ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09763

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 458 del 09/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: MORASSUT ROBERTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/07/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 09/07/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09763
presentato da
MORASSUT Roberto
testo di
Giovedì 9 luglio 2015, seduta n. 458

   MORASSUT. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   l'entroterra del litorale del comune di Roma – totalmente ricompreso nel territorio del X Municipio – vede la presenza di grandi quartieri – un tempo definiti borgate – cresciuti nel dopoguerra attraverso uno sviluppo edilizio complesso e non sempre aderente agli indirizzi stabiliti dagli strumenti urbanistici di piano regolatore;
   molti quartieri di oggi – tra cui il quartiere Infernetto – sono sorti da nuclei edilizi spontanei e si sono ulteriormente sviluppati negli anni ‘70 e ‘80 anche a seguito delle leggi di condono edilizio approvate dal parlamento negli anni 1985, 1994, 2003;
   a causa di ciò ne è derivata una complessa situazione nell'equilibrato sviluppo dei quartieri in primo luogo per quel che riguarda la certezza e la continuità nella realizzazione dei servizi primari e secondari ma anche per quel che riguarda la corretta interpretazione delle norme edilizie ed urbanistiche purtroppo rese assai complesse dalle sovrapposizioni di provvedimenti nazionali, regionali e comunali che non sempre sono stati ispirati ad un pieno coordinamento e coerenza;
   molte famiglie – a causa di questa situazione – pagano ancora oggi le conseguenze dovute ad una situazione non del tutto sanata o sanabile delle proprie abitazioni che rappresentano tuttavia il proprio unico patrimonio ed il frutto di anni di sacrificio e di lavoro;
   una delle incertezze più grandi riguarda la situazione decreto ministeriale «del 21 ottobre del 1954 titolato in Gazzetta ufficiale come «Dichiarazione di notevole interesse pubblico della fascia costiera Ostia, Anzio e Nettuno sita nell'ambito del Comune di Roma, Anzio, Pomezia e Nettuno»;
   secondo l'interrogante vi sarebbe una palese discordanza tra la delimitazione dell'area vincolata, come definita dal testo del decreto ministeriale 21 ottobre 1954 e la delimitazione risultante dalla planimetria, che si presume predisposta a cura del Ministero all'epoca competente e comunque redatta posteriormente al decreto ministeriale in oggetto, relativamente al territorio, ora noto come «Infernetto»,compreso tra la Cristoforo Colombo, la pineta di Castel Fusano e la tenuta Presidenziale di Castel Porziano;
   tutti gli atti successivi a predetto decreto ministeriale sono stati redatti sulla base della planimetria di cui sopra che è in contrasto, per quanto riguarda in particolare l'Infernetto, con la descrizione della delimitazione dell'area vincolata risultante dal testo del decreto ministeriale stesso;
   testo del decreto ministeriale (allegato b) decreta: «La fascia costiera di Ostia, Anzio, Pomezia e Nettuno, delimitata da una parte dalla spiaggia, nelle altre da una linea che dalla foce del Tevere (fiumara grande) risale il corso del fiume fino a Torre Boaccina, gira intorno alla zona archeologica monumentale con una fascia di m. 50, attraversa l'Ostiense e l'autostrada, comprende poi tutta la pineta di Castel Fusano fino al Canale allacciante della Lingua, quindi la macera di confine della tenuta di Castel Porziano, segue poi l'andamento della strada litoranea comprendendo una fascia di metri 50 a monte di questa... omissis...»;
   la delimitazione riportata nella planimetria sopra citata e conseguentemente nelle planimetrie del Piano territoriale paesistico ambito territoriale n. 2, (ex XIII e XIV circoscrizione, ora municipio X del comune di Roma e comune di Fiumicino) e quindi nei successivi elaborati tra i quali anche quelli del P.T.P.R. adottato si discosta dalla descrizione dei limiti della zona vincolata, sopra riportata, nel tratto che interessa l'infernetto;
   il testo infatti recita: «La fascia costiera... comprende tutta la Pineta di Castel Fusano sino al canale della Lingua, quindi la macera di confine della tenuta di Castel Porziano» mentre il limite indicato negli elaborati segue il canale della Lingua sino all'incrocio dello stesso con il Viale di Castel Porziano qui abbandona il canale, che prosegue ben oltre, per seguire il viale stesso oltrepassando il limite della tenuta di Castel Porziano;
   la delimitazione grafica che si contesta include nella zona vincolata l'area tra il viale di Castel Porziano ed il limite della tenuta omonima ed escludeva, prima di una successiva rettifica, dalla zona vincolata l'area della tenuta di Castel Porziano compresa tra il viale omonimo e la via Cristoforo Colombo;
