ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10327

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 480 del 11/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: COZZOLINO EMANUELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 11/09/2015
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 11/09/2015
D'INCA' FEDERICO MOVIMENTO 5 STELLE 11/09/2015
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/09/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 11/09/2015
Stato iter:
22/02/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/02/2017
DELRIO GRAZIANO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/02/2017

CONCLUSO IL 22/02/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10327
presentato da
COZZOLINO Emanuele
testo di
Venerdì 11 settembre 2015, seduta n. 480

   COZZOLINO, SPESSOTTO, DA VILLA, D'INCÀ e BENEDETTI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   solo a fine agosto 2015 si è avuta notizia dello scoppio di un cassone del Mose dovuto alla pressione troppo alta del calcestruzzo; l'incidente, che sta comportando limitazioni al transito di navi e pescherecci alla bocca di porto di Chioggia, è accaduto ad ottobre 2014 e fu tenuto riservato; il costo stimato per la riparazione è di circa 10-12 milioni di euro;
   questo incidente è solo l'ultimo di cui si è venuti a conoscenza; a marzo 2013 infatti ci fu il cedimento della lunata di Lido, la diga foranea lunga un chilometro in pietra d'Istria al largo del Lido di Venezia (costata 43milioni di euro), ceduta durante una mareggiata, anche in questo caso la notizia non venne divulgata, ed a scoprire casualmente i danni fu un gruppo di pescatori; la lunata del Lido fu «bocciata» dai tecnici del comune di Venezia che l'avevano ritenuta inutile ai fini della riduzione delle maree; costruita a tempo di record era stata ultimata a metà 2012 e cedette dopo nemmeno un anno dal suo completamento;
   a febbraio 2015 ci fu un altro incidente quando la galleria dei cassoni di Malamocco è stata allagata dal mare in tempesta con conseguenti danni considerevoli e nuovi dubbi sul funzionamento del mega progetto in condizioni meteorologiche critiche;
   il 27 maggio 2015 diciotto parlamentari del M5S fecero una visita ispettiva al cantiere del Mose per monitorare l'avanzamento dei lavori; ad accompagnare i parlamentari fu il direttore generale Hermes Redi, punta di diamante della nuova governance voluta dal presidente del Consorzio Venezia Nuova Mauro Fabris, che diede ampio mandato al nuovo direttore Redi di procedere a una complessiva riorganizzazione del consorzio. In tale occasione, nonostante lo scoppio del cassone fosse già avvenuto a fine 2014, il direttore generale non accennò minimamente all'incidente, nemmeno a precise domande dei parlamentari;
   il quotidiano La Nuova Venezia del 3 settembre 2015 dal titolo «Mose e CVN, a rischio Redi e 120 dipendenti» dà notizia dell'invio da parte dei tre commissari del consorzio Venezia Nuova di un dossier su spese, consulenze e subappalti inviato alla procura, al commissario Cantone e al Ministro;
   nel libro «Veneto anno zero» l'autore Renzo Mazzaro dedica alcune righe di pagina 154 a Hermes Redi: «arrivato con Fabris a dirigere il “nuovo corso» Redi era titolare della Hmr di Padova che lavorava per il Mose e continua a farlo anche oggi (sicurezza dei cantieri e direzione lavori) – “quando ho firmato per il Consorzio mi sono dimesso blindando la società con un trust definitivo, non sono più né titolare né beneficiario in alcun modo, né potrò ridiventarlo. I miei figli beneficeranno delle azioni di Hmr solo dopo la mia morte” – lodevole ma con la società che continua a lavorare per il Mose, Redi inevitabilmente amministra la pensione dei suoi cari. La Hmr è la principale delle società affidatarie dei piani di sicurezza, per i quali il consorzio ha speso 9.531.000 di euro (conteggiati dalla guardia di finanza)»;
   Hermes Redi sarebbe anche amministratore delegato di Thetis dal 14 ottobre 2013, incarico non rilevabile dal curriculum visibile nel sito internet del MoSE; l'Azienda conduce, per conto del CVN, la direzione lavori per la realizzazione delle opere di regolazione delle maree alle Bocche di Porto della laguna di Venezia – sistema MOSE;
   un articolo de La nuova di Venezia e Mestre del 21 giugno 2014 dal titolo «Consorzio Venezia Nuova, quel bilancio pieno di misteri» elenca le partecipazioni del Consorzio e tra queste figura che controllerebbe, tra le altre, il 51,181 per cento di Thetis spa, capitale sociale 11,2 milioni di euro, iscritta a bilancio a 5,8 milioni di euro; l'articolo rivela inoltre che dal penultimo bilancio disponibile (2012) d Consorzio Venezia Nuova registra 16,5 milioni di euro di fatture non pagate emesse dalla controllata Thetis, cifra su cui stanno indagato i magistrati –:
   se non ritenga necessaria ed urgente l'accurata verifica di un grave conflitto di interesse, che pare aver intaccato anche la cosiddetta «nuova fase, o nuova governance» nella gestione dell'Opera;
   se non ritenga che i controlli sulla funzionalità del Mose debbano essere affidati ad organismi qualificati ed esperti super partes;
   se non ritenga necessario fare chiarezza in merito agli incidenti occorsi alle strutture dell'opera e se non ve ne siano accaduti di ulteriori, dei quali non sia stata finora fornita evidenza alcuna da parte del concessionario unico dello Stato e costruttore del Mo.S.E, Consorzio Venezia Nuova;
   quali misure intenda attuare a garanzia di una reale trasparenza, affinché d'ora in poi siano tempestivamente resi pubblici ulteriori incidenti. (4-10327)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 22 febbraio 2017
nell'allegato B della seduta n. 746
4-10327
presentata da
COZZOLINO Emanuele

