ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10012

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 470 del 28/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 28/07/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 28/07/2015
Stato iter:
29/04/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 29/04/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 03/08/2015

SOLLECITO IL 07/09/2015

SOLLECITO IL 01/10/2015

SOLLECITO IL 02/11/2015

SOLLECITO IL 01/12/2015

SOLLECITO IL 11/01/2016

SOLLECITO IL 03/02/2016

SOLLECITO IL 03/03/2016

SOLLECITO IL 04/04/2016

RISPOSTA PUBBLICATA IL 29/04/2016

CONCLUSO IL 29/04/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10012
presentato da
REALACCI Ermete
testo di
Martedì 28 luglio 2015, seduta n. 470

   REALACCI e KRONBICHLER. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   il glifosato è il principio attivo più usato al mondo negli erbicidi diserbanti. Fa parte dei cosiddetti erbicidi totali — quelli che agiscono su tutte le specie vegetali, e pertanto sugli infestanti sia mono sia dicotiledoni. Il glifosato è un prodotto del gruppo americano Monsanto, che finora vende erbicidi con glifosato sotto il nome di Roundup. Nella prassi il glifosato non è usato come principio attivo unico, ma in combinazione con agenti bagnanti (tensioattivi), che aumentano in modo mirato la velenosità dell'erbicida;
   la IARC (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) il marzo 2015 ha classificato il glifosato come «probabilmente cancerogeno per l'essere umano». Per questo la ISDE (International society of doctors for environment) ha chiesto al Parlamento europeo e alla Commissione europea di bandire la produzione, il commercio e l'utilizzo di queste sostanze su tutto il territorio europeo;
   i rischi causati da questo principio attivo sono ormai noti. Al riguardo bisogna ricordare che recentemente, in Germania, si è riusciti a rilevare la presenza di glifosato e dei suoi metaboliti nella popolazione in generale — non solo nell'urina ma anche nel latte materno;
   alcuni Paesi hanno già rinunciato all'uso del glifosato. In Danimarca l'uso dei glifosati è vietato già dal 2003. In Francia la ministra francese dell'Ecologia Ségolène Royal ha vietato l'uso dell'erbicida più famoso al mondo nei giardini privati e nelle aree verdi pubbliche;
   in Italia, ancora, gli erbicidi sono acquistabili anche da clienti privati. Ciò è allarmante, considerati i succitati rischi derivanti da un loro utilizzo non professionale. Molte aziende tedesche (gruppo Rewe), ma anche centri di bricolage e catene di supermercati svizzeri (Coop e Migros) hanno deciso di non vendere più glifosati e prodotti che li contengono, a tutela dei clienti privati;
   inoltre alcuni comuni italiani usano ancora erbicidi ai margini di strade e piazze. Anche in questi casi il glifosato può contaminare i passanti ovvero le persone prive di un'adeguata protezione –:
   se il Governo, alla luce di quanto esposto in premessa non intenda assumere iniziative per:
   a) vietare l'uso del glifosato e di prodotti contenenti glifosato su tutte le aree pubbliche e da parte di strutture pubbliche (società, associazioni, comuni, istituti di ricerca e altro);
   b) far sì che il glifosato e i prodotti contenenti glifosato non possano essere venduti a clienti privati e utenti non professionali, né possano essere da essi utilizzati. (4-10012)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 29 aprile 2016
nell'allegato B della seduta n. 616
4-10012
presentata da
REALACCI Ermete

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame relativa all'utilizzo del glifosato (quale principio attivo di erbicidi diserbanti) e del prodotto Roundup, si rappresenta quanto segue.
  Con il decreto ministeriale 22 gennaio 2014 è stato adottato il piano di azione nazionale (PAN) per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, in linea con i contenuti della direttiva 2009/128/CE e del decreto legislativo n. 150 del 2012, con i seguenti obiettivi generali:
   ridurre i rischi e gli impatti dei prodotti fitosanitari sulla salute umana, sull'ambiente e sulla biodiversità;
   promuovere l'applicazione della difesa integrata, dell'agricoltura biologica e di altri approcci alternativi;
   proteggere gli utilizzatori dei prodotti fitosanitari e la popolazione interessata;
   tutelare i consumatori;
   salvaguardare l'ambiente acquatico e le acque potabili;
   conservare la biodiversità e tutelare gli ecosistemi.

