ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09549

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 447 del 22/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: DI MAIO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/06/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 22/06/2015
Stato iter:
23/11/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/11/2016
ORLANDO ANDREA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 31/07/2015

SOLLECITO IL 30/09/2015

SOLLECITO IL 30/11/2015

SOLLECITO IL 29/01/2016

SOLLECITO IL 29/03/2016

SOLLECITO IL 15/06/2016

SOLLECITO IL 29/07/2016

SOLLECITO IL 28/10/2016

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/11/2016

CONCLUSO IL 23/11/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09549
presentato da
DI MAIO Luigi
testo di
Lunedì 22 giugno 2015, seduta n. 447

   LUIGI DI MAIO. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   i «precari della giustizia» sono quei tirocinanti cassa integrati, in mobilità, disoccupati ed inoccupati, che da maggio 2010 svolgono tirocini formativi negli uffici giudiziari;
   il loro percorso inizia con la stipula di convenzioni, finanziate con fondi sociali europei, tra le amministrazioni giudiziarie e gli enti locali finalizzata da un lato a tamponare la gravissima carenza di organico e garantire la prosecuzione delle attività giudiziarie e dall'altro a dar vita ad una serie di politiche attive del lavoro per promuovere l'occupazione, l'inserimento ed il reinserimento lavorativo;
   il primo progetto pilota, risalente a maggio 2010, è a firma dell'allora presidente della provincia di Roma Nicola Zingaretti e dell'allora presidente del tribunale civile e penale di Roma Paolo De Fiore;
   nei mesi successivi, il progetto — di evidente successo visti gli importanti risultati conseguiti — viene replicato in tutta Italia e prosegue nel 2011 sempre col medesimo ente utilizzatore (Ministero della giustizia), mentre l'ente erogatore in alcuni casi subisce un cambio: per esempio, nel Lazio le province vengono sostituite dall'ente regione;
   i presidenti delle corti di appello, i procuratori, i presidenti dei tribunali e, su tutti, il presidente della Suprema Corte di cassazione ed il procuratore generale iniziano a mettere per iscritto i loro attestati di stima ed a richiedere continuità al Ministero, viste le competenze acquisite dai tirocinanti nei 24 mesi di formazione e vista la situazione sempre più critica degli uffici giudiziari;
   secondo quanto segnalato al deputato interrogante, nel 2012 si apre una nuova stagione in cui il Ministero prende coscienza del bacino di lavoratori formati e capaci di dare il giusto supporto al personale di ruolo schiacciato da eccessivi carichi di lavoro;
   con apposito emendamento, viene inserito nella legge n. 228 del 2012 (legge di stabilità per il 2013), il comma 25 dell'articolo 1, con il quale si prevede un finanziamento di 7,5 milioni di euro per una platea di poco più di 3000 lavoratori, per proseguire la formazione, cosiddetto tirocinio di completamento, direttamente alle dipendenze del Ministero della giustizia, con pagamento delle indennità in maniera diretta dalle corti d'appello e con relativa certificazione CUD: per la prima volta ente erogatore ed ente utilizzatore sono lo stesso soggetto;
   nella legge di stabilità per il 2014 (la n. 147 del 2013) il comma 344 dell'articolo 1 prevede uno stanziamento di 15 milioni di euro da vita al cosiddetto «tirocinio di perfezionamento»;
   di tale somma 8,5 milioni vengono utilizzati in due tranches nel 2014, altri 5 milioni (secondo quanto previsto dal decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative convertito, con modificazioni, con la legge 27 febbraio 2015, n. 11) vengono utilizzati nel 2015 fino al 30 aprile. 1,5 milioni, invece, non vengono, di fatto, utilizzati;
   per l'anno 2015, nella legge di stabilità non sono state inserite previsioni normative inerenti i lavoratori in questione, nonostante sia previsto l'utilizzo dei tirocinanti all'interno dell'ufficio per il processo ai sensi dell'articolo 50, comma 1-bis del decreto-legge n. 90 del 2014, convertito con la legge n. 114 del 2012;
   pertanto, a partire dal 1o maggio 2015 non solo 2.650 lavoratori subiranno l'ennesima espulsione dal mondo del lavoro e non potranno, di fatto, spendere il bagaglio formativo acquisito trattandosi di competenze e conoscenze specifiche ed altamente settoriali. Inoltre, gli uffici giudiziari non potranno più contare sul supporto di chi, formato, completato e perfezionato, ha, affiancato a tutti gli effetti il personale interno. Pertanto, si realizzerà, di nuovo, l'incubo dello sperpero di risorse pubbliche, dal momento che sono stati utilizzati fondi europei prima e fondi del bilancio dello Stato poi, per insegnare a 2.650 lavoratori un lavoro che non svolgeranno mai;
   alla luce di tutto quanto esposto, al deputato interrogante è stata prospettata la sussistenza degli elementi necessari per ragionare, seriamente, su un percorso che porti ad una contrattualizzazione di tutti i 2.650 lavoratori nel rispetto delle norme del pubblico impiego attraverso procedure selettive;
   peraltro, le «esigenze temporanee ed eccezionali» indicate nell'articolo 36 del decreto legislativo n. 165 del 2001, così come modificato dall'articolo 49 della legge n. 133 del 2008, che consentono alle amministrazioni pubbliche di avvalersi di forme contrattuali flessibili, sono facilmente riconducibili, oltre che alla mancanza di personale, attestata intorno alle 10.000 unità, anche alla riforma della giustizia in attuazione e, nello specifico, allo smaltimento dell'arretrato civile, al processo civile telematico ed all'istituzione dell'ufficio per il processo;
   secondo quanto prospettato al deputato interrogante una possibile soluzione potrebbe essere la predisposizione di bandi contenenti una procedura selettiva. In questi termini si permetterebbe una giusta collocazione del rapporto di lavoro nel rispetto delle norme di legge e attraverso un procedimento selettivo –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e quale sia il suo orientamento in merito;
   se il Ministro interrogato non ritenga di dover percorrere la via prospettata in premessa al fine di risolvere la situazione di queste migliaia di lavoratori precari di cui l'amministrazione della giustizia necessita. (4-09549)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 23 novembre 2016
nell'allegato B della seduta n. 708
4-09549
presentata da
DI MAIO Luigi

