ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09882

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 464 del 17/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: PAGANI ALBERTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/07/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 17/07/2015
Stato iter:
24/09/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/09/2015
BUBBICO FILIPPO VICE MINISTRO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/09/2015

CONCLUSO IL 24/09/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09882
presentato da
PAGANI Alberto
testo di
Venerdì 17 luglio 2015, seduta n. 464

   PAGANI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   sui treni e nelle stazioni vi è stata, in questi anni, una crescita dei fenomeni di criminalità come aggressioni, furti, rapine e atti vandalici gravi e negli ultimi tempi si sono susseguiti episodi in cui personale ferroviario ha subito atti di violenza mentre stava svolgendo le proprie mansioni;
   i tagli operati dallo Stato hanno avuto gravi ricadute, in termini di risorse e di strumentazione, che hanno portato ad una progressiva chiusura dei posti di polizia ferroviaria, tanto da generare l'impossibilità di richiedere interventi della PolFer su alcuni tragitti a causa della mancanza di presidi sulle tratte effettuate dai treni;
   vi è stata una riduzione eccessiva del personale che si trova, il più delle volte, da solo in situazione di emergenza in quanto l'equipaggio del treno è spesso composto da un unico macchinista alla guida del treno ed un unico capotreno sul resto del convoglio, condizione che non è sufficiente a garantire la sicurezza dei lavoratori stessi né quella degli utenti;
   tali condizioni hanno compromesso l'ordinario e sereno svolgimento delle attività del personale viaggiante e la percezione degli utenti circa la sicurezza dei convogli –:
   se siano in programma interventi volti all'individuazione delle situazioni di rischio per adottare misure idonee a ripristinare condizioni di sicurezza che garantiscano l'incolumità di agenti e viaggiatori. (4-09882)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 24 settembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 489
4-09882
presentata da
PAGANI Alberto

  Risposta. — La questione posta dall'interrogante, riguardante la sicurezza sia dei viaggiatori che del personale in servizio sui treni, attiene a un settore strategico per la mobilità nel paese caratterizzato da imponenti volumi di traffico.
  Sono infatti più di tre milioni e mezzo le persone che quotidianamente transitano nelle oltre 2.500 stazioni italiane ed oltre 8.000 i convogli giornalmente circolanti sulle linee ferroviarie nazionali.
  La sicurezza delle persone è garantita da 4.400 unità della Polizia ferroviaria attraverso assidui e mirati controlli, in coordinamento con le altre Forze di polizia territorialmente presenti.
  Nel primo semestre del corrente anno, sono stati effettuati quasi centomila servizi di vigilanza presso le stazioni ferroviarie; oltre 25 mila servizi di scorta a bordo treno, quasi 8 mila servizi antiborseggio in abiti civili e oltre 16 mila pattugliamenti lungo le linee ferroviarie.
  Sono, altresì, assicurati quotidianamente servizi a bordo dei convogli notturni.
  Si rappresenta, inoltre, che i servizi di vigilanza sono stati intensificati soprattutto su quei convogli ed in quelle tratte ove si sono rilevate maggiori criticità.
  A tal fine, con cadenza mensile, o all'insorgere di problematicità, sono individuati, congiuntamente alle componenti delle Ferrovie dello Stato italiane, i treni ritenuti critici sulla base dell'indice di delittuosità e dell'esposizione degli stessi a potenziale rischio di aggressioni.
  La Polizia ferroviaria provvede ad effettuare scorte mirate sui convogli segnalati, nonché servizi negli scali ferroviari interessati dal transito dei convogli medesimi, realizzando in tal modo un efficace dispositivo di filtraggio già all'atto della partenza.
  Grazie alle misure messe in campo, nel primo semestre di quest'anno si è registrata una riduzione degli episodi di criminalità predatoria, con un calo dei furti del 7 per cento rispetto ad analogo periodo del 2014.
  Gli altri dati di delittuosità lasciano emergere una diminuzione dei furti di rame, del lancio di oggetti contro i treni, delle frodi ai danni delle imprese ferroviarie e l'aumento di altri fenomeni come i danneggiamenti e le aggressioni al personale ferroviario, a fronte invece di un calo degli episodi di aggressione ai danni dei viaggiatori.
  Riguardo a quest'ultimo aspetto – le aggressioni –, si informa che, nella quasi totalità dei casi, i responsabili di condotte criminose sono stati tratti in arresto e deferiti all'autorità giudiziaria sia dagli operatori della Polizia ferroviaria che da quelli di altre Forze di polizia.
  Nel contesto appena delineato, risultano essenziali sia le sinergie informative ed operative con le imprese ferroviarie, sia le tecnologie a disposizione, tanto come fattore deterrente quanto per l'individuazione di eventuali responsabili di atti illeciti.
  Al riguardo, risulta attivo un numero telefonico di emergenza «1600» che mette in contatto diretto il personale ferroviario con la sala operativa della Polizia ferroviaria più vicina per garantire un intervento più immediato delle pattuglie.
  Inoltre, molte stazioni ferroviarie e taluni treni sono dotati di impianti di video sorveglianza.
  Infine, si informa che, in concomitanza con il periodo estivo e il conseguente maggior afflusso di viaggiatori, è stata disposta un'ulteriore intensificazione dei servizi di specialità. Inoltre, la Polizia ferroviaria e le Ferrovie dello Stato italiane hanno rilanciato una campagna di sensibilizzazione per richiamare l'attenzione dell'utenza ferroviaria sui comportamenti maggiormente esposti al pericolo di furti o truffe.
  Si ritiene che il quadro delle misure e dei risultati appena illustrati testimoni dell'attenzione che questa amministrazione rivolge alla sicurezza lungo la rete ferroviaria nazionale.
  Il Ministero dell'interno è impegnato a raggiungere standard sempre più elevati sia facendo leva sul consolidamento della collaborazione con le imprese ferroviarie sia, in prospettiva, attraverso la riorganizzazione della Polizia ferroviaria alla luce del mutato scenario dei traffici, la cui fisionomia – come noto – è venuta fortemente a evolversi in ragione di molteplici fattori di cambiamento, a cominciare dallo sviluppo dell'alta velocità per arrivare alla separazione della rete di traffico dai gestori di servizio e alla trasformazione delle grandi stazioni, divenute, da semplici luoghi di transito, punti di incontro e di allocazione di attività commerciali.
Il Viceministro dell'internoFilippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto ferroviario

veicolo su rotaie

soppressione di posti di lavoro