  In particolare per quanto attiene l'ambito evidenziato dagli interroganti, il piano affronta la problematica al punto A.5.4 – Misure per la riduzione e/o eliminazione dell'uso dei prodotti fitosanitari e dei rischi sulle o lungo le linee ferroviarie, indicando che «è necessario ridurre e/o eliminare, per quanto possibile, l'uso dei prodotti fitosanitari e i rischi connessi al loro utilizzo sulle o lungo le linee ferroviarie, ricorrendo a mezzi alternativi (meccanici, fisici e biologici), riducendo per quanto possibile le dosi di impiego dei prodotti fitosanitari ed utilizzando, per la loro distribuzione, le attrezzature e le modalità di impiego che consentano di ridurne al minimo le perdite nell'ambiente».
  Il piano prevede che entro due anni siano adottati criteri ambientali minimi da inserire obbligatoriamente nei capitolati tecnici delle gare d'appalto per l'esecuzione dei trattamenti fitosanitari nella rete stradale e autostradale.
  Inoltre, al punto A.5.5 (Misure per la riduzione e/o eliminazione dell'uso dei prodotti fitosanitari e dei rischi sulle o lungo le strade) del PAN si indica nello specifico che «è necessario ridurre e/o eliminare, per quanto possibile, l'uso dei prodotti fitosanitari e i rischi connessi al loro utilizzo sulle o lungo le strade, ricorrendo a mezzi alternativi (meccanici, fisici e biologici), riducendo per quanto possibile le dosi di impiego dei prodotti fitosanitari ed utilizzando, per la loro distribuzione, le attrezzature e le modalità di impiego che consentano di ridurne al minimo le perdite nell'ambiente, nel rispetto della sicurezza e del ruolo della vegetazione sui cigli stradali.
  Per tale scopo sono previste le seguenti misure:
   «sostituzione, dall'entrata in vigore del Piano, dei prodotti fitosanitari che contengono sostanze classificate per la cancerogenesi, la mutagenesi e la tossicità riproduttiva, in Categoria 1A e 1B, ai sensi del regolamento (CE) n. 1272/2008;
   sostituzione e/o limitazione, entro 3 anni dall'entrata in vigore del piano, dei prodotti fitosanitari che riportano in etichetta le pertinenti frasi di precauzione SPe1, SPe2, SPe3 e SPe4, o classificati tossici, molto tossici e/o recanti in etichetta le frasi di rischio R40, R42, R43, R45, R60, R61, R62, R63, R64 e R68, ai sensi del decreto legislativo n. 65/2003 e successive modificazioni ed integrazioni o le indicazioni di pericolo corrispondenti di cui al regolamento (CE) n. 1272/2008;
   divieto di effettuare trattamenti con insetticidi e acaricidi sulle alberate stradali durante la fase fenologica della fioritura».

