ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09618

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 451 del 30/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: COLONNESE VEGA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/06/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 30/06/2015
PETRAROLI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 30/06/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 30/06/2015
Stato iter:
16/12/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/12/2015
BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 16/12/2015

CONCLUSO IL 16/12/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09618
presentato da
COLONNESE Vega
testo di
Martedì 30 giugno 2015, seduta n. 451

   COLONNESE, TOFALO e PETRAROLI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   nel febbraio 2015 è avvenuta una frattura in uno dei viali interni del Real Bosco di Capodimonte che ha provocato lo smottamento di uno dei muri di contenimento del parco all'altezza del «regresso», all'incrocio tra via Capodimonte e via Miano. Il tratto interessato corrisponde ad un'area di una ventina di metri. I vigili del fuoco che sono intervenuti sul posto hanno trovato una tubazione da 200 mm dell'impianto di condizionamento del museo di Capodimonte rotta in corrispondenza delle torri di evaporazione. Proprio in quel punto in superficie si sono verificati cedimenti e aperte fenditure nei viottoli e in parte del terrapieno, mentre dalla base del muro di contenimento scendeva acqua che invadeva la sede stradale. Molti residenti hanno riferito ai vigili del fuoco che il flusso è pressoché continuo e non soltanto quando piove. Sono stati allertati tutti gli uffici comunali e gli enti preposti e la strada è restata chiusa fino al completamento della messa in sicurezza e dei rilievi tecnici;
   dopo il pericolo crollo del muro esterno del Bosco di Capodimonte sono state applicate delle strutture in cemento per sostegno. Queste strutture, chiamate «barbacani», hanno causato il malcontento dei cittadini, in quanto deturpanti l'aspetto storico/artistico del sito museale. Il provvedimento su tali modalità di contenimento è stato preso dall'ingegnere De Angelis, della ditta appaltatrice a cui la Soprintendenza ha affidato i lavori. Questi muri di sostegno, inoltre occupano notevolmente la carreggiata) costringendo il traffico veicolare ad un senso unico alternato sulla semi carreggiata di destra di via Miano, causando code di traffico e disagi enormi;
   in particolare il terrapieno imputato, ospita la centrale termica del museo;
   risulta agli interroganti in seguito a segnalazioni di cittadini, che il flusso d'acqua che fuoriesce dal muro di contenimento persiste tuttora, anche quando non piove –:
   se siano a conoscenza di quanto esposto in premessa; se ci siano stati lavori di messa in sicurezza ed ancoraggio della centrale termica e quindi atti all'eliminazione del pericolo; quando intendano rimuovere detti muri di sostegno e ripristinare lo stato dei luoghi secondo il loro valore storico/culturale;
   quali siano le modalità e i criteri di scelta della ditta appaltatrice a cui la Soprintendenza ha affidato i lavori di contenimento. (4-09618)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 16 dicembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 537
4-09618
presentata da
COLONNESE Vega

