ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09681

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 453 del 02/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: SPESSOTTO ARIANNA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 02/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PETRAROLI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 02/07/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 02/07/2015
Stato iter:
22/12/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/12/2015
DELRIO GRAZIANO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/12/2015

CONCLUSO IL 22/12/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09681
presentato da
SPESSOTTO Arianna
testo di
Giovedì 2 luglio 2015, seduta n. 453

   SPESSOTTO e PETRAROLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   il sistema di accesso e sosta mezzi all'interno del sedime aeroportuale di Tessera (Venezia) è stato sottoposto ad una nuova disciplina con la recente adozione da parte della Save s.p.a., società concessionaria per la gestione dell'aeroporto «Marco Polo» di Venezia, di un regolamento per l'accesso e la sosta dei veicoli NCC (noleggio con conducente), taxi e shuttle valido sulle aree appartenenti al sedime aeroportuale affidato a Save in regime di concessione da ENAC;
   in particolare, è intervenuta da parte del concessionario aeroportuale Save l'imposizione del pagamento di un pedaggio per l'accesso delle autovetture, sia all'area partenza che a quella degli arrivi, per il carico e lo scarico dei passeggeri trasportati;
   l'introduzione di tale pedaggio, che scatta a seguito del terzo passaggio della stessa autovettura nell'area del sedime aeroportuale, colpisce in particolar modo gli operatori professionali, i quali, trasportando i rispettivi clienti e compiendo di conseguenza, più passaggi giornalieri, sono costretti a pagare somme non indifferenti per poter svolgere la loro attività professionale;
   difatti, l'imposizione di un pedaggio, dopo il terzo passaggio giornaliero, rappresenta, per le strutture che offrono il trasporto di cortesia ai propri clienti, una spesa rilevante per il fatturato aziendale, dal momento che il trasporto di cortesia – il cosiddetto shuttle — è per legge gratuito;
   per quanto di conoscenza, la previsione di una sorta di «tassa di ingresso» a carico delle autovetture, per il semplice accesso alle aree di partenza e di arrivo per il carico e scarico dei passeggeri, senza la fruizione dei servizi offerti all'interno dello scalo, non trova simili esempi negli altri scali aeroportuali europei ed internazionali, ad eccezione di quello di Tessera, ma risulta bensì agli interroganti che sia dovere del concessionario aeroportuale prevedere e delimitare le corsie in cui possa avvenire l'operazione di scarico dei viaggiatori;
   alla imposizione di un pedaggio per i servizi di trasporto di cortesia, si aggiunge all'aeroporto «Marco Polo» anche l'introduzione, non autorizzata da Enac, di apposite sbarre di altezza atte a bloccare il passaggio sulle corsie di accesso alle aree partenze e arrivi dei veicoli commerciali adibiti a navette, che superano il livello dimensionale delle semplici autovetture per assumere quello dei veicoli immatricolati M2;
   per quanto attiene ai profili di competenza istituzionale, appare altresì di dubbia legittimità, ad avviso degli interroganti, l'adozione diretta da parte del concessionario dell'aeroporto, di specifiche disposizioni in materia di utilizzazione dello scalo, vincolanti nei confronti di tutti coloro che frequentano l'aeroporto, potere operativo che dovrebbe al contrario essere esercitato dalla direzione aeroportuale competente di ENAC –:
   se non si ravvisi profili di contrasto con la normativa vigente inerenti il regolamento aeroportuale di cui in premessa, emanato dalla concessionaria Save s.p.a., nella parte relativa all'introduzione dell'onere del pagamento di un pedaggio per gli operatori che svolgono per professione l'attività di trasporto viaggiatori su strada con autovetture, nonché all'introduzione di sbarre di altezza non autorizzate per bloccare il passaggio di accesso agli operatori professionali, e se non ritenga opportuno sospendere, con l'urgenza richiesta dal caso, l'efficacia operativa ed economica del suddetto regolamento, a tutela del rispetto dei diritti di tutti i fruitori aeroportuali. (4-09681)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 22 dicembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 542
4-09681
presentata da
SPESSOTTO Arianna

