ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09552

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 447 del 22/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: LOMBARDI ROBERTA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/06/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 22/06/2015
RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 22/06/2015
FERRARESI VITTORIO MOVIMENTO 5 STELLE 22/06/2015
SARTI GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/06/2015
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 22/06/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22/06/2015
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22/06/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 25/06/2015
Stato iter:
07/07/2015
Fasi iter:

RITIRATO IL 07/07/2015

CONCLUSO IL 07/07/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09552
presentato da
LOMBARDI Roberta
testo di
Lunedì 22 giugno 2015, seduta n. 447

   LOMBARDI, BARONI, RUOCCO, FERRARESI, SARTI e D'UVA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   con riferimento alle indagini su «Mafia Capitale», risulta che Massimo Carminati e i suoi complici nel 2012, dopo essersi aggiudicati una commessa per gestire la raccolta differenziata – secondo quanto si legge in una informativa del Ros dei carabinieri – avrebbero tentato di aggiudicarsi un maxi appalto dell'Ama per controllare il trasferimento dell'immondizia che dal porti di Civitavecchia doveva finire oltrefrontiera;
   dal rapporto dei Ros e da innumerevoli notizie di stampa (ad esempio Il Tempo, il Messaggero) risulta che nel dicembre di due anni fa, quando la municipalizzata AMA emetteva un bando per l'appalto relativo al trasporto della spazzatura dai centri di raccolta di Roma fino al porto di Civitavecchia, per poi stiparla su imbarcazioni dirette all'estero, il succitato Carminati e tale Buzzi, definito il ras delle cooperative con entrature in tutti i partiti, abbiano sfruttato tutte le conoscenze e gli appoggi in Campidoglio per tenere sotto controllo la gara;
   le intercettazioni raccontano il tentativo del presunto «cupolone» di Buzzi e Carminati di entrare anche nel business della raccolta dei rifiuti. Il Buzzi, parlando al telefono con Quintilio Napoleoni, direttore tecnico del Consorzio raccolta differenziata Roma, spiega chiaramente che non intende farsi carico dell'intero servizio, ma vuole solo «la parte relativa da prendere la monnezza da dove bisogna prenderla e portarla sulle navi». Ossia curare il trasporto dai depositi dei rifiuti al porto di Civitavecchia, dove la «monnezza capitale» si sarebbe poi imbarcata;
   infatti, il 12 dicembre 2012, intercettato, Buzzi al telefono con Quintilio Napoleoni, chiede la segnalazione di «qualche operatore interessato a partecipare alla «gara dell'Ama per il trasporto all'estero». Buzzi dice di «aver già creato un'associazione temporanea d'imprese con degli spagnoli che hanno le navi... mi serve qualcuno sui trasporti... prendere la monnezza da dove sta e portarla sulle navi»;
   per partecipare «in quota» al servizio, Buzzi spiega a Napoleoni di avere già un partner: «Io già sarei in Ati» con degli spagnoli che hanno navi e cazzi vari, a me servirebbe qualcuno sui trasporti... gomma»;
   risulta dall'intercettazione che Quintilio Napoleoni abbia dispensato consigli e abbia fatto il nome di un imprenditore di Bolzano che lavora anche in Germania: «Ho un amico carissimo specializzato in trasporti internazionali... Mi ha già detto: «So di questa cosa di Ama e sto all'erta perché mi interessa molto»... Bisogna capire se vuole correre da solo oppure no». Sempre Napoleoni, poi, promette di mettere una buona parola per Buzzi: «Gli dico: “Guarda che su Roma devi averci qualcuno che ti porta avanti la causa... ti ci metto in contatto”».
   in effetti tra le ditte invitate da Ama a presentare un'offerta, a dicembre 2012, ce n'era anche una spagnola, che però almeno al primo bando, quello a inviti, non rispose all'appello;
