ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09577

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 449 del 24/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: DEL GROSSO DANIELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/06/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2015
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2015
D'AMBROSIO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 24/06/2015
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24/06/2015
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24/06/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 07/07/2015
Stato iter:
31/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 31/03/2017
DELRIO GRAZIANO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 28/01/2016

RISPOSTA PUBBLICATA IL 31/03/2017

CONCLUSO IL 31/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09577
presentato da
DEL GROSSO Daniele
testo presentato
Mercoledì 24 giugno 2015
modificato
Giovedì 28 gennaio 2016, seduta n. 557

   DEL GROSSO, VACCA, SIBILIA, D'AMBROSIO, DE LORENZIS. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   ad oggi in Molise, nel territorio ricompreso nella provincia di Campobasso, risulta incompiuta l'infrastruttura strategica di preminente interesse nazionale e di prioritario interesse regionale, compresa fra gli interventi di cui alla legge obiettivo n. 443/01 denominata Acquedotto Molisano Centrale, necessaria per l'adduzione idropotabile delle sorgenti del Biferno ai comuni del Basso Molise, ad oggi quindi migliaia di utenze risultano essere servite da acqua proveniente dal potabilizzatore della diga del Liscione che con frequenza fa riscontrare alterazioni dei parametri normativi, atti ad assicurare acqua di buona qualità in uscita dal trattamento di potabilizzazione;
   con delibera CIPE n. 110 del 29 marzo 2006 veniva approvato il progetto definitivo per la costruzione dell'Acquedotto Molisano centrale (CUP G59J04000020001) per l'importo di euro 92.960.000 (IVA inclusa) presentato da regione Molise;
   attraverso convenzione stipulata in data 9 ottobre 2006 la regione Molise affidava all'azienda speciale Molise Acque (già ERIM), per la durata di mesi 48 tutte le funzioni e le attività per la realizzazione dei lavori di cui trattasi, successivamente Molise Acque esperiva procedura di evidenza pubblica per la scelta del contraente, mediante, appalto integrato (progettazione esecutiva e costruzione) ex articolo 53 comma II lettera b) decreto legislativo n. 163 del 2006 ovvero con criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Esperita la procedura di gara con D.D. n. 033 del 22 luglio 2007, Molise Acque aggiudicava l'appalto con ribasso del 15,17 per cento all'ATI consorzio cooperative costruzioni (capogruppo) Falcione-Favellato-Giuzio-Zurlo e con delibera di consiglio di amministrazione n. 14/07 del 27 giugno 2007 Molise Acque ha approvato il progetto esecutivo redatto dall'impresa aggiudicataria;
   nella fase di esecuzione dell'opera, secondo quanto riportato dalla direzione generale della giunta Area IV, si sono rilevate delle criticità che hanno comportato il blocco dei lavori e l'instaurazione di contenzioso fra stazione appaltante e impresa, sfociato nella rescissione contrattuale;
   il presidente della giunta regionale del Molise con decreto n. 198 del 30 giugno 2009 ha nominato il dottor ingegner Donato Carlea commissario straordinario per la realizzazione dell'Acquedotto Molisano centrale ai sensi dell'articolo 20 del decreto-legge 29 novembre 2008 n. 185 convertito con legge n. 2 del 28 gennaio 2008;
   successivamente il comune di Montenero di Bisaccia con nota prot. n. 2011/00001539 del 15 febbraio 2011, ha richiesto al commissario straordinario di spostare l'ubicazione del serbatoio per la zona marina e di attuare i necessari provvedimenti al fine di garantire nel periodo estivo, che l'eventuale integrazione idrica avvenga esclusivamente con acqua proveniente dall'Acquedotto Molisano Centrale e non con quella derivante dal potabilizzatore della diga del Liscione; inoltre il comune di Petacciato con nota prot. n. 2286 del 10 marzo 2011 ha chiesto al commissario straordinario di modificare il tracciato della condotta ed individuare un nuovo sito di ubicazione del serbatoio di accumulo, al fine di garantire un maggiora apporto idrico alla zona marina in fase di espansione;
   con nota prot. n. 7764/11 il presidente della regione Molise invitava il commissario straordinario a redigere un nuovo studio di fattibilità per la definizione degli ulteriori lavori integrativi della zona costiera che dimostrasse, anche rispetto all'attuale portata dell'acquedotto, la fattibilità delle opere correlate alla richiesta dei comuni di Montenero di Bisaccia e Petacciato e del soggetto gestore (Azienda speciale Molise Acque) ai fini del recepimento delle relative risorse finanziaria;
   con ordinanza prot. n. 254/AMC del 15 aprile 2011 è stato approvato lo studio di fattibilità redatto dalla struttura commissariale;
   con nota del presidente della regione Molise n. 0010338/11 del 18 aprile 2011 il commissario straordinario per la realizzazione dell'Acquedotto Molisano centrale e interconnessione con lo schema basso Molise è stato autorizzato ad attuare le procedure di competenza per la redazione della variante progettuale relativa alle ulteriori opere in Montenero di Bisaccia, Petacciato e Termoli;
   con delibera della giunta regionale del Molise n. 457 del 9 luglio 2012, su precisa indicazione del presidente della giunta regionale è stata prevista la destinazione di euro 5.412.000,00 delle risorse regionali al commissario straordinario per la variante progettuale;
   la perizia di cui trattasi, secondo una nota del responsabile unico del procedimento, geometra Domenico Montagano, «costituisce un momento di sintesi della attività svolte in forte collaborazione fra il commissario straordinario il soggetto gestore (Molise Acque) e i comuni costieri, nell'ottica del superamento di circostanze impreviste ed imprevedibili sopravvenute»;
   l'importo complessivo della perizia di variante ammonta a euro 88.894.161,24 di cui:
   euro 83.269.373,31 – finanziati dal CIPE con delibera n. 110 del 29 marzo 2006;
    euro 302.787,93 finanziati per compensazione ai sensi dell'articolo 133, comma 4, del decreto legislativo n. 163 del 2006, con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 30 settembre 2010;
    euro 5.412.000,00 destinati con delibera 457 del 9 luglio 2012 della giunta della regionale del Molise;
   la perizia di cui trattasi approvata in linea tecnica dal commissario straordinario, è stata inviata alla struttura tecnica di missione presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per la istruttoria di rito, convocazione della conferenza di servizio e definitiva approvazione da parte del CIPE;
   si evidenzia che nella giornate del 7 e 8 marzo 2007 è stata svolta una verifica da parte del servizio ispettivo dell'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture che ha portato alla deliberazione 142 del 10 maggio 2007 con conseguente trasmissione degli atti alla Procura generale della Corte dei conti e per conoscenza alla procura regionale Molise presso la medesima Corte e copia della stessa deliberazione è stata altresì trasmessa alla procura della Repubblica per i profili di competenza –:
   se il Governo, alla luce di Quanto sopra esposto, non ritenga opportuno predisporre le misure necessarie a:
    a) comprendere a fondo le motivazioni alla base dei ritardi nell'esecuzione dell'opera anzi descritta accertando eventuali responsabilità e il relativo incremento dei costi legati al suddetto ritardo anche a seguito della deliberazione della AVCP 142 del 10 maggio 2007;
    b) predisporre tutte le misure necessarie al fine di ultimare l'istruttoria di rito presso la struttura tecnica di missione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e relativa approvazione definitiva da parte del CIPE a seguito dell'ultima variante progettuale, in modo da dare riscontro in tempi celeri e certi ai cittadini del basso Molise in merito alla definitiva ultimazione dell'infrastruttura strategica di preminente interesse nazionale e di prioritario interesse regionale, necessaria per l'adduzione idropotabile delle sorgenti del Biferno ai comuni del Basso Molise. (4-09577)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 31 marzo 2017
nell'allegato B della seduta n. 771
4-09577
presentata da
DEL GROSSO Daniele