  Risposta. — Mediante l'interrogazione in esame, il deputato Di Maio chiede quali iniziative il Ministro della giustizia intenda assumere in riferimento alla situazione di coloro che hanno preso parte agli stages formativi presso le cancellerie degli uffici giudiziari, anche con riferimento alle risorse stanziate nella legge di stabilità per l'anno 2015.
  Come noto, l'articolo n. 37, comma 11, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito con legge 15 luglio 2011, n. 111, come modificato dall'articolo 1, comma 25, della legge 24 dicembre 2012, n. 228 nell'ambito delle misure previste per assicurare l'efficienza del sistema giudiziario e la celere definizione delle controversie, ha disposto uno stanziamento di risorse «per consentire ai lavoratori cassintegrati, in mobilità, socialmente utili e ai disoccupati e agli inoccupati, che a partire dall'anno 2010 hanno partecipato a progetti formativi regionali o provinciali presso gli uffici giudiziari, il completamento del percorso formativo entro il 31 dicembre 2013, nel limite di spesa di 7,5 milioni di euro».
  L'articolo 1, comma 344, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, ha destinato ulteriori risorse finanziarie affinché i soggetti che avevano completato il tirocinio presso gli uffici giudiziari, a norma dell'articolo 1, comma 25, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, svolgessero un ulteriore periodo di perfezionamento, da concludere entro il 31 dicembre 2014.
  A seguito dell'integrazione degli stanziamenti sul relativo capitolo di bilancio, presso tutti gli uffici interessati è stata avviata, a partire dal 1o dicembre 2014, la seconda fase del percorso formativo di perfezionamento, destinata esclusivamente ai tirocinanti che avevano partecipato al primo intervento formativo.
  Tale sessione formativa sarebbe dovuta concludere il 30 aprile 2015, per effetto di quanto previsto dall'articolo 1, comma 12, del decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192 – cosiddetto «decreto milleproroghe» – convertito con la legge 27 febbraio 2015, n. 11.
  Al fine di agevolare il completamento della formazione, la competente articolazione ministeriale ha diramato, con nota in data 31 marzo 2014, a tutti gli uffici giudiziari le linee guida per la predisposizione dei progetti formativi di perfezionamento e, a seguito dell'attivazione in favore dei tirocinanti della copertura assicurativa antinfortunistica, nonché di quella derivante dalla responsabilità civile verso i terzi, i progetti di formazione sono stati avviati.
  La durata del percorso formativo di perfezionamento era stata determinata in 230 ore individuali per le 2.924 unità interessate, con la corresponsione di un'indennità forfettaria oraria pari a 10,00 euro, tenuto conto delle risorse finanziarie, all'epoca disponibili, ammontanti ad euro 7.500.000,00.
  Nella prospettiva di valorizzare il percorso professionalizzante anche di quanti fossero già impegnati in stage presso gli uffici giudiziari in virtù delle proroghe normative citate, con il decreto-legge 27 giugno 2015, n. 83, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2015, n. 132, è stata, invece, introdotta la possibilità di partecipazione dei tirocinanti all'ufficio del processo, per un periodo di dodici mesi, a seguito di una adeguata selezione e attribuendo, altresì, una borsa di studio mensile.
  In particolare, l'articolo 21-ter del decreto-legge citato ha previsto che il completamento del periodo di perfezionamento costituisce titolo di preferenza, a parità di merito, ai sensi dell'articolo 5 del Regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994 n. 487, nei concorsi indetti dalla pubblica amministrazione; inoltre lo stesso articolo prevede che nelle procedure concorsuali indette dall'amministrazione della giustizia siano introdotti meccanismi finalizzati a valorizzare l'esperienza formativa acquisita.
  Con la prospettiva introdotta dal recente decreto-legge 30 giugno 2016, n. 117, che ha autorizzato il Ministero al reclutamento di personale amministrativo per 1.000 nuove assunzioni, anche con bando di concorso, saranno certamente valorizzati e riconosciuti i percorsi professionali di coloro che hanno svolto tirocini e stage presso gli uffici giudiziari, così da offrire una reale possibilità di impiego a persone che hanno maturato competenze significative nei servizi di cancelleria.
  L'attenzione ai tirocinanti è stata, dunque, sempre massima da parte del Ministero della giustizia, che non ha ricercato soluzioni transitorie, ma ha voluto costruire un vero e proprio percorso professionalizzante.
  In tale prospettiva, è in corso di perfezionamento il decreto interministeriale con il quale si da avvio all'assunzione, a tempo indeterminato, di 1.000 unità di personale amministrativo non dirigenziale, in attuazione del decreto-legge n. 117 del 2016.
  Il bando per il concorso sarà pubblicato entro il prossimo 21 novembre 2016.
  Sono certo che, anche nei concorsi che si apriranno presso altre amministrazioni, centrali e periferiche, il titolo preferenziale che abbiamo voluto riconoscere ai tirocinanti – con la previsione dell'articolo 21-ter del decreto-legge citato – sarà davvero assicurato.
  Evidenzio, inoltre, che, nelle more della definizione delle procedure concorsuali previste dal citato decreto-legge n. 117, per coloro che hanno partecipato al tirocinio di perfezionamento presso l'ufