ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09586

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 449 del 24/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: SORIAL GIRGIS GIORGIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/06/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 24/06/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 25/11/2015

SOLLECITO IL 26/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09586
presentato da
SORIAL Girgis Giorgio
testo di
Mercoledì 24 giugno 2015, seduta n. 449

   SORIAL. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   il divieto alla vendita e al consumo delle anguille pescate nel lago di Garda, entrato in vigore con l'ordinanza del 2011 recante «Misure urgenti di gestione del rischio per la salute umana connesso al consumo di anguille contaminate provenienti dal lago di Garda», è stato prorogato in questi giorni dal Ministero della salute fino a giugno 2016, poiché l'Istituto zooprofilattico sperimentale per l'Abruzzo e il Molise, riferimento nazionale per l'analisi delle diossine e i policlorobifenili contenuti in mangimi e alimenti destinati al consumo umano, avrebbe esaminato in questi giorni delle anguille pescate sulla sponda bresciana del Garda ed emesso giudizio negativo, dichiarando di aver rilevato: «elevati livelli di diossine e pcb»;
   in particolare, dall'analisi di campioni di prodotti ittici del lago di Garda sarebbe emerso che nelle anguille, nel 38 per cento dei casi, vi sarebbero concentrazioni di derivati di diossina o pcb superiori ai limiti consigliati, e dunque pericolose per l'uomo, come riportato nella relazione dell'Istituto zooprofilattico sperimentale, condivisa con il Centro di referenza per l'epidemiologia veterinaria, la programmazione, l'informazione e l'analisi del rischio (COVEPI);
   il divieto alla pesca e al consumo di anguille del Garda era scattato per la prima volta nella primavera del 2011, quando le analisi su alcune anguille prelevate nell'area veronese del lago avevano evidenziato, in alcuni esemplari, concentrazioni di diossine e pcb superiori ai limiti previsti dalla normativa vigente;
   sembra che le diossine si depositino con più facilità nelle carni grasse delle anguille, anche perché questi pesci si muovono spesso sul fondo del lago, dove, nel corso degli anni, si sono depositati oli industriali contenenti pcb, divenuti fuorilegge solo nel 1984;
   si conferma, in questo modo, l'esistenza nella provincia di Brescia, di un secondo «caso pcb», dopo l'emergenza sanitaria e ambientale di contaminazione diffusa da policlorobifenili e diossine, che interessa vaste aree collocate nel comune di Brescia, limitrofe alla ex-fabbrica Caffaro, dove vivono più di 25 mila tra uomini, donne e bambini, che, sono a tutt'oggi a rischio di contaminazione;
   la pericolosità dei pcb e le loro potenzialità tossiche sono tristemente note dagli anni settanta: l'esposizione ai pcb al di sopra dei limiti evidenziati dalla ricerca medico-scientifica e definiti dal legislatore, avrebbe effetti patogeni di vario tipo: alterazioni al funzionamento di fegato e pancreas, alterazioni a carico del sistema immunitario, fino al loro grave e riconosciuto effetto cancerogeno (IARC 2013) –:
   se il Governo sia al corrente del problema esposto in premessa e se non consideri necessario attivarsi, per quanto di competenza, per monitorare la situazione e fare chiarezza sulle cause di tale contaminazione;
   se il Governo non intenda informare adeguatamente la cittadinanza. (4-09586)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

consumo alimentare

sostanza tossica

disastro naturale