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, cui si risponde per delega della Presidenza del Consiglio dei ministri, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
  Preme evidenziare, in primo luogo, che l'acquedotto molisano centrale costituisce una infrastruttura strategica di preminente interesse nazionale e di prioritario interesse regionale; tale infrastruttura, come è noto, è compresa fra gli interventi di cui alla legge obiettivo: n. 443 del 2001, per l'adduzione idropotabile dalle sorgenti del Biferno ai comuni del Basso Molise.
  Il progetto definitivo dell'opera è stato approvato con delibera Cipe n. 110 del 29 marzo 2006 per l'importo di 92.960.000 euro (Iva inclusa).
  In merito al quesito posto dagli interroganti circa le motivazioni alla base dei ritardi nell'esecuzione dell'opera, la regione Molise, interpellata al riguardo, ha evidenziato quanto segue.
  Durante l'esecuzione dell'opera si sono rilevate diverse criticità che hanno determinato alcuni ritardi rispetto al programma dei lavori: prima fra tutte l'avvio di un contenzioso tra l'azienda speciale regionale Molise acque e l'impresa aggiudicataria dell'appalto, superato poi con la stipula di un atto conciliativo in data 17 settembre 2009 da parte del Commissario straordinario, ingegnere Donato Carica, al quale, con decreto n. 198 del 30 giugno 2009, il Presidente della regione aveva trasferito l'attuazione dell'intervento, anche per la risoluzione delle sopravvenute problematicità.
  A seguito, poi, dell'emergenza idrica avvenuta agli inizi del 2011, estesa a tutta la zona del basso Molise, interessata dall'intervento in oggetto, lo stesso commissario straordinario, subentrato nelle funzioni di stazione appaltante all'azienda speciale regionale Molise acque, ha proceduto alla redazione di una perizia di variante per la cui realizzazione la regione Molise, con deliberazione di giunta n. 457 del 9 luglio 2012, ha assegnato una somma di 5.412.000,00 subordinandone la formale concessione all'approvazione della stessa perizia da parte del Cipe, ai sensi della procedura prevista dalla normativa vigente all'epoca (articolo 169 del decreto legislativo n. 163 del 2006).
  In sintesi, l'importo complessivo dei lavori ammonta a 88.984.161,24 euro, di cui:
   euro 83.269.373,31 euro finanziati dal Cipe con la citata delibera n. 110 del 29 marzo 2006;
   euro 302.787,93 euro finanziati, per compensazione, ai sensi dell'articolo 133, comma 4 del decreto legislativo n. 163 del 2006, con decreto del 30 settembre 2010 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
   euro 5.412.000,00 euro assegnati dalla regione Molise con deliberazione di giunta n. 457 del 9 luglio 2012.

