Legislatura: 17Seduta di annuncio: 457 del 08/07/2015
Primo firmatario: RUSSO PAOLO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 08/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma SARRO CARLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 08/07/2015 CARFAGNA MARIA ROSARIA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 08/07/2015
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 08/07/2015
RUSSO, SARRO e CARFAGNA. –
Al Ministro dello sviluppo economico. – Per sapere – premesso che:
lo scorso 16 aprile 2015 veniva presentato il programma industriale di Whirlpool al Ministero dello sviluppo economico che prevedeva, tra l'altro, la chiusura dello stabilimento di Carinaro. Tale programma avrebbe provocato una riduzione dei livelli occupazionali sull'indotto campano di circa 2000 lavoratori;
successivamente, dopo numerosi tavoli di trattative ed un susseguirsi di scioperi da parte di tutti i dipendenti, il gruppo statunitense di elettrodomestici Whirlpool acquisisce Indesit raggiungendo un accordo con il Ministero dello sviluppo economico;
secondo tale accordo Whirlpool utilizzerà ammortizzatori sociali conservativi, come la cassa integrazione ed i contratti di solidarietà; provvederà alla ricollocazione ed alla riqualificazione professionale, in particolare per gli impiegati, ed aprirà percorsi di uscita incentivata volontaria o finalizzata alla pensione;
alla luce di questo nuovo piano cambia anche il destino di Carinaro (Ce) dove verrà costituito il polo europeo di ricambi ed accessori, nel quale troveranno occupazione pare 320 persone. Il restante organico sarà trasferito fra Napoli e Varese o potrà accedere ai percorsi di uscita incentivata;
certo questo piano «strategico» eviterà la chiusura del sito campano; Carinaro diventa il Polo Emea per accessori e ricambi per tutti i prodotti per i mercati dell'Unione europea, Africa e Medio Oriente ma su 815 persone, soltanto 320, con un turno di 6 ore continueranno a lavorare;
non è dato sapere quanti saranno i lavoratori che accetteranno l'uscita agevolata o il trasferimento;
è evidente che in questo modo si perderanno definitivamente professionalità che nella migliore delle ipotesi saranno deportate o peggio disperse;
si perderanno ingegni ed esperienze industriali di tante aziende satelliti campane che saranno costrette a chiudere anche senza le misure di accompagnamento per i lavoratori in crisi;
pare superfluo significare come un sito di stoccaggio e movimentazione merci ha un ridotto impatto occupazionale ed un bassissimo tasso di professionalizzazione al punto che sarebbe fin troppo facile qualunque delocalizzazione in ogni parte del mondo anche e soprattutto dove il costo del lavoro è significativamente più basso non necessitando di particolare know-how e qualificazione;
da ultimo ma non meno importante è che la Indesit prima del subentro della Whirlpool, aveva sottoscritto un accordo con il Ministero dello sviluppo economico, che prevedeva il mantenimento di tutte le produzioni in ogni sito italiano, sino al 2018;
la natura di tale accordo, nelle prime sedute, è stata ribadita a chiare lettere alla Whirlpool proprio dal Ministro interrogato e oggi non si comprende il motivo per cui il Ministro, visto il trasferimento delle produzioni entro il 2015, non ha preteso proprio il rispetto di quell'accordo che evidentemente era parte del pacchetto acquisito dal nuovo contraente Whirlpool;
il mantenimento delle produzioni fino al 2018, come previsto, sarebbe stato di vitale importanza per tutti, in quanto avrebbe consentito una eventuale riconversione produttiva anche per tutto l'indotto –:
quali soluzioni reali il Ministro interrogato intenda mettere in campo perché possa essere rispettato l'accordo del mantenimento delle produzioni sino al 2018;
quali misure compensative intenda il Ministro interrogato adottare a fronte di un piano tutto sbilanciato verso il nord e che sottrae altre risorse industriali ed asset strategici al Mezzogiorno per trasferirli al nord;
quali misure aggiuntive siano state messe in campo per sostenere l'indotto di imprese che viceversa così sarebbero cancellate nell'arco di poche settimane e quali iniziative siano state assunte a sostegno dei lavoratori di queste piccole e piccolissime aziende prive di ammortizzatori e sostegni. (4-09728)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):studio d'impatto
cessazione d'attivita'
mercato comunitario