ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10001

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 469 del 27/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: SPADONI MARIA EDERA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 27/07/2015
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 27/07/2015
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 27/07/2015
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 27/07/2015
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 27/07/2015
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 27/07/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 27/07/2015
Stato iter:
07/10/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/10/2015
DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/10/2015

CONCLUSO IL 07/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10001
presentato da
SPADONI Maria Edera
testo di
Lunedì 27 luglio 2015, seduta n. 469

   SPADONI, MANLIO DI STEFANO, SIBILIA, DEL GROSSO, GRANDE, DI BATTISTA e SCAGLIUSI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
   il bilancio triennale di previsione 2015-2017 assegna al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale 2.171.385.533 euro per il 2015, 2.136.798.534 euro per il 2016 e 2.128.954.750 euro per il 2017 («stanziamenti in conto competenza»);
   i «costi totali» previsti ammontano a: 2.253.248.544 euro per il 2015; 2.208.990.612 euro per il 2016 e 2.206.511.163 euro per il 2017;
   nel bilancio di previsione triennale 2014-2016, gli «stanziamenti in conto competenza» erano così ripartiti: 1.815.049.844 euro per il 2014, 1.685.790.119 euro per il 2015, 1.675.958.351 euro per il 2016, mentre i costi totali non superavano i 2 miliardi di euro (1.921.070.235 nel 2014; 1.839.370.899 nel 2015; 1.830.926.333 nel 2016);
   l'ultimo rendiconto effettivo delle spese dell'anno del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale è quello relativo al 2013, i cui costi totali sono stati pari a 1.853.100.225,03 euro;
   dall'articolo «Gentiloni blinda la Farnesina ma non le sedi estere a rischio. Ed è polemica», pubblicato il 21 luglio 2015 su Il Fatto quotidiano, viene riportata la segnalazione della Federazione lavoratori pubblici e funzioni pubbliche (FLP) – affari esteri relativa a una non chiara operazione di messa in sicurezza dei palazzi del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per eventuali possibili attentati terroristici;
   tra le varie misure denunciate emergono: la sottrazione del permesso di accesso ai palazzi a ex dipendenti attualmente in pensione; aumento di tornelli al piano terra muniti di metal detector e nastri a raggi X; aumento dei controlli da parte dei carabinieri; vigilanza privata con altri nuovi metal detector; militari in borghese presenti negli uffici; parcheggio riservato; porte blindate;
   l'11 luglio 2015 una potente esplosione ha colpito il consolato italiano a Il Cairo in El Galaa Street, provocata da una bomba nascosta in un'automobile parcheggiata nei pressi dell'edificio e probabilmente azionata con un telecomando, provocando un morto e dieci feriti;
   secondo Site, un sito internet che monitora sui social network l'attività dei profili legati agli ambienti jihadisti, l'Isis avrebbe rivendicato l'attentato –:
   quale sia l'ammontare totale delle spese effettuate per le misure di sicurezza nella sede della Farnesina;
   se e quali misure siano state preventivate e messe in atto finora, e quali verranno eseguite in futuro, nelle sedi delle rappresentanze diplomatiche italiane nelle zone più a rischio di attentati.
(4-10001)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 7 ottobre 2015
nell'allegato B della seduta n. 497
4-10001
presentata da
SPADONI Maria Edera

  Risposta. — In merito alle spese sostenute per le misure di sicurezza destinate al palazzo della Farnesina, si segnala che non vi sono state modifiche al numero di metal detector e di scanner, né sono intervenute nuove disposizioni in materia di posteggi riservati e di controlli da parte dei Militari dell'Arma e dalla vigilanza privata.
  In relazione al posizionamento di due porte blindate in corrispondenza degli accessi all'ufficio del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, la spesa sostenuta è stata pari a euro 21.233,86. Le porte blindate sono state installate alla luce della necessità di sottoporre a verifica e potenziamento le misure di protezione della Farnesina, anche a seguito dell'elevazione del livello di protezione deciso dalle autorità competenti per il Ministro Gentiloni, oggetto – come noto – di minacce di attentato da parte dell'ISIS.
  Occorre peraltro precisare che l'ingresso al Ministero agli ex-dipendenti non è stato interdetto, né viene altrimenti impedito. Tutti gli ex dipendenti possono infatti continuare ad entrare al Ministero esibendo agli ingressi per il pubblico un valido documento di identità.
  Per quanto concerne le sedi all'estero, si è proseguita l'opera avviata nel biennio 2013-2014 di potenziamento della sicurezza attiva e passiva delle sedi delle rappresentanze diplomatiche nelle zone più a rischio, con la realizzazione di interventi per circa 6 milioni di euro. In particolare, si è provveduto ad autorizzare interventi di sicurezza per 49 sedi diplomatiche, 20 sedi consolari e 8 istituti di cultura demaniali. Attualmente sono all'esame tecnico 65 richieste di attuazione di misure di sicurezza ed è allo studio una mappatura del fabbisogno di sicurezza delle scuole italiane all'estero.
  Si segnala che, pur nella consapevolezza degli attuali vincoli di bilancio, i fondi destinati alla sicurezza delle Sedi risultano inadeguati rispetto alle esigenze di sicurezza, accresciute in maniera significativa negli ultimi tempi.
  Per rispondere a tali esigenze, si sta altresì provvedendo (d'intesa con i vertici dell'Arma) all'elevazione della professionalità dei Carabinieri in servizio all'estero con compiti di sicurezza e vigilanza, affinché possano disimpegnare laddove necessario anche incarichi di tutela e scorta. Merita più in generale essere sottolineato il qualificato contributo in termini di sicurezza fornito dall'Arma dei carabinieri al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
  Con i capi missione nei Paesi maggiormente a rischio si stanno esaminando le esigenze specifiche di sicurezza in loco (necessità di guardie del corpo, autoblindate, elevazione del livello di protezione, diplomatica per il personale in servizio, anche tenuto conto delle misure di protezione adottate dagli altri Paesi UE e NATO).
  A livello europeo, si mantengono inoltre contatti operativi con i responsabili sicurezza del servizio europeo di azione esterna al fine di condividere informazioni, valutazioni e linee di azione, sia a livello locale, sia a Bruxelles.
  È stato infine redatto un apposito vademecum ad uso di tutto il personale in servizio all'estero che contiene mirate raccomandazioni sulla scelta delle abitazioni, il comportamento da tenere e le precauzioni da adottare per la sicurezza anche negli spostamenti.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionaleBenedetto Della Vedova.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza e sorveglianza

cooperazione internazionale

politica estera