  La regione Molise sostiene che gli ulteriori ritardi nell'esecuzione dell'opera sono quindi anche da attribuire alla intervenuta esigenza di redigere la perizia di variante in parola, che, nel suo contenuto tecnico, rende maggiormente funzionale e flessibile il sistema di alimentazione, consentendo un maggiore e più efficace utilizzo della risorsa idrica e la riduzione al minimo dell'utilizzo di acqua proveniente dal potabilizzatore della diga di ponte Liscione.
  In merito al completamento dell'istruttoria per l'approvazione della perizia di variante, la Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche ed elettriche di questo Dicastero (subentrata nei compiti alla cessata struttura tecnica di missione solo dal luglio 2015), una volta acquisiti i necessari documenti, ha provveduto a completare l'istruttoria. La perizia è stata quindi inviata in data 2 marzo 2016 al Cipe ed approvata nella seduta del 1o maggio 2016.
  Tuttavia, la citata delibera Cipe di approvazione (n. 21 del 1o maggio 2016) è attualmente ancora in attesa della registrazione della Corte dei conti in quanto la stessa ha sollecitato l'acquisizione di ulteriori documenti, ritenuti necessari allo svolgimento delle funzioni di controllo; successivamente, la Direzione generale competente, previa acquisizione dalla regione Molise e dal commissario straordinario per la realizzazione dell'acquedotto molisano centrale, ha trasmesso, il 21 ottobre 2016 e il 2 dicembre 2016, al Dipartimento per la programmazione ed il coordinamento della politica economica (Dipe) tutta la documentazione richiesta dalla Corte dei conti per consentire la registrazione della delibera in parola (n. 21/2016) di approvazione della perizia di variante. Ad oggi, la Direzione generale riferisce di non avere notizie circa l'esito della trasmissione.
  Infine, in merito agli esiti della deliberazione dell'Avcp n. 142 del 10 maggio 2007, per quanto noto, non risultano provvedimenti intrapresi, per i rispettivi profili di competenza, dalla procura generale e/o regionale della Corte dei conti né dalla procura della Repubblica.
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasportiGraziano Delrio.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aggiudicazione d'appalto

regione costiera

comune