  In particolare, all'interno dei criteri ambientali minimi da inserire nei capitolati tecnici delle gare d'appalto, saranno introdotte misure che prevedano di utilizzare il diserbo meccanico e fisico (ad esempio, pirodiserbo) in tutti i casi in cui esso possa sostituire il diserbo chimico. Inoltre, saranno previste opportune misure di gestione del sistema dei cigli (pacciamatura verde o con materiali inerti, eccetera), tecniche o metodi alternativi all'impiego di prodotti fitosanitari anche per evitare l'insorgere di resistenze causate dall'uso ripetuto della stessa sostanza attiva e l'uso del mezzo chimico terrà conto delle previsioni meteorologiche, evitando l'utilizzo di prodotti fitosanitari nei giorni in cui sono previste precipitazioni e nei giorni immediatamente precedenti.
  Il 9 dicembre 2015 la direzione competente del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha trasmesso al servizio fitosanitario nazionale una bozza preliminare dei criteri ambientali da inserire in tali capitolati tecnici, per acquisire, come previsto dal citato decreto ministeriale 22 gennaio 2014, ogni utile contributo per l'emanazione del suddetto provvedimento. Il 10 febbraio 2016 si è tenuto un incontro convocato dalla direzione competente del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per un esame a livello tecnico della citata bozza preliminare all'emanazione del provvedimento e il 1o marzo 2016 il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha trasmesso le osservazioni del servizio fitosanitario centrale sulla predetta bozza, al fine di perfezionare il provvedimento in corso di predisposizione.
  Per quanto riguarda il prodotto Roundup, l'erbicida contenente il principio attivo denominato glifosato, come è noto, l'EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha concluso nel novembre 2015 la valutazione dei dati presentati dall'industria produttrice e delle informazioni messe a disposizione dallo IARC (agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell'Organizzazione mondiale della sanità).
  Nell'aprile 2015, lo IARC aveva concluso la propria valutazione, ritenendo che il principio attivo in questione dovesse essere classificato come «probabile cancerogeno per gli esseri umani», mentre l'EFSA è giunta alla conclusione che il glifosato non sia un probabile cancerogeno per l'uomo.
  Alle stesse conclusioni dell'EFSA è giunto anche lo Stato membro rapporteur (Germania) che ha esaminato sia le informazioni dello IARC sia i dati sperimentali forniti dall'industria produttrice.
  In questo quadro di incertezza scientifica a livello internazionale, la Commissione europea ha ritenuto opportuno il rinvio della decisione attesa entro dicembre 2015, relativa al ritiro o al mantenimento del glifosato sul mercato, impegnandosi a presentare entro il 30 giugno 2016 una proposta di decisione da sottoporre al voto degli Stati membri, nell'ambito del comitato permanente istituito ai sensi dell'articolo 58 del regolamento (CE) n. 178/2002.
  Nella riunione del comitato permanente piante animali, alimenti e mangimi, che si è tenuta a Bruxelles il 7 e 8 marzo 2016, la Commissione europea ha presentato una proposta di decisione favorevole al rinnovo dell'autorizzazione del glifosato. A fronte di tale proposta, diverse delegazioni, tra cui Italia, Francia, Paesi Bassi e Svezia, hanno manifestato il proprio avviso contrario, mentre, altre delegazioni, come quella tedesca, hanno ipotizzato di astenersi (l'astensione in tale contesto equivale ad un voto contrario).
  Oltre agli elementi di preoccupazione dovuti alle divergenti opinioni dello IARC e dell'EFSA in merito alla tossicità per l'uomo del glifosato, l'EFSA avrebbe evidenziato altri pericoli (possibile contaminazione delle acque superficiali) non adeguatamente considerati nella proposta di decisione presentata dalla Commissione europea.
  In mancanza della maggioranza qualificata richiesta per l'approvazione della decisione, la Commissione ha ritirato la proposta e si è riservata di valutare la possibilità di presentare una nuova proposta di decisione, capace di raccogliere il consenso necessario, entro la scadenza del 30 giugno 2016.
  Qualora il rinnovo dell'autorizzazione a livello europeo non dovesse aver luogo entro il 30 giugno 2016, l'uso di prodotti a base di glifosato risulterebbe, di fatto, vietato in tutti i Paesi dell'Unione europea.
  Pertanto, alla luce del processo attualmente in corso e delle decisioni che saranno assunte entro breve a livello europeo, il Governo valuterà le iniziative più opportune da adottare per assicurare la protezione dell'ambiente e la tutela della salute umana.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ricerca medica

erbicida

commercializzazione