ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09807

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 460 del 13/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 13/07/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 13/07/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09807
presentato da
PILI Mauro
testo di
Lunedì 13 luglio 2015, seduta n. 460

   PILI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   il parco della Sardegna è stato dichiarato il primo parco geominerario storico e ambientale del mondo, esempio emblematico della nuova rete mondiale di geositi/geoparchi istituita nel corso della conferenza generale dell'UNESCO (Parigi, 24 ottobre 12 novembre 1997). La dichiarazione ufficiale di riconoscimento è stata sottoscritta a Parigi il 30 luglio 1998;
   l'articolo 2 del Codice Urbani dispone: «Il patrimonio culturale è costituito dai beni culturali e dai beni paesaggistici. Sono beni culturali le cose immobili e mobili che, ai sensi degli articoli 10 e 11, presentano interesse artistico, storico, archeologico, etnoantropologico, archivistico e bibliografico e le altre cose individuate dalla legge o in base alla legge quali testimonianze aventi valore di civiltà. Nel particolare, la lettera h) dell'articolo 10 annovera tra i beni culturali i siti minerari di interesse storico o etnoantropologico»;
   secondo il codice Urbani sono beni paesaggistici gli immobili e le aree indicati all'articolo 134, «costituenti espressione dei valori storici, culturali, naturali, morfologici ed estetici del territorio, e gli altri beni individuati dalla legge o in base alla legge. I beni del patrimonio culturale di appartenenza pubblica sono destinati alla fruizione della collettività, compatibilmente con le esigenze di uso istituzionale e sempre che non vi ostino ragioni di tutela»;
   nonostante queste chiare disposizioni di legge un patrimonio archeologico minerario unico nel suo genere, esclusivo come la galleria Henry a Buggerru o la Grotta di Santa Barbara a San Giovanni Miniera, esempi unici al mondo, risultano sprangati e vietati non solo d'inverno ma anche d'estate;
   si tratta di una vera e propria violazione delle norme di fruizione del bene e di negligenza da parte di chi ha dilapidato le risorse pubbliche in allegre gestioni e poi non si è occupato di gestire il vero giacimento di questo territorio abbandonato a se stesso;
   lo Stato risulta secondo l'interrogante totalmente assente, nonostante le specifiche e puntuali competenze nella gestione del parco geominerario e la regione appare non in grado di gestire un insieme di emergenze archeologiche minerarie davvero uniche nell'offerta turistica del Mediterraneo;
   la scena vergognosa si è ripetuta anche questo fine settimana a Buggerru con comitive di turisti che arrivano dall'altro capo della Sardegna con il solo obiettivo di attraversare la splendida galleria Henry nel comune di Buggerru e sbucare davanti alla costa mozzafiato del piccolo comune minerario;
   tutto chiuso, senza appello;
   il 12 luglio 2013; piena estate, tutto sbarrato con turisti che affiggono messaggi di protesta all'ingresso e danno un addio per sempre a quel pezzo di Sardegna;
   una situazione inaccettabile considerato che il parco geominerario gestito anche dallo Stato e la regione, hanno letteralmente scaricato il problema sui comuni che per vedersi aperte le strutture deve ricorrere al portafoglio comunale stanziando sino a mille euro al giorno per ottenere l'apertura del museo naturale minerario;
   cifre impossibili per comuni piccoli e grandi;
   i cancelli restano chiusi e i turisti rispediti al mittente;
   è semplicemente vergognoso l'atteggiamento di Stato e regione che se ne lavano le mani e non si preoccupano di gestire invece, come sarebbe doveroso e obbligatorio i siti attraverso soggetti competenti da convenzionare con il parco geominerario che ha competenze e risorse per sovraintendere all'apertura in piena sicurezza dei siti;
   Stato e regione che scelgono di non promuovere, di tenere abbandonato un patrimonio di tale entità con un atteggiamento irresponsabile;
   l'articolo 2 del Codice Urbani è chiaro;