   Linda Sandulli è il presidente della sezione prima-ter del Tar del Lazio chiamata a giudicare sulla regolarità di tali appalti. È entrata nella magistratura amministrativa il 5 dicembre 1985. Tre anni dopo il marito, Salvatore Napoleoni, viene nominato amministratore unico della Proeti srl, società costituita nell'ottobre del 1981 e attiva nella manutenzione, ristrutturazione e restaurazione edile. Salvatore Napoleoni ricopre ancora oggi tale incarico, al quale si aggiunge quello di direttore e responsabile tecnico. Detiene inoltre la quota di maggioranza della Proeti: 46,67 per cento, al quale si aggiunge un 33,33 per cento intestato proprio alla moglie, il giudice Linda Sandulli. La società ha accumulato un debito di 48.600 euro verso gli istituti previdenziali e di 138 mila verso l'Erario. Fattura ogni anno 488.000 euro, di cui 239 mila (ossia il 50 per cento del totale), grazie ai lavori affidati dalla prefettura di Roma. Dati che emergono dai bilanci e dalle visure camerali;
   un esempio per tutti è quello relativo al Centro di accoglienza per rifugiati di Castelnuovo di Porto. A gennaio 2012 la Proeti srl dei coniugi Napoleoni-Sandulli si aggiudica, con procedura negoziata, un appalto per la manutenzione straordinaria degli alloggi all'interno del Cara per un importo complessivo di 239.456 euro. Nel corso dello stesso anno, la sezione prima ter del Tar Lazio è chiamata a pronunciarsi per più di una volta sull'appalto relativo alla gestione del centro. Il 6 ottobre 2011 il raggruppamento di imprese capeggiato da Gepsa spa (società francese che rientra nel gruppo Gdf Suez) vince la gara. La seconda classificata, la cooperativa Domus Caritatis, fa ricorso al Tar e il collegio presieduto da Linda Sandulli rigetta l'opposizione. Il 14 dicembre 2012 il Consiglio di Stato annulla l'aggiudicazione in favore dai francesi di Gepsa e condanna il Ministero dell'interno a risarcire il danno a Domus Caritatis per 16.235 euro al mese, circa 200 mila euro annui. A febbraio 2013 la prefettura è costretta a indire una nuova gara a procedura ristretta, invitando tutti gli operatori che avevano partecipato alla precedente, ad eccezione di Gepsa, che fa ricorso al Tar. La sezione prima-ter dà ragione alla società francese, a cui resta ancora oggi la gestione del centro per rifugiati;
   in nessuno di questi procedimenti il giudice Sandulli si è astenuta. È vero che la società di famiglia, la Proeti srl, non ha interesse nelle cause, e quindi non rientra nei casi previsti dall'articolo 51 del codice di procedura civile sull'obbligo di astensione del giudice. Ma è pur vero che sembrano sussistere ragioni di opportunità e convenienza, trattandosi dello stesso appaltatore, la prefettura, e della stessa struttura oggetto dell'appalto, il Cara di Castelnuovo di Porto;
   pertanto il Presidente del TAR del Lazio Linda Sandulli: «detiene insieme al marito l'80 delle quote sociali di una ditta edile che prende appalti dalla Prefettura di Roma e contemporaneamente presiede proprio la sezione del Tribunale amministrativo regionale chiamata a giudicare sulla regolarità di tali appalti»;
   per quanto riferisce il quotidiano Il Tempo, della citata ditta Proeti srl il marito del giudice Sandulli è amministratore delegato, direttore e responsabile tecnico nonché socio di maggioranza;
   risulta pertanto secondo gli interroganti evidente il conflitto d'interessi del giudice Sandulli, nella doppia funzione di controllore e controllato e a giudizio degli interroganti, le circostanze e le condotte riportate dalla stampa appaiono, ove rispondenti, al vero particolarmente allarmanti perché evocano una pericolosa commistione di ruoli e fanno paventare il rischio dell'alterazione della necessaria terzietà ed indipendenza del giudice –:
   se ci sia e di quale grado sia il rapporto di parentela fra il sopra citato Quintilio Napoleoni direttore tecnico del Consorzio raccolta differenziata Roma e i coniugi Salvatore Napoleoni amministratore unico direttore e responsabile tecnico della Proeti srl, e Linda Sandulli, Presidente della sezione prima-ter del Tar del Lazio;
   se il Governo alla luce dell'alta sorveglianza esercitata sulla magistratura amministrativa, intenda approfondire, per gli aspetti di propria competenza, anche con doverosi riscontri ed ispezioni, quanto riferito dalla stampa in ordine alla proprietà della Proeti srl, alle attività e ai rapporti in essere della detta società con la prefettura di Roma in relazione all'attività della sezione del Tar del Lazio presieduta da giudice Sandulli adottando, ove del caso, le iniziative di competenza. (4-09552)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aggiudicazione d'appalto

gestione dei rifiuti

amministrazione locale