ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10026

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 471 del 29/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: GALLO RICCARDO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 29/07/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 29/07/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10026
presentato da
GALLO Riccardo
testo di
Mercoledì 29 luglio 2015, seduta n. 471

   RICCARDO GALLO. — Al Ministro della salute, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   nella risposta all'interrogazione n. 5-06119 del 23 luglio 2015, in merito alla riorganizzazione dei punti nascita in Sicilia, il sottosegretario per la salute delegato, ha dichiarato che sulla base delle interlocuzioni avvenute tra il Ministero e l'assessorato regionale, entro il 31 dicembre 2015, saranno chiusi i centri di: Mussomeli (CL), Bronte (CT), Lipari (ME), Mistretta (ME), peraltro già chiuso, Petralia Sottana (PA), S. Stefano di Quisquina (AG), Licata (AG);
   il medesimo esponente del Governo ha altresì aggiunto che, alla luce delle notevoli difficoltà di accesso alle piccole isole e a località disagiate, causate dalle particolari condizioni orografiche e dagli insuperabili disagi alla viabilità che rendono complicati i collegamenti con il territorio e che potrebbero comportare inadeguatezza dell'assistenza sanitaria, la regione siciliana ha effettuato due richieste di deroga alla chiusura di diversi punti nascita, alcuni dei quali elencati nella suindicata risposta, da sottoporre al vaglio preventivo del Ministero della salute;
   al riguardo, lo stesso rappresentante del Governo, ha segnalato che alla regione siciliana erano state impartite prescrizioni (che hanno riguardato la riorganizzazione dei punti nascita, con particolare riferimento a quelli con volumi di attività inferiori a 500 parti/anno), a seguito dell'ispezione avviata dopo il decesso di una neonata verificatosi nella provincia di Catania il 12 febbraio 2015 e altri eventi avversi che hanno riguardato il percorso materno infantile, eventi che hanno rivelato diverse criticità più volte evidenziate, tra l'altro, nel contesto delle verifiche del Comitato LEA;
   il suesposto scenario (prospettato nella risposta fornita dal Governo all'interrogazione in precedenza richiamata), che si inserisce nell'ambito della rimodulazione della rete materno-infantile contenuta nel piano sanitario della regione siciliana, a giudizio dell'interrogante, desta sconcerto e preoccupazione, sia con riferimento al numero dei punti nascita che si prevede di chiudere entro la fine dell'anno in corso, ritenuto eccessivo e penalizzante per le comunità siciliane delle province coinvolte (posto che la cessazione dei servizi determinerà gravissimi effetti in termini di livelli essenziali di assistenza (LEA)) sia soprattutto in ordine alle conseguenze connesse al sistema della viabilità delle province interessate; le decisioni assunte evidentemente non considerano adeguatamente gli estremi livelli di criticità connessi alla rete infrastrutturale stradale, in particolare quella della provincia di Agrigento, che rendono assai complicati i servizi di collegamento non solo stradali, per i residenti coinvolti;
   l'interrogante, al riguardo, evidenzia come le condizioni della viabilità nell'isola estremamente precarie ed insufficienti, oltre a ledere pesantemente il diritto alla mobilità nella regione siciliana e la continuità territoriale, nell'ambito della garanzia dell'uguaglianza sostanziale dei cittadini e della coesione di natura economica e sociale, confermano, anche in tema di diritto alla salute e all'assistenza sanitaria, la necessità di accelerare da parte del Governo le politiche d'investimento e di sostegno infrastrutturale legate alla viabilità nell'isola, evidentemente assenti nell'agenda dell'Esecutivo in carica;
   gli elevati livelli di pericolosità stradale attestati dal numero di incidenti, molti dei quali purtroppo mortali, verificatisi nel corso degli ultimi anni, proprio nella provincia di Agrigento, in cui il Governo è intenzionato a chiudere alcuni «punti nascita», confermano a parere dell'interrogante come tali decisioni siano improvvide e assunte con avventatezza, in quanto esse non valutano con particolare attenzione le gravi carenze e le inefficienze dei tratti stradali dell'agrigentino, le cui condizioni peggiorano costantemente –:
   quali orientamenti i Ministri interrogati intendano esprimere, nell'ambito delle rispettive competenze, con quanto esposto in premessa;
   se, in considerazione delle difficoltà connesse ai collegamenti stradali, che interessano le comunità locali in particolare quelle della provincia di Agrigento coinvolte dalla chiusura dei punti nascita prevista per il 31 dicembre 2015, il Ministro interrogato non ritenga opportuno rivedere le proprie determinazioni, stanti gli elevati livelli di criticità in ordine alla viabilità che determinerebbero inevitabili e gravi ripercussioni sull'assistenza sanitaria;
   in caso contrario, quali iniziative di competenza intendano assumere, nell'ambito delle rispettive competenze, al fine di garantire i necessari livelli di assistenza sanitaria nei riguardi delle comunità siciliane interessate dalla chiusura dei punti nascita, nonché potenziare il sistema della viabilità in particolare la strada statale n. 115 Agrigento, Licata, Gela, che risulta essere in condizioni di estrema gravità dal punto di vista della sicurezza. (4-10026)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rete stradale

politica d'investimento

diritto alla salute