   nello stralcio della carta tecnica regionale allegato sotto la lettera A) viene identificato con linea rossa il limite riportato nei grafici elaborati in epoca successiva al decreto ministeriale 21 ottobre 1954, nella stessa planimetria viene indicato con linea verde il limite della zona vincolata che corrisponde al testo del decreto. L'area dell'Infernetto erroneamente compresa nella zona vincolata e indicata a velatura di colore giallo;
   la delimitazione dell'area vincolata adottata negli elaborati grafici successivi al decreto ministeriale 21 ottobre 1954 è quindi palesemente errata in quanto in contrasto con la descrizione di tale limite risultante dal testo del decreto ministeriale allegato alla presente;
   al integrazione, chiarimento e sostegno alle osservazioni ed affermazioni di cui sopra si riportano le seguenti considerazioni;
   lo spirito e la lettera del decreto 21 ottobre 1954 vogliono tutelare la fascia costiera tra Ostia, Anzio e Nettuno con particolare riguardo, come affermato nell'ultimo comma della premessa al decreto ministeriale alla salvaguardia delle pinete e delle aree boschive di Castel Fusano e di Castel Porziano; in contraddizione a quanto sopra la delimitazione grafica che si contesta escludeva una parte rilevante della tenuta di Castel Porziano, con la scelta del Viale omonimo come limite, mentre veniva indebitamente compresa nella zona vincolata una vasta area non boscata facente parte dell'attuale Infernetto, evidenziata in giallo nell'estratto della Carta Tecnica Regionale allegato sotto la lettera A);
   la descrizione letterale del limite dell'area vincolata contenuta nel decreto ministeriale è sufficientemente dettagliata e fa riferimento ai limiti individuabili sul terreno quali strade, canali, ferrovie, confini materializzati da macere e altro ma non vi è alcun riferimento al viale di Castel Porziano, già esistente nell'ultimo decennio del 1800 e noto anche per i secolari pini marittimi che lo fiancheggiano quale linea di raccordo, delimitante l'area vincolata, crea il canale della Lingua e la macera di confine della Tenuta di Castel Porziano;
   si rileva che tra l'incrocio del Canale della Lingua con Viale e l'attraversamento del confine della Tenuta Presidenziale da parte dello stesso Viale corrono ben tre chilometri. È impensabile che per tale lungo tratto il limite dall'area vincolata non sia stato descritto nel decreto quando esisteva sul terreno un confine naturale facilmente identificabile costituito appunto dal viale di Castel Porziano;
   la spiegazione all'evidente contrasto esistente tra la descrizione letterale del limite della zona vincolata, come definita dal testo del decreto ministeriale e l'errata indicazione di tale limite negli elaborati grafici successivi al decreto ministeriale si ritiene possa essere la seguente: nella redazione della planimetria dell'area vincolata dal decreto ministeriale in oggetto non è stato tenuto conto che il corso canale della Lingua ha sempre oltrepassato il viale di Castel Porziano proseguendo con tale denominazione sin quasi al confine della Tenuta di Castel Porziano dove assumeva il nome di Canale Pantanello per sfociare poi in mare attraversando il territorio della Tenuta stessa, come risulta dalla planimetria delle mappe del Catasto Pontificio;
   pertanto la corretta delimitazione dell'area vincolata, secondo il testo del decreto ministeriale 21 ottobre 1954, deve seguire il corso del canale della Lingua nella sua originaria configurazione, coincidente come sopra dimostrato con un tratto dell'alveo del canale Pantanello, ora denominato Palocco, sino all'incrocio del medesimo con il confine della Tenuta di Castel Porziano; il limite segue poi tale confine, comprendendo così l'intera Tenuta Presidenziale ed escludendo quindi dalla zona vincolata l'area dell'Infernetto indicata a velatura gialla nell'estratto della Carta tecnica regionale (ALLA) nel quale il limite che si ritiene esattamente corrispondente al dettato del decreto ministeriale 21 ottobre 1954 è indicato con linea di colore verde;
   si rileva infine che sono stati adottati almeno tre provvedimenti interpretativi del decreto ministeriale 21 ottobre 1954 resisi necessari per rettificare le discrasie esistenti tra la descrizione letterale del limite dell'area vincolata e la indicazione di tale limite negli elaborati grafici successivi all'emanazione del Decreto stesso;
   l'area erroneamente vincolata è così individuata nel catasto del comune di Roma:
    foglio 1117, allegati 674, 675, 676, 677, 678, 679, 680;
    foglio 1118, allegati 845, 846, 847, 848, 849, 850;
    foglio 1121, allegato 39 –:
   quali provvedimenti si intendano adottare al fine di risolvere l'annosa questione di cui in premessa per dare ai cittadini dell'Infernetto piena certezza della loro condizione di abitanti nel rispetto dei vincoli di legge nazionale e della tutela paesistica regionale. (4-09763)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

regione costiera

pianta resinosa

corso d'acqua