ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09953

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 467 del 23/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: SIBILIA CARLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 23/07/2015
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 23/07/2015
SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 23/07/2015
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 23/07/2015
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 23/07/2015
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 23/07/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 23/07/2015
Stato iter:
09/11/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/11/2015
DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 09/11/2015

CONCLUSO IL 09/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09953
presentato da
SIBILIA Carlo
testo di
Giovedì 23 luglio 2015, seduta n. 467

   SIBILIA, MANLIO DI STEFANO, SCAGLIUSI, SPADONI, DI BATTISTA, GRANDE e DEL GROSSO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
   come riportato sul sito online dell'Agenzia internazionale stampa estero (AISE) il 24 giugno 2015 in un articolo intitolato «Massimo Lavezzo Cassinelli ambasciatore a Monaco», si apprende che quest'ultimo dal 15 giugno 2015 è il nuovo ambasciatore italiano nel Principato di Monaco;
   il diplomatico, che ha iniziato la sua carriera nel 1982 svolgendo molti prestigiosi incarichi, succede a Antonio Morabito, ambasciatore dal 1o ottobre 2010, coinvolto nell'indagine della procura di Reggio Calabria che ha portato all'arresto dell'ex Ministro Claudio Scajola l'8 maggio 2014 per il «caso Matacena»;
   in data 26 luglio 2014, in un articolo pubblicato sul sito online Repubblica.it dal titolo «Consulenze d'oro e palazzi da sogno. Ora la Farnesina dovrà tagliare» si parlava di «costi – e degli sprechi – della diplomazia italiana ai tempi della grande crisi», citando, tra gli altri, il caso dell'ambasciata di Monaco: «C’è l'ambasciata nel principato di Monaco, diventata tale solo nel 2006 (Ministro degli esteri Gianfranco Fini), con 10 addetti. Per l'ambasciatore Antonio Morabito era a disposizione un appartamento in affitto in Avenue Princesse Grace, una delle dieci strade più care al mondo (da poco lasciato)»;
   come riportato sul sito istituzionale dell'ambasciata d'Italia nel Principato di Monaco, lo storico consolato generale di I classe a Monaco è, infatti, stato elevato ad ambasciata d'Italia con il decreto del Presidente della Repubblica n. 33 del 15 maggio 2006, a decorrere dal 2 gennaio 2006;
   quelle d'Italia e di Francia risultano essere le uniche ambasciate presenti sul territorio monegasco –:
   quali siano i costi dell'ambasciata italiana nel Principato di Monaco a carico dello Stato e, soprattutto, quale sia la sua utilità per l'Italia. (4-09953)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 9 novembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 517
4-09953
presentata da
SIBILIA Carlo

