ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10317

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 479 del 10/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: SEGONI SAMUELE
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Data firma: 10/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARBANTI SEBASTIANO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 10/09/2015
RIZZETTO WALTER MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 10/09/2015
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 10/09/2015
MUCCI MARA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 10/09/2015
PRODANI ARIS MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 10/09/2015
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 10/09/2015
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 10/09/2015
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 10/09/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 10/09/2015
Stato iter:
06/12/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/12/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/12/2016

CONCLUSO IL 06/12/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10317
presentato da
SEGONI Samuele
testo di
Giovedì 10 settembre 2015, seduta n. 479

   SEGONI, BARBANTI, RIZZETTO, BALDASSARRE, MUCCI, PRODANI, ARTINI, BECHIS e TURCO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   il porto di Catania ha rilevanza economica internazionale e svolge un importante ruolo nel sistema socio-economico regionale e cittadino;
   nell'anno 2000 il presidente dell'autorità portuale di Catania, Cosimo Indaco, ha istituito una gara pubblica, con la quale il Gruppo Acqua Pia Antica Marcia di Francesco Bellavista Caltagirone ha ottenuto una concessione demaniale che gli consentiva di edificare in piena foce del torrente Acquicella ben 400.000 metri cubi di strutture da «porto turistico», di fatto non rispettando i dispositivi di legge 431 del 1985 e quelli della legge portuale 84 del 1994;
   il 13 ottobre 2001 il procuratore della Repubblica ha rilevato l'illegittima attività del presidente dell'autorità portuale Cosimo Indaco, per conflitto d'interessi e per aver «palesemente violato il precetto di cui all'articolo 6 c.6 della citata legge»; (legge 28 gennaio 1994 n. 84) e il successivo presidente dell'autorità portuale, Santo Castiglione, ha gestito il porto di Catania fino al 2012, ponendo in essere una «darsena traghetti» sulla stessa parte destinata dal suo predecessore a «porto turistico»;
   l'autorità portuale di Catania, nel 2004, ha redatto un nuovo piano regolatore portuale (PRP) che prevede la costruzione aggiuntiva sulle banchine portuali di 1.100.000 metri cubi di edifici per destinazione ignota, oltre ai 400.000 metri cubi già destinati al suddetto «porto turistico»;
   ad oggi tale piano regolatore portuale non è munito delle valutazioni VIA e VAS ovvero delle procedure di riferimento per la realizzazione di infrastrutture strategiche introdotte dalla legge obiettivo (legge 443 del 2001) e di derivazione comunitaria;
   la regione siciliana, con la delibera n. 408 del 20 marzo 2003 che recepisce l'ordinanza della Presidenza del Consiglio dei ministri 20 marzo 2003 n. 3274, ha confermato la classificazione sismica in zona 2 del comune di Catania, prescrivendo anche come obbligatorie le verifiche di zona 1 per le strutture strategiche;
   nel 2012, Cosimo Aiello è stato nominato commissario straordinario dal Ministro pro tempore Corrado Passera e al suo insediamento lo stesso Aiello ha chiesto al consiglio comunale di Catania, competente per legge, l'approvazione del piano regolatore portuale che prevede l'edificazione sulle banchine portuali di ulteriori metri cubi di fabbricati nonché della prescritta destinazione mercantile e di qualsiasi specifica sulla copertura finanziaria occorrente per oltre 2 miliardi di euro;
   il commissario Cosimo Aiello ha dato il via alle gare di appalto della nuova «darsena traghetti», nonostante il Consiglio di Stato con sentenza n.04768/2013 abbia sancito l'illegittimità della sua nomina come presidente dell'autorità portuale di Catania in quanto sprovvisto della «massima e comprovata qualificazione nei settori dell'economia dei trasporti e portuale» prescritta dalla suddetta legge 84 del 1994 articolo 8, e tra aprile e maggio 2012, sono state realizzate delle opere della darsena portuale che hanno deviato l'intera foce del torrente Acquicella (nonostante tale corso d'acqua risulti espressamente elencato in quelli protetti dalla legge 431 del 1985), con sbancamento della spiaggia limitrofa e con necessità di continue opere di manutenzione che saranno necessarie per far fronte al prevedibile rinterramento naturale;
   i lavori della nuova darsena traghetti risultano privi di VIA e VAS nonché del preventivo e prescritto assenso del consiglio comunale e della compatibilità con il vigente piano regolatore generale di Catania, risultando quindi in violazione della legge n. 84 del 1994;
   nel mese di dicembre 2013 alcune associazioni ambientaliste cittadine e il Comitato Porto del Sole hanno presentato un esposto alla procura della Repubblica per denunciare le illegittimità ambientali sopra esposte ed altre gravi anomalie;
   nel 2014 è stato nuovamente nominato presidente dell'autorità portuale lo stesso Cosimo Indaco che, il 25 luglio 2015, alla presenza del Ministro Delrio, ha ufficialmente inaugurato una darsena mercantile realizzata dalla Tecnis s.p.a. (verso la quale sono già stati richiesti chiarimenti attraverso l'interrogazione parlamentare n. 5/05332) proprio su fondali soggetti ad andare in continuo rinterramento –:
   se il Ministro interrogato non intenda adottare iniziative per procedere alle verifiche e ai controlli di competenza, anche documentali, sulla deviazione del torrente Acquicella, sul bando e sulla VIA-VAS della nuova darsena commerciale;
   se il Ministro, conformemente alle proprie competenze, in concerto con la regione siciliana, non reputi opportuno valutare la possibilità di trasferire l'attività mercantile del porto di Catania, di rilevanza economica internazionale, presso il porto di Augusta e permettere al porto di Catania di esercitare unicamente la funzione di porto turistico, considerando la sua posizione urbanistica e strategica a ridosso del prestigioso centro storico barocco a incremento degli indotti della croceristica, della diportistica, della pesca professionale e turistica, creando tra l'altro nuove opportunità occupazionali.
(4-10317)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 6 dicembre 2016
nell'allegato B della seduta n. 711
4-10317
presentata da
SEGONI Samuele

