e Daniele B. – risultano dispersi dal 15 agosto 2015 nel mare del Borneo, in Indonesia, dove stavano effettuando un'immersione subacquea;
   nel gruppo c'erano anche altri due italiani, che, invece, sono riusciti a rientrare ed a salvarsi;
   tali informazioni sono state rese note dalle autorità di Giacarta e sono state poi confermate dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale;
   come riportato dalla stampa i cinque italiani e la cittadina belga hanno raggiunto con un motoscafo la piccola isola di Sangalaki, interessata, sembrerebbe, da forti correnti marine e onde alte due metri e mezzo;
   il capo delle operazioni di ricerca e soccorso della provincia del Kalimantan orientale, Hendra Sudirman, avrebbe poi riferito che numerose imbarcazioni sono state inviate al fine di perlustrare l'area, finora senza esito, e avrebbe altresì affermato quanto segue: «Speriamo che siano stati trascinati dalla corrente su qualche isolotto e che siano in salvo»;
   la guida che ha accompagnato i sei turisti, di nazionalità indonesiana, non sembrerebbe, però, essere stata in grado di chiarire cosa possa essere accaduto;
   inoltre il tour operator che ha organizzato l'escursione è la «Derawan Ocean Drive», un'agenzia specializzata in immersioni per l'arcipelago al largo della parte indonesiana del Borneo il cui proprietario, Andrew Lioe, non ha voluto commentare l'accaduto;
   secondo la sorella di uno dei dispersi, Alberto M., la vicenda oggetto del presente atto di sindacato ispettivo sarebbe caratterizzata da molti punti oscuri, a cominciare dalla versione della guida Osland;
   le parole della sorella di A.M., riportate da alcuni organi di informazione, sono state le seguenti: «(la guida Osland, ndr) ha avuto difficoltà a indicare le coordinate del punto d'immersione e non aveva addosso il gps. Dice di averli riportati tutti in superficie e di averli lasciati da soli dopo aver dato loro la sua bombola e il giubbotto. Ma perché i ragazzi gli avrebbero permesso di allontanarsi da solo ? Mio fratello era esperto, aveva già praticato diverse immersioni, anche in oceano. Daniele e Michela avevano il brevetto di sub. E la ragazza belga quello di “rescue sub”, di soccorso. ... I ragazzi volevano vedere le mante. Un'immersione relativamente semplice, che non comportava l'ingresso in corpi cavernicoli... Finora non è stato trovato nulla, nemmeno una pinna. Come mai ? ... E poi, ciascuno avrebbe dovuto avere un palloncino che ne segnalasse la presenza una volta riemerso»;
   inoltre da una pagina aperta sui social network da parte dei familiari di Alberto M. («Help us to find Alberto in Indonesia»), si legge che «Le ricerche dei nostri tre connazionali non si devono fermare. Ancora molta area non è stata perlustrata»;
   gli interroganti, da un lato, hanno appreso che l'Indonesia ha deciso «di prolungare eccezionalmente fino a martedì 25 le attività di ricerca» nonostante tali operazioni, di norma, vengano portate avanti fino ad un massimo di 7 giorni dopo la scomparsa;
   dall'altro lato, però, si ritiene che, in considerazione delle predette lacune nella ricostruzione dell'accaduto, sia necessario richiedere ed ottenere nuove indagini e, al contempo, porre in essere tutte le azioni utili a far luce sulla terribile vicenda ed a chiarire cosa sia successo durante l'escursione, non solo attraverso le rappresentanze diplomatiche italiane in Indonesia, ma altresì facendo pressione direttamente con il Governo indonesiano e con il Ministro indonesiano degli affari esteri –:
   se il Ministro interrogato non ritenga che le ricostruzioni della vicenda oggetto di interrogazione, che sono emerse in queste settimane, siano lacunose e contraddittorie e se, di conseguenza, non intenda chiedere nuove indagini e ricerche;
   quali azioni di propria competenza intenda adottare al fine far luce sulla vicenda de qua e se intenda valutare l'adozione di ogni iniziativa utile direttamente nei confronti del Governo indonesiano e del Ministro indonesiano degli affari esteri. (4-10357)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 3 novembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 514
4-10357
presentata da
DI BATTISTA Alessandro

  Risposta. — La Farnesina, tramite l'ambasciata d'Italia a Giacarta, ha seguito la vicenda dei connazionali Daniele Buresta, Michela Caresani e Alberto Mastrogiuseppe sin dal primo momento con la massima determinazione, mantenendo costanti contatti con i familiari e compiendo numerosi passi presso le Autorità indonesiane per intensificare e prolungare le ricerche.
  Non appena si è avuta notizia della scomparsa dei nostri connazionali, la nostra ambasciata ha sensibilizzato le autorità locali, che hanno immediatamente avviato le operazioni di ricerca. Nello stesso tempo, l'ambasciatore Failla ha compiuto dei passi presso il governatore del Kalimantan, ovvero la regione dove sono scomparsi i sub, il Ministero della difesa indonesiano e i responsabili della locale protezione civile, ottenendo tra l'altro l'invio di un elicottero militare attrezzato per il recupero in mare, così da rafforzare le squadre di soccorso.
  Su nostra richiesta le autorità indonesiane hanno ulteriormente potenziato i mezzi di ricerca, con l'utilizzo di numerose navi ed imbarcazioni, e persino la popolazione locale, con i propri pescherecci, ha raccolto il nostro appello a contribuire alle ricerche. La nostra presenza nella regione è stata successivamente rafforzata con l'invio di un funzionario diplomatico della nostra ambasciata e di un interprete sull'isola di Derawan per monitorare da vicino la situazione e fornire il sostegno e l'assistenza necessarie alla signora Baffè, divenuta punto di contatto delle famiglie in loco. L'ambasciata ha inoltre messo in contatto le famiglie con una compagnia di aviazione privata, attraverso cui è stato messo a disposizione, a loro carico, un ulteriore elicottero che si è mosso in stretto coordinamento con i soccorritori.
  Dopo una settimana di ricerche, su richiesta della Farnesina, le autorità locali hanno eccezionalmente prolungato di qualche giorno la durata delle operazioni e il direttore delle operazioni della protezione civile ha voluto recarsi in loco per monitorare la situazione in prima persona. In seguito, la nostra Rappresentanza diplomatica ha comunque chiesto il sostegno della Protezione civile indonesiana per la prosecuzione delle ricerche delle famiglie in forma privata.
  Per quanto riguarda le indagini in corso, l'ambasciata a Giacarta ha richiesto in più occasioni, attraverso canali informali e formali, la consegna del report della polizia indonesiana, l'unica autorità titolata a condurre operazioni investigative e ad accertare eventuali responsabilità penali per quanto accaduto. Tale richiesta è stata reiterata da ultimo venerdì 25 settembre 2015, nel corso di un incontro fra il nostro ambasciatore a Giacarta e il direttore operativo della protezione civile indonesiana. Da parte delle autorità locali è stato assicurato che il resoconto delle operazioni di ricerca e soccorso è in fase di finalizzazione e che potrebbe essere consegnato a breve.
  La Farnesina e l'ambasciata d'Italia a Giacarta continueranno a rimanere in stretto contatto con le autorità locali, affinché si possa giungere il prima possibile a un chiarimento sulle dinamiche dell'accaduto.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionaleBenedetto Della Vedova.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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