  Risposta. — La circolazione stradale nelle aree aeroportuali è disciplinata dalla legge n. 33 del 2012 che all'articolo 1, comma 1, stabilisce che al fine di gestire i flussi veicolari in entrata e in uscita negli aeroporti aperti al traffico civile, la direzione aeroportuale dell'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) competente per territorio, sentita la società o ente di gestione aeroportuale, a salvaguardia della sicurezza della circolazione, dell'accessibilità, della fruibilità e della sicurezza dell'utenza, può, con ordinanza adottata ai sensi dell'articolo 5, comma 3, del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, istituire corsie o aree nelle quali è limitato l'accesso o la permanenza, tenendo conto delle specifiche caratteristiche infrastrutturali e del traffico dell'aeroporto.
  Per quanto riguarda l'aeroporto di Venezia, la convenzione con la società Save prevede che l'affidamento della gestione totale dell'aeroporto comporta il trasferimento in uso alla Concessionaria delle aree, degli immobili e degli impianti facenti parte del sedime aeroportuale. A decorrere dalla data di affidamento e per l'intera durata della concessione la concessionaria è «ente proprietario» ai sensi e per gli effetti previsti dal codice della strada e dal relativo regolamento.
  Pertanto, in qualità di soggetto gestore dell'aeroporto e di ente proprietario del sedime aeroportuale, la Save è direttamente responsabile dei danni arrecati a persone e cose, in conseguenza dell'attività svolta nell'esercizio della concessione.
  Al riguardo l'Enac evidenzia che, alla luce delle caratteristiche infrastrutturali dell'aeroporto di Venezia Tessera, si è consolidata negli anni, specie ad opera dei trasportatori privati, la prassi di sostare, al fine del carico e dello scarico di passeggeri e bagagli, lungo le corsie che conducono al terminal di partenza e di arrivo, aree particolarmente congestionate e sensibili da un punto di vista della sicurezza dell'aeroporto.
  Dette modalità di carico e scarico «selvaggio» rappresentano un ostacolo alla regolarità dei transiti e alla fruibilità dell'aerostazione da parte dell'utenza, generando ritardi e frequenti situazioni di pericolo per i passeggeri stessi, segnalati più volte anche dalla stessa Polizia di frontiera.
  Le autovetture che sostano frequentemente in aree adibite al solo transito, causano intralci a ritardi nella circolazione nonché gravi situazioni di pericolo per i pedoni, dal momento che il cronico verificarsi di siffatte infrazioni e la sistematica violazione delle norme del codice della strada, sono spesso causa di incidenti nella zona antistante l'aerostazione. Tutto ciò nonostante i divieti di sosta e di fermata siano ampiamente segnalati.
  Pertanto, al fine di salvaguardare la sicurezza della circolazione, nonché l'accessibilità, la fruibilità e la sicurezza degli utenti, l'Enac con ordinanza n. 26 del 2014, ha adottato misure volte a regolare i flussi di servizi pubblici e privati che effettuano trasporto passeggeri da e per l'aeroporto Marco Polo di Venezia.
  Detta ordinanza ha aggiornato la disciplina di accesso, circolazione e sosta degli automezzi, mezzi speciali ed ogni altro mezzo adibito al trasporto di persone per uso privato sulle aree demaniali, aperte all'uso pubblico, dell'aeroporto.
  L'obiettivo dell'ordinanza è quello di regolamentare, mediante un provvedimento unitario e razionale, la viabilità dell'aeroporto al fine di contribuire al contrasto dei fenomeni di abusivismo da parte di soggetti non autorizzati e migliorare la fruibilità dell'area, particolarmente congestionata, a beneficio dei passeggeri e degli operatori stessi.
  L'ordinanza è scaturita dai numerosi tavoli di lavoro avviati nel 2013 e a seguito della segnalazione da parte degli organi di polizia e, del gestore stesso, di numerose problematiche e disfunzioni alla circolazione nella zona antistante l'aerostazione Marco Polo.
  Nello specifico, l'ordinanza in parola consente, su nove parcheggi ad uso pubblico: P1, P1S, P2, P3, P4, P5, Sosta breve, Stop&Go, e Speedy park, dotati di una capienza complessiva di 5.600 stalli, la permanenza gratuita per una durata massima di 10 minuti dall'accesso.
  L'imposizione del pagamento, a partire dal quarto accesso giornaliero, è limitato esclusivamente a tre dei 9 parcheggi sopra richiamati e, nello specifico, a quelli più prossimi all'aerostazione – Sosta breve, Stop&Go e Speedy Park – per un totale di 650 stalli, pari all'11,6 per cento dei parcheggi totali per i quali è previsto l'accesso gratuito.
  Si evidenzia, inoltre, che il parcheggio P2, collegato al terminal da passerella pedonale coperta, e il P3, ubicato a lato del terminal, distano solo un minuto a piedi dall'aerostazione. Il P2 è infatti utilizzato con continuità dalle navette non registrate presso la società Save, con una media di circa 300 accessi giornalieri in condizione di gratuità nei primi dieci minuti.
  L'imposizione del pagamento di una tariffa per gli accessi, successivi al terzo, alla zona a traffico limitato costituisce di fatto un deterrente e un fattore di limitazione del traffico veicolare, che naturalmente impatta maggiormente su coloro che effettuano un elevatissimo ed incontrollato numero di accessi giornalieri al sedime aeroportuale, impedendo, spesso, con il loro illegittimo comportamento, la fruizione in sicurezza della viabilità aeroportuale.
  Dai dati forniti dal gestore aeroportuale è emerso che i mezzi che eseguono meno di quattro accessi presso i parcheggi sottoposti alla Ztl, rappresentano circa il 98,5 per cento dell'utenza complessiva. Inoltre circa 385 vetture noleggio con conducente e 115 taxi hanno accesso ad aree riservate a parcheggi in prossimità dell'aerostazione.
  Si segnala, altresì, che un apposito spazio è stato riservato alle navette di operatori alberghieri e di car-parking a prezzi convenzionati, sempre in prossimità dell'aerostazione.
  Si evidenzia infine che il Tar Veneto è intervenuto sull'argomento rigettando, con ordinanza n. 438 del 4 agosto 2014, l'istanza cautelare formulata contestualmente al ricorso proposto dalle società che gestiscono parcheggi privati in prossimità dell'aeroporto di Venezia, argomentando che nel bilanciamento dei contrapposti interessi, deve senz'altro essere data prevalenza alle specifiche esigenze di sicurezza e di regolamentazione dei flussi veicolari a tutela delle aree sensibili in prossimità dell'aerostazione poste a fondamento delle misure limitative al sistema di viabilità dell'aeroporto Marco Polo di Venezia, introdotte con i provvedimenti impugnati.
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasportiGraziano Delrio.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto viaggiatori

utente dei trasporti

pedaggio