  Risposta. — Nell'atto ispettivo in oggetto descritto, l'interrogante, con riferimento allo smottamento, avvenuto nel febbraio 2015, di uno dei muri di contenimento del parco di Capodimonte, chiede di conoscere quali interventi siano stati posti in essere per eliminare il pericolo e ripristinare lo stato dei luoghi e, inoltre, con quali criteri e modalità sia stata scelta la ditta appaltatrice affidataria dei lavori di contenimento.
  Il segretariato regionale per la Campania ha riferito che lo smottamento ricordato dall'interrogante è consistito in un evento franoso, avvenuto il 13 febbraio 2015, che ha interessato il versante della collina di Capodimonte prospiciente su via Miano – tratto via Colli Aminei – arrecando danni al solo corpo di fabbrica della centrale termica del museo di Capodimonte; il danneggiamento era quello tipico del dilavamento del terreno, dovuto a perdite idriche, di cui però non è stato possibile stabilire con certezza durata ed entità.
  Si tratta di un'area che è pertinenza del museo di Capodimonte, struttura museale già appartenente alla ex soprintendenza speciale per il Polo museale di Napoli e la Reggia di Caserta ed ora dotata di autonomia speciale ed elevata a ufficio di livello dirigenziale generale dall'articolo 30, comma 3, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 agosto 2014, n. 171 (regolamento di organizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo).
  Nelle more della nomina dei dirigenti e degli organi di gestione del nuovo organismo museale, l'amministrazione del museo e del Parco di Capodimonte è stata curata dal Segretariato regionale che ha relazionato quanto segue.
  Per la messa in sicurezza dell'area si è in primo luogo cercato di determinare l'entità del danno negli strati sottostanti, dal momento che il dissesto poteva estendersi fino alla creazione di cavità nel sottosuolo, anche se, vista la morfologia del sito, tale eventualità era apparsa poco probabile.
  A seguito del dissesto, gli uffici della Protezione civile del comune di Napoli e del comando provinciale dei vigili del fuoco hanno provveduto alla chiusura del tratto di strada interessato dall'evento franoso, vietando l'accesso sia agli automezzi che alle persone; tale situazione ha provocato notevole disagio per la cittadinanza, in quanto ha determinato la completa chiusura della principale strada di collegamento tra il centro città e l'area dei Colli Aminei e il quartiere Miano, due zone molto popolose della città di Napoli.
  Su richiesta dell'ex soprintendenza speciale per il Polo museale di Napoli e la Reggia di Caserta, è stata attivata l'impresa Lande s.r.l., già presente sui luoghi in quanto affidataria della manutenzione del verde del parco di Capodimonte.
  L'impresa ha effettuato le prime operazioni di transennamento dell'area del parco interessata dal franamento, ha inoltre provveduto a posare in opera le tirantature provvisionali in acciaio che hanno connesso il fabbricato in cedimento, posto sulla sommità del crinale, al retrostante corpo di fabbrica. Successivamente la medesima impresa ha effettuato i primi interventi di messa in sicurezza delle alberature coinvolte nel dissesto del pendio.
  Concluse dette operazioni il 15 febbraio 2015, i tecnici della soprintendenza speciale hanno potuto certificare il cessato pericolo relativamente alla metà della carreggiata stradale sottostante, quella più distante dal muro di cinta del parco di Capodimonte.
  Successivamente, quanto realizzato è stato integrato con ulteriori opere provvisionali, costituite da contrafforti scalettati di calcestruzzo, realizzati in blocchi modulari. Tale intervento si è reso indispensabile, a causa della instabilità del pendio interessato dallo scoscendimento sommitale. La realizzazione di presidi gravitazionali al piede in scivolamento, ottenuti con la rapida esecuzione di contrafforti (completamente reversibili e opportunamente «giuntati» al muro di cinta del parco di Capodimonte) ha incrementato in maniera significativa, rapida e sicura per gli operatori, le condizioni di sicurezza del versante collinare.
  Ad opere eseguite si è, quindi, provveduto ad informare le autorità competenti circa la possibilità di autorizzare la completa apertura della strada sottostante il pendio, provvisoriamente stabilizzato, a meno dell'ingombro dei contrafforti di cui innanzi.
  È evidente, comunque, che si debba provvedere ad attuare un programma di opere definitive per mettere stabilmente in sicurezza il versante interessato dall'evento franoso e consentire di «smontare» i contrafforti.
  A tal fine il museo di Capodimonte ha predisposto una proposta di intervento per la messa in sicurezza della cinta muraria, per un importo pari a 600.000 euro, per il triennio 2016-2018, da finanziare nell'ambito del programma triennale del fondo per la tutela del patrimonio culturale, fondo istituito dall'articolo 1, comma 9, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato. Legge di stabilità 2015).
La Sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismoIlaria Carla Anna Borletti dell'Acqua.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

stazione energetica

protezione civile

foresta