ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09860

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 463 del 16/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: DAGA FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2015
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2015
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2015
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2015
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2015
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 16/07/2015
Stato iter:
24/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/10/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/10/2016

CONCLUSO IL 24/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09860
presentato da
DAGA Federica
testo di
Giovedì 16 luglio 2015, seduta n. 463

   DAGA, TERZONI, DE ROSA, BUSTO, MANNINO, ZOLEZZI e VIGNAROLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   nel quartiere Lunghezza sito nel municipio VI Roma delle Torri è presente una discarica abusiva dove originariamente era presente una cava per l'attività estrattiva di materiale piroclastico;
   lo scarico abusivo di rifiuti si è protratto all'interno della stessa dalla metà degli anni 70 fino agli anni 90;
   il piano di lavoro, approvato in «Conferenza di Servizi», prevedeva la bonifica integrale dell'area da parte del comune di Roma capitale che, ad oggi, non è ancora avvenuta;
   il 12 ottobre 2012 è stato presentato e approvato dall'assemblea  un ordine del giorno, all'interno del quale si chiedeva che le entrate derivanti dagli accordi TAV – Roma capitale, cifra pari a 3.038.000 euro, fossero impegnate nella totale bonifica dell’ex discarica e con la parte restante trasformare la zona in parco;
   i cittadini, nell'ambito della «conferenza di servizi» hanno chiesto un'indagine epidemiologica;
   l'area della discarica è interessata dal tracciato della linea ferroviaria Tav, è attraversata dall'autostrada A24 ed è attraversata da un elettrodotto;
   il municipio VI a seguito di una richiesta da parte di gestore Vodafone ha indicato l'area come alternativa al lastrico solare offerto da un privato in via Ancarano 18;
   via Ancarano e la discarica sono limitrofi ed entrambi interessati dall'impatto delle precedenti menzionate opere (TAV, A24, elettrodotto, discarica);
   la legge quadro sull'inquinamento elettromagnetico – legge n. 36 del 2001 – prevede di attivare misure di cautela da adottare in applicazione del principio di precauzione di cui all'articolo 191 paragrafo 2 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea;
   in ambito europeo, la risoluzione dal Parlamento europeo del 4 settembre 2008 «Valutazione intermedia del piano d'azione europeo per l'ambiente e la salute 2004-2010», denuncia l'aumento dei casi di elettrosensibilità e raccomanda di «ridurre l'esposizione alle radiazioni elettromagnetiche», mentre la risoluzione del Consiglio d'Europa del 27 maggio 2011 invita i Paesi membri a fissare «limiti cautelativi di esposizione alle microonde per lungo termine (...), in accordo con il principio di precauzione»;
   numerose risoluzioni di scienziati indipendenti come l’International commission for electromagnetic safety (ICEMS) e il Gruppo Bioinitiative, citati rispettivamente dal Consiglio d'Europa e dal Parlamento europeo come riferimenti scientifici indipendenti promuovono l'abbassamento dei limiti di sicurezza in quanto gli attuali standard non si basano sulle evidenze biologiche, e sempre più numerosi sono gli studi scientifici che dimostrano una maggiore incidenza di leucemie e linfomi nei bambini — e una maggiore mortalità per leucemia per tutte le età — in prossimità di fonti di emissione di onde elettromagnetiche;
   su impulso della Commissione europea, nell'ottobre 2011 è stato, approvato dal Ministero dello sviluppo economico il piano nazionale banda larga, finalizzato all'adeguamento infrastrutturale del Paese;
   medici, fisici, biologi, ingegneri ricercatori rappresentanti politici rappresentanti di associazioni, di comitati legalmente costituiti e di fondazioni, stanno denunciando i gravissimi rischi per la salute e per l'ambiente connessi all'esposizione crescente a campi elettromagnetici da radio frequenze che sono emessi da cellulari tablet, computer collegati in rete senza fili antenne Wi-fi, ripetitori radio televisivi e della telefonia mobile (DECT, GSM, UMTS E LTE);
   l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha classificato nel 2011 la radiofrequenza come possibile cancerogeno per l'uomo in classe 2B, smentendo che esistono solo effetti termici di tali campi; tanto che, sono emerse in poco tempo nuove evidenze scientifiche dei rischio cancerogeno;
   le emissioni elettromagnetiche di questi dispositivi di telecomunicazioni vanno a sommarsi alle altri fonti di inquinamento presenti sul quadrante compreso nella discarica;
   la realizzazione di un traliccio di telefonia mobile, comprometterebbe l'eventuale avvio di riqualificazione ambientale della zona e preclude la realizzazione del parco –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti sopracitati e di quali elementi disponga il Governo in relazione a quanto esposto in premessa e se ritenga che sussistano i presupposti per avviare, anche per il tramite dell'Istituto superiore di sanità, un'indagine epidemiologica in relazione agli effetti sulla popolazione della citata installazione;
   se non ritenga il Ministro interrogato di disporre al riguardo ogni verifica e attività ispettiva, anche da parte del personale appartenente al comando carabinieri tutela ambiente (C.C.T.A.), per constatare lo stato di inquinamento dell'area. (4-09860)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 24 ottobre 2016
nell'allegato B della seduta n. 697
4-09860
presentata da
DAGA Federica

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, per quanto di competenza, si rappresenta quanto segue.
  Si fa presente, in via preliminare, che la legge quadro sulla protezione dalle esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici (legge 22 febbraio 2001, n. 36) sancisce, tra l'altro, quali principi fondamentali, la tutela dell'ambiente e del paesaggio e la promozione dell'innovazione tecnologica e delle azioni di risanamento volte a minimizzare l'intensità e gli effetti dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici secondo le migliori tecnologie disponibili.
  In particolare, l'articolo 8, comma 1, «nel rispetto dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità nonché dei criteri e delle modalità fissati dallo Stato, fatte salve le competente dello Stato e delle autorità indipendenti» alla lett. c) attribuisce alle regioni, la competenza circa «le modalità per il rilascio delle autorizzazioni alla installazione degli impianti radioelettrici, in conformità a criteri di semplificazione amministrativa, tenendo conto dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici preesistenti».
  Le regioni, inoltre, definiscono le competenze che spettano alle province ed ai comuni, i quali possono adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici.
  L'installazione di infrastrutture per impianti radioelettrici e la modifica delle caratteristiche di emissione di questi ultimi viene autorizzata dagli enti locali, previo accertamento, da parte dell'Organismo competente ad effettuare i controlli, di cui all'articolo 14 della legge n. 36 del 2001, della compatibilità del progetto con i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità, stabiliti uniformemente a livello nazionale in relazione al disposto della citata legge n. 36 del 2001, e relativi provvedimenti di attuazione.
  Segnatamente allo svolgimento di dette verifiche, l'articolo 14 attribuisce alle amministrazioni provinciali e comunali l'esercizio delle funzioni di controllo e vigilanza sanitaria ed ambientale, utilizzando le strutture delle agenzie regionali per la protezione dell'ambiente.
  In ogni caso, si segnala che la competente direzione del ministero provvederà a richiedere alla ragione Lazio, al comune di Roma e all'ARPA una esauriente informativa sui fatti segnalati.
  Della questione sono interessate anche altre amministrazioni, pertanto, qualora dovessero pervenire ulteriori elementi informativi, si provvederà a fornire un aggiornamento.
  Da ultimo, si fa presente che le politiche del Governo in materia di comunicazione vanno nella direzione del più ampio sviluppo tecnologico, difatti, come annunciato dal Presidente del Consiglio, sono in uno stato avanzato i progetti innovativi della banda larga che consentiranno al nostro paese di assumere, anche in tal senso, un ruolo leader in Europa, permettendo al contempo anche il ricorso a tecnologie con una migliore compatibilità ambientale.
  Per quanto di competenza, il Ministero continuerà a tenersi informato anche al fine di un eventuale coinvolgimento di altri soggetti istituzionali.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

risoluzione

deposito dei rifiuti

ricerca medica