ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10282

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 478 del 09/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: MELILLA GIANNI
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 09/09/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 09/09/2015
Stato iter:
09/11/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/11/2015
DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 09/11/2015

CONCLUSO IL 09/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10282
presentato da
MELILLA Gianni
testo di
Mercoledì 9 settembre 2015, seduta n. 478

   MELILLA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   è ormai di diffusa conoscenza il grave atto criminale accaduto lo scorso luglio in Cisgiordania, quando, presumibilmente, dei coloni israeliani hanno dato fuoco, nel villaggio di Doma (Nablus), all'abitazione della famiglia palestinese Dawabsheh, uccidendo il marito Ali ed il figlio Saad di soli 18 mesi, e provocando ustioni gravissime alla madre Riham e all'altro figlio di appena 4 anni, Ahmad;
   in seguito alle ustioni riportate è morta anche la madre Riham in ospedale lasciando solo Ahmad orfano, a soli 4 anni, di entrambi i genitori;
   non è ancora chiarita la dinamica dei fatti, ma è indiscutibile che senza l'avallo e la copertura dei coloni israeliani non era possibile il fatto criminale, per cui l'impressione è che si siano resi artefici di un pluriomicidio, che purtroppo non è unico. Sono oramai all'ordine del giorno immagini e informazioni di uccisioni diffuse di bambini ed adulti palestinesi rei di essere tali;
   in seguito a questi eventi luttuosi la comunità palestinese, tramite la sua ambasciata, chiede alla comunità internazionale di condannare questi crimini e di intervenire affinché si agisca proteggendo il popolo palestinese inerme (ovviamente non i terroristi) e soprattutto i bambini, affinché atti criminali gratuiti, come quello di Nablus, non abbiano più ad avvenire –:
   come intendano, i signori Ministri interrogati, adoperarsi al fine di garantire non solo la solidarietà, dell'Italia alla comunità palestinese, ma anche l'impegno del Governo italiano a lavorare per un autentico percorso di pace, e per la salvaguardia della vita umana anche nella martoriata Palestina. (4-10282)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 9 novembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 517
4-10282
presentata da
MELILLA Gianni

  Risposta. — Il 31 luglio 2015 il Governo italiano – in linea con altri partner europei, l'Unione europea e gli Stati Uniti – ha fermamente condannato gli attacchi da parte di estremisti ebraici arrecati ai danni di alcune famiglie palestinesi nel villaggio di Duma nella Cisgiordania, che hanno causato la morte di un bambino di 18 mesi, Ali Dawabsha, e successivamente del padre Saad e della madre Riham. A tal riguardo, l'Italia ha anche accolto con favore la pronta condanna espressa dal Governo israeliano e l'impegno a far luce sull'accaduto espresso pubblicamente dal Primo Ministro Netanyahu, Tali eventi hanno confermato l’escalation di violenza che caratterizza i territori palestinesi, in particolare le aree B e C della Cisgiordania (dove è forte la presenza dei coloni israeliani). Lo strisciante clima di instabilità caratterizza tutta la zona, inclusa l'area di Gerusalemme, dove le incursioni dei fanatici sulla Spianata delle Moschee sono riprese nelle ultime settimane. Tra tali avvenimenti vi è una forte connessione, soprattutto per la correlazione tra i responsabili degli assalti ai luoghi di culto gerosolimitani e gli estremisti ebraici che hanno commesso i crimini ai danni della famiglia Dawabsha. In tale contesto, l'Italia ha reiterato la profonda preoccupazione per tali atti di violenza, facendo appello alle parti affinché non lesinino sforzi per ridurre i rischi di aggravamento della violenza. Il Governo ha anche ribadito la tradizionale posizione dell'Italia, in linea con quella europea, di opposizione verso ogni tentativo di alterazione dello status quo nei luoghi santi gerosolimitani.
  2. L'Italia è fortemente impegnata nel promuovere il rilancio del processo di pace e la ripresa di negoziati diretti tra le parti quale unica via per pervenire rapidamente a una duratura ed equa soluzione del conflitto, basata sulla creazione di due Stati. A tal riguardo, durante la visita del Ministro Gentiloni in Israele e Palestina (29 e 30 giugno 2015), l'analoga visita del Presidente del Consiglio Renzi (21 e 22 luglio 2015) e la visita del Primo Ministro Benjamin Netanyahu in Italia (28 agosto 2015), è stata ribadita la posizione di impulso del nostro Paese volto al superamento dell'impasse del conflitto israelo-palestinese e la necessità di avviare nuovi percorsi negoziali per dare nuova linfa vitale al rilancio del processo di pace. L'Italia si è fatta portavoce – assieme ad altri
partner europei come la Francia – dell'opportunità di rafforzare il coinvolgimento nel processo degli attori regionali influenti (tra cui l'Egitto e la Giordania) secondo le linee guida dell'iniziativa di pace araba.
  3. Il Governo resta fortemente impegnato nel preservare la prospettiva dei due Stati, soprattutto richiamando l'attenzione delle parti nell'evitare l'insorgere di iniziative che ne compromettano la realizzazione, come ha sottolineato il Ministro Gentiloni, occorre un impegno di tutte le parti per scongiurare un’
escalation della violenza sul terreno, da cui trarrebbero vantaggio solo le forze più estremiste e ostili al dialogo e alla pace.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionaleBenedetto Della Vedova.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

delitto contro la persona

criminalita'

omicidio