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame relativa all'adeguamento del piano regolatorio portuale di Catania e al torrente Acquicella, sulla base degli elementi acquisiti dalla competente direzione generale del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, si rappresenta quanto segue.
  Il procedimento di valutazione di impatto ambientale per il progetto «Porto di Catania – adeguamento piano regolatore portuale per la realizzazione di una nuova darsena commerciale per traffico Ro-Ro e containers», avviato su istanza dell'autorità portuale di Catania nel mese di novembre 2007, si è concluso con il decreto di compatibilità ambientale DSA-DEC-2009-1052 del 8 settembre 2009 positivo, subordinato al rispetto di prescrizioni.
  L'istanza del procedimento è stata avviata secondo le disposizioni di cui al decreto legislativo n. 152 del 2006 – il Testo unico in materia ambientale (T.U.A.), il quale non contempla la procedura integrata VIA-VAS per i piani regolatori portuali, introdotta con il terzo correttivo del T.U.A., il decreto legislativo n. 128 del 2010. L'articolo 3 del citato decreto legislativo n. 128 del 2010, infatti, inserisce all'articolo 6 del decreto legislativo n. 152 del 2006 il seguente comma: «3-ter. Per progetti di opere e interventi da realizzarsi nell'ambito del Viano regolatore portuale, già sottoposti ad una valutazione ambientale strategica, e che rientrano tra le categorie per le quali è prevista la Valutazione di impatto ambientale, costituiscono dati acquisiti tutti gli elementi valutati in sede di VAS o comunque desumibili dal Piano regolatore portuale. Qualora il Piano regolatore portuale ovvero le rispettive varianti abbiano contenuti tali da essere sottoposti a valutazione di impatto ambientale nella loro interezza secondo le norme comunitarie, tale valutazione è effettuata secondo le modalità e le competenze previste dalla Parte Seconda del presente decreto ed è integrata dalla valutazione ambientale strategica per gli eventuali contenuti di pianificazione del Piano e si conclude con un unico provvedimento».
  Il progetto di cui trattasi ha, quindi, correttamente seguito l'iter procedimentale di valutazione di impatto ambientale vigente al momento della presentazione dell'istanza; come sopra riportato, tale iter si è concluso, nel settembre 2009, con un decreto di compatibilità ambientale positivo con prescrizioni.
  In merito alla presenza del torrente Acquicella, il parere della commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale – VIA e VAS n. 272 del 28 aprile 2009, che costituisce parte integrante del citato decreto di compatibilità ambientale DSA-DEC-2009-1052, riportava che, da quanto esaminato negli elaborati progettuali e da quanto visto nel corso del sopralluogo effettuato presso il sito interessato dalla realizzazione del progetto, il ramo della foce del torrente adiacente all'area di progetto risultava essere interrato. La foce del torrente risultava, inoltre, ubicata ad una distanza di 180 metri dall'attuale pennello anti-interramento del porto e a circa 80 m dal molo di sottoflutto della nuova darsena traghetti.
  L'assessorato ai lavori pubblici, ufficio del genio civile e opere marittime di Catania, nel mese di aprile 2009, ha riscontrato la posizione della foce del torrente Acquicella come evidenziata dal proponente, rilevando che alla data della comunicazione non erano stati presentati progetti che prevedevano lo spostamento dell'area di foce. Alla luce di quanto sopra esposto, il parere della commissione rilevava che l'area occupata dall'opera in progetto non interferiva né con la foce del torrente Acquicella, né con il corso del torrente. L'area della foce del torrente Acquicella e l'area «cuscinetto» compresa tra la foce del torrente e le opere di progetto sono peraltro oggetto, nel decreto DSA-DEC-2009-1052, di prescrizioni relative ad opere di compensazione ambientale.
  Si rappresenta, infine, che parte della documentazione progettuale ed ambientale presentata nel corso dell'istruttoria tecnica di valutazione di impatto ambientale ed il decreto ministeriale di compatibilità ambientale, sono pubblicati sul portale delle valutazioni ambientali del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare all'indirizzo internet http://www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/190/227.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impianto portuale

economia dei trasporti

infrastruttura turistica