ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09670

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 453 del 02/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: LOMBARDI ROBERTA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 02/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 02/07/2015
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 02/07/2015
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 02/07/2015
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 02/07/2015
RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 02/07/2015
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 02/07/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 02/07/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09670
presentato da
LOMBARDI Roberta
testo di
Giovedì 2 luglio 2015, seduta n. 453

   LOMBARDI, BARONI, DAGA, DI BATTISTA, D'UVA, RUOCCO e VIGNAROLI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
   da qualche mese la direzione distrettuale antimafia di Roma ha aperto l'indagine «Mondo di mezzo» che ha scoperchiato una vasta e potente rete criminale con base romana; numerosi sono stati gli arrestati, tra i quali figura Luca Odevaine;
   Odevaine è stato vice capo di gabinetto del sindaco Walter Veltroni e poi capo della Protezione civile e della polizia provinciale con Nicola Zingaretti e membro del Coordinamento nazionale sull'accoglienza per i richiedenti asilo del ministero dell'interno, fino al suo arresto;
   ne «Il Fatto Quotidiano» del 28 giugno 2016 si legge «L'accusa di corruzione: Odevaine è accusato di corruzione aggravata per i suoi rapporti con le cooperative sociali del gruppo guidato da Salvatore Buzzi ritenute nell'orbita di Mafia Capitale. Sarebbe stato stabilmente retribuito per favorirne l'accesso a commesse pubbliche (...). Alla perquisizione, il giorno dell'arresto per Mafia Capitale, nella casa di via Marco Aurelio, al Celio. Spuntano due passaporti validi: uno rilasciato il 10 ottobre 2006 a Luca Odovaine, l'altro il 12 maggio 2011 a Luca Odevaine. E c’è un "decreto per mutato cognome". Solo che il passaporto del 2006 come Odovaine ha l'ultimo visto il 9 ottobre 2013, in Venezuela. E quello del 2011 come Odevaine ce l'ha del 18 aprile 2014, sempre in Venezuela. Usati entrambi, con cognomi diversi, per oltre due anni. Una vita, molte vite: quali amici a garantirle ?»;
   già con l'interrogazione a risposta scritta n. 4-08513 era stato posto il problema della molteplicità di cognomi – ne sono stati contati fino a cinque – dell'indagato Luca Odevaine;
   esisterebbero pertanto due passaporti validi di cui sarebbe titolare l'Odevaine; quindi esistono due documenti per l'espatrio forniti alla stessa persona, senza che le autorità di polizia ne abbiano avuto contezza;
   quanto alla ambasciata italiana a Caracas, si rileva un visto sul passaporto nel 2013 e sei mesi dopo nel 2014 un altro; ma il primo visto è rilasciato a Odevaine e il secondo a Odevaine, dal che si deduce che fino a quasi al momento degli arresti dell'Odevaine costui aveva disponibilità e impiego di una doppia identità tramite documenti –:
   se la notizia riportata da «Il Fatto Quotidiano» trovi conferma;
   se la notizia ivi riportata è veritiera, quanti siano i passaporti plurimi intestati a Odevaine Luca, Odovaine Luca e a altri cognomi geminabili;
   se la notizia riportata è veritiera, quali sono state le circostanze che non hanno consentito alle autorità preposte di non avvedersi dell'illegalità del doppio passaporto, in particolare per l'autorità consolare italiana a Caracas che non tratta certo ogni anno migliaia e migliaia di visti apposti sui passaporti;
   se uno dei due o tutti e due i passaporti in questione fossero passaporti di servizio. (4-09670)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

passaporto

relazioni diplomatiche

asilo politico