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, considerata la rilevanza delle questioni poste interroganti, questo Ministero ha interpellato l'autorità nazionale anticorruzione (Anac) che ha fatto sapere quanto segue.
  A seguito di specifica richiesta agli amministratori straordinari del consorzio Venezia nuova (Cvn) gli stessi hanno trasmesso ad Anac un'ampia relazione nella quale sono state formulate osservazioni sia con riferimento ad alcune questioni oggetto dell'interrogazione in esame sia con riferimento ad altre problematiche comunque riscontrate nelle diverse fasi di realizzazione dei lavori.
  L'Anac ha trasmesso al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dette precisazioni fornite dagli amministratori straordinari del Cvn che, in maniera sintetica, di seguito vengono rappresentate,
  Danni alla lunata di Lido.
  Con riferimento ai danni alla cosiddetta lunata di Lido registrati a seguito della tempesta verificatasi nei giorni 31 ottobre-1o novembre 2012 viene precisato che i danni subiti sono stati ingenti. Inizialmente un gruppo di tecnici ha definito l'evento meteomarino come «eccezionale» e, di conseguenza, è stato dato corso all'intervento qualificandolo come «migliorativo». Più di recente, un consulente degli amministratori straordinari del Cvn ha evidenziato che l'evento in questione non poteva essere considerato «eccezionale» rilevando, tra l'altro, ulteriori criticità sulla costruzione della lunata di Lido, indipendentemente dall'evento meteomarino, relativi a fenomeni di erosione in corrispondenza delle due testate.
  Danni ad uno dei cassoni di Chioggia.
  Con riferimento ai danni ad uno dei cassoni di Chioggia gli amministratori straordinari del Cvn hanno rappresentato che durante le operazioni di zavorramento con iniezioni di calcestruzzo avvenute fra il 22 e il 28 ottobre 2014, il secondo cassone di soglia di alloggiamento delle paratoie a partire dalla estremità Sud della barriera della bocca di Chioggia ha subito dei danneggiamenti alla soletta di copertura del corpo lato mare.
  La riparazione è stata effettuata, tant’è che i lavori sono stati già conclusi, ed il 10 giugno 2016 è stato anche effettuato il collaudo statico. Il costo è stato posto a carico della ditta esecutrice tramite la propria quota assicurativa.
  Danni ai cantieri della bocca di Malamocco.
  Per quanto riguarda i danni ai cantieri presso la bocca di porto Malamocco, avvenuti nei giorni 5-7 febbraio 2015 per effetto di una forte perturbazione, la relazione degli amministratori straordinari evidenzia che le bocche di porto maggiormente colpite sono state quelle di Chioggia e Malamocco. Per quanto concerne quest'ultima, i danni hanno riguardato sia le infrastrutture già ultimate sia quelle in corso di realizzazione, come i cassoni di alloggiamento delle paratoie. Di conseguenza, a parere dei citati amministratori straordinari del Cvn non si ravvisa alcun nesso di causalità fra detti danni e potenziali malfunzionamenti del sistema Mose in condizioni meteorologiche critiche.
  Danni al
Jack-up.
  Gli amministratori straordinari del Cvn hanno fornito dei chiarimenti anche con riguardo ad alcuni danni verificatisi durante le prove di funzionamento di un mezzo navale Jack-up per la posa e la sostituzione delle paratoie.
  A tale riguardo gli amministratori straordinari hanno rappresentato di aver proceduto alla risoluzione delle problematiche emerse assegnando ai cantieri navali Rosetti e Marino s.p.a. le attività di completamento e ripristino del mezzo.
  Danni ai tensionari.
  Gli amministratori straordinari del Cvn riferiscono, inoltre, che a seguito di sopralluoghi hanno riscontrato dei fenomeni di corrosione su alcuni elementi impiantistici presenti nelle gallerie e in corrispondenza dei gruppi di aggancio e tensionamento delle paratoie. Le corrosioni riguardano sia l'impiantistica generale sia i gruppi di tensionamento. Nella relazione viene comunicato ad Anac che sono in corso interventi per definire le tipologie di intervento; i piani di manutenzione e le relative modifiche e integrazioni da effettuare.
  Ruolo del direttore generale del Cvn, ingegnere Hermes Redi.
  Con riferimento alla posizione dell'ingegnere Hermes Redi, gli amministratori straordinari del Cvn specificano che a partire dal 31 marzo 2016 lo stesso non presta servizio presso il detto Consorzio. Per quanto attiene ai periodi precedenti puntualizzano che dal 10 ottobre 2015 al 31 marzo 2016 ha svolto il ruolo di direttore tecnico, mentre dal 28 giugno 2013 al 10 ottobre 2015 ha ricoperto, con altri incarichi collegati, anche quello di direttore generale.

Il Ministro delle infrastrutture e dei trasportiGraziano Delrio.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza del lavoro

professioni tecniche

bilancio