  Risposta. — L'apertura dell'ambasciata d'Italia nel Principato di Monaco nel 2006 ha confermato il nostro interesse per l'incremento di qualità nelle relazioni bilaterali ed al contempo il riconoscimento del nostro ruolo di Paese di riferimento insieme alla Francia, in una fase che ha visto un rinnovato e forte impegno del Principe Alberto per l'affermazione di una presenza più attiva sul piano internazionale.
  Monaco ed Italia hanno in questi anni notevolmente rafforzato i rapporti bilaterali, a partire dal settore economico-commerciale. La missione dell'ambasciata a Monaco si riassume infatti soprattutto nel valorizzare il Principato come naturale «vetrina del
made in Italy» per vicinanza geografica, economica e culturale al nostro Paese, anche attraverso un'opera di agevolazione nel campo della collaborazione in materia fiscale.
  L'apporto dell'ambasciata è stato inoltre rilevante per il raggiungimento dell'intesa sull'accordo «Tiea-
plus» in materia di reciproca assistenza in materia fiscale e di scambio di informazioni tributarie, che si colloca nell'azione ad ampio raggio del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (Maeci), in collaborazione con il Ministero dell'economia e delle finanze, per il contrasto all'evasione e all'elusione fiscale internazionale, in linea con le più recenti intese in ambito dell'Unione europea ed Ocse.
  Sempre nel quadro della promozione delle relazioni economiche e culturali in settori di eccellenza, che si avvalgono dei lavori della commissione mista italo-monegasca, l'azione dell'ambasciata d'Italia si esplica in quello strategico della ricerca, a partire dall'area italiana limitrofa (Liguria e Piemonte). La missione
in loco è inoltre il crocevia di progetti di investimenti in Italia che il Principato sta predisponendo nel settore ambientale, industriale e portuale, dalla Liguria al Lazio, mediante l'avvio di nuovi insediamenti produttivi o l'ipotesi di delocalizzazione di imprese già esistenti. Analoga attenzione è rivolta alle problematiche dell'autotrasporto, delle comunicazioni, del settore sanitario e dell'ambiente, nonché allo sviluppo dei trasporti elicotteristici e, più in generale, dei flussi turistici in ingresso nel nostro Paese. Settore di particolare rilievo per le attività della Sede è altresì quello dell'assistenza e della tutela dei numerosi lavoratori transfrontalieri italiani che si recano quotidianamente nel Principato.
  L'ambasciata è poi impegnata nei seguiti dell'Accordo bilaterale nel settore della cooperazione allo sviluppo, firmato durante la visita del Sottosegretario degli affari esteri e la cooperazione internazionale senatore Benedetto Della Vedova nel Principato di Monaco il 31 marzo scorso e recentemente entrato in vigore, allo scopo di individuare e attuare nuove strategie e progetti comuni in Paesi terzi, promuovere la collaborazione tecnica e una strategia di comunicazione congiunta, stabilendo così un quadro organico per le già numerose azioni di cooperazione allo sviluppo attivate dai due Governi. Significativa è infine la partecipazione del Principato, frutto anche dell'azione di promozione svolta dall'Ambasciata, all'Expo di Milano con un proprio padiglione, visitato il 9 giugno 2015 dal Principe Alberto, accompagnato da una delegazione di membri del Governo e accolto dal Sottosegretario degli affari esteri e la cooperazione internazionale, senatore Benedetto Della Vedova.
  Continui sono inoltre i rapporti anche sul piano multilaterale, a partire da una collaborazione ad ampio raggio in ambito Nazioni Unite in settori particolarmente rilevanti, quali la riforma del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, le tematiche ambientali e le candidature internazionali. In raccordo con il Ministero degli affari esteri e la cooperazione internazionale e con la nostra rappresentanza permanente a Bruxelles, l'ambasciata promuove attivamente ogni iniziativa volta a sostenere il negoziato sull'accordo di associazione tra il Principato di Monaco e l'Unione europea.
  In merito infine alla richiesta di elementi dell'interrogante circa i costi di mantenimento dell'ambasciata presso il Principato di Monaco, le spese finora sostenute nel corso del primo semestre del 2015 ammontano a 140.209,9 euro, cifra comprensiva delle spese di funzionamento e di manutenzione dell'immobile in cui ha sede l'Ambasciata (che è di proprietà dello Stato italiano) e degli oneri condominiali e fitto dell'alloggio provvisorio del capo missione. Si fa presente che attualmente l'ambasciatore Lavezzo non risiede più nella precedenza residenza (si trattava di un alloggio in affitto); si serve bensì di un alloggio provvisorio, mentre prosegue, anche attraverso le trattative con le autorità di Monaco, la ricerca di una residenza stabile il cui costo sia anche economicamente sostenibile (ricerca non semplice considerato che il mercato immobiliare monegasco riflette l'elevato costo della vita
in loco), al fine di ridurre ulteriormente i costi di gestione della sede. Nello stesso periodo, i costi di personale della sede sono stati pari a circa 388.000 euro, ammontare comprensivo sia delle indennità per il servizio all'estero corrisposte al personale di ruolo in servizio nella sede sia delle retribuzioni al personale a contratto assunto in loco.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionaleBenedetto Della Vedova.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ambasciata

inchiesta giudiziaria

professioni diplomatiche