ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10324

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 480 del 11/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: SORIAL GIRGIS GIORGIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/09/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 11/09/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 25/11/2015

SOLLECITO IL 26/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10324
presentato da
SORIAL Girgis Giorgio
testo di
Venerdì 11 settembre 2015, seduta n. 480

   SORIAL. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   la ripresa dell'economia italiana è minacciata dalla mancata ripresa dell'offerta, dovuta al crollo del nostro tessuto produttivo, confermato anche dalle ultime stime Istat sulla crescita del Pil: sebbene la crescita sia rivista al rialzo al +0,3 per cento nel secondo trimestre 2015, analizzando le diverse componenti (consumi, investimenti, spesa pubblica, export e import), si apprende che la domanda interna viene soddisfatta, più che in passato, da produzione estera anziché da produzione interna, visto che le importazioni sono in crescita del 2,2 per cento nel secondo trimestre 2015, e del 2 per cento nel secondo semestre;
   l'entità del fenomeno del crescente boom dell’import durante la ripresa, è particolarmente grave se si pensa che oltretutto l'euro è debole da mesi, e appare evidente se si confrontano i dati su consumi e investimenti con quelli delle importazioni nel corso del tempo; inoltre, tale fenomeno non può essere attribuito alla inevitabile globalizzazione che sposta i fornitori e l'indotto delle grandi imprese sempre più spesso all'estero;
   a indurre l'aumento delle importazioni è stata, ad avviso dell'interrogante, la perdita di competitività subita dall'Italia negli anni della crisi, compensata solo parzialmente dal deprezzamento dell'euro degli ultimi mesi; inoltre si rileva che, se a soddisfare la domanda di famiglie e imprese saranno ancora i produttori esteri, il volume di produzione industriale e dei redditi generati in Italia continuerà a registrare sofferenza, innescando un processo di circolo vizioso che frena la ripresa del Pil a lungo termine;
   lo stesso presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, intervistato dal quotidiano online Affaritaliani.it, ha commentato le ultime notizie sull'aumento del Pil dicendo che «Purtroppo è la conferma che non c’è una ripartenza vera», vista la situazione del comparto produttivo italiano;
   secondo il Centro studi ImpresaLavoro in Italia, durante la crisi, i fallimenti sono aumentati del 66,3 per cento passando dai 9.383 del 2009 ai 15.605 del 2014; nessun altro dei Paesi Ocse ha registrato un incremento simile: anzi, in Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania lo scorso anno il fenomeno ha segnato una forte inversione di tendenza, con il numero di aziende fallite calato rispettivamente del 55,1 per cento, del 23,4 per cento e del 20,5 per cento rispetto a sei anni fa;
   nei sei anni tra il 2009 e il 2014, sono fallite nel nostro Paese ben 75.175 aziende e solo l'Italia si troverebbe ancora ampiamente al di sopra dei livelli pre-crisi;
   secondo una ricerca di Link Lab, il Laboratorio di Ricerca Socio-Economica dell'Università degli Studi Link Campus University, negli ultimi 3 anni i suicidi per motivazioni economiche sono più che raddoppiati: nel 2014 sono state complessivamente 201 le persone che si sono tolte la vita, rispetto ai 149 casi registrati nel 2013 e agli 89 del 2012, per un triste totale di 439 suicidi per motivi legati alla crisi economica registrati in Italia nel triennio 2012-2014 –:
   se il Ministro in indirizzo sia al corrente della critica situazione del settore produttivo italiano, del terribile trend dei fallimenti delle imprese e dei suicidi per ragioni economiche, illustrate in premessa, e in che modo intenda intervenire o quale strategia stia attuando, per promuovere la ripartenza di questo settore, ormai in ginocchio, da cui dipende la vera ripresa economica del nostro Paese. (4-10324)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto interno lordo

rilancio economico

importazione