   negli anni passati abbiamo fatto di tutto per consentire il ripristino di questi siti, il sottoscritto interrogante da presidente della regione Sardegna, aveva promosso e sviluppato una vera e propria missione finanziaria con fondi europei e non solo, per attivare questa straordinaria opportunità;
   il disastro e l'abbandono che si registra oggi è inaccettabile;
   nei mesi scorsi il sottoscritto interrogante aveva richiamato l'attenzione su questa situazione e aveva sollecitato un piano strategico gestionale di questo patrimonio coinvolgendo per prime le compagnie low-cost che operano in Sardegna;
   la risposta fu limitata a due giorni per Pasqua e ad una vergognosa convenzione tipo che scarica sui comuni i costi delle aperture dei siti;
   tutto questo significa tenerle chiuse proprio perché i comuni non solo non hanno la capacità finanziaria di gestire il tutto, ma si devono poi affidare a chi invece ha il compito istituzionale e giuridico per farlo;
   non esiste un piano di gestione e di marketing;
   tutto è lasciato al caso e all'improvvisazione;
   un patrimonio che avrebbe meritato ben altra attenzione non foss'altro per la grande civiltà mineraria che l'ha caratterizzato. Se entro pochi giorni non ci saranno risposte compiute saremo costretti ad elevare il grado di contestazione di questa ignavia e incapacità regionale;
   risulta di fondamentale importanza garantire l'apertura e la piena fruibilità culturale, archeologica e scientifica dei siti di:
    a) Gadoni – Miniera Funtana Raminosa;
    b) percorso sotterraneo e negli impianti esterni di trattamento, esposizione macchine da miniera;
    c) Lula – Miniera Sos Enattos;
    d) Orani – Guzzurr a Sos Enattos – percorso sotterraneo (con trenino) e negli impianti esterni di trattamento;
    e) Villasalto – miniera Su Suergiu;
    f) miniera MASUA — Porto Flavia — Museo – Percorso sotterraneo ed a strutture di archeologia – Macchine da Miniera – Vasta e varia esposizione di macchine da miniera di tutte le dimensioni, in parte al coperto e in parte all'esterno;
    g) miniera MONTEPONI, galleria Villamarina – percorso sotterraneo ed a strutture di archeologia industriale mineraria;
    h) miniera NEBIDA, Belvedere – Passeggiata panoramica su antico tracciato ferroviario minerario, strutture di archeologia industriale su paesaggio suggestivo;
    i) miniera SAN GIOVANNI – Grotta S.Barbara – Percorso sotterraneo, speleologica carsica, con trenino;
    l) Buggerru – miniera PLANUSARTU – Galleria Henry – Percorso sotterraneo, viste sulla falesia, archeologia industriale mineraria, con trenino;
    m) Iglesias Istituto Tecnico Industriale Statale «Giorgio Asproni» («Istituto minerario») – museo dell'arte mineraria percorso didattico in sotterraneo e esposizione museale oggetti di miniera e oggetti didattici della scuola mineraria;
    n) Arbus;
    o) miniera INGURTOSU, visita strutture esterne, percorso multimediale, museo;
    p) Guspini – miniera MONTEVECCHIO, – Galleria Anglosarda – Pozzo Sant'Antonio – Pozzo san Giovanni – strutture esterne di Levante, Palazzo Direzione Miniera – Pozzo Amsicora – archeologia industriale (sale argani, compressori, etc.), visita abitazione direttore, museo, esposizioni temporanee;
    q) Narcao – miniera ROSAS – Percorso didattico in laveria, strutture di archeologia industriale, sala storico-espositiva;
    r) Carbonia – MINIERA SERBARIU – grande Miniera di Serbariu – Centro Italiano della Cultura del Carbone – Percorso in sottosuolo (ricostruito) con archeologia industriale e ricostruzioni –:
   se non ritenga di dover intervenire con sollecitudine al fine di ripristinare la piena fruibilità dei siti richiamati anche attraverso un piano di gestione da definire finanziariamente con la regione e i soggetti interessati;
   se non ritenga di dover rimuovere ogni ostacolo ad una corretta gestione del parco geominerario al fine di sfruttarne al meglio le straordinarie potenzialità; 
   se non ritenga di dover con somma urgenza assumere iniziative per stanziare risorse per la piena valorizzazione del patrimonio archeologico minerario inserendo tali emergenze archeologiche all'interno di un piano di comunicazione più ampio di livello internazionale. (4-09807)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

archeologia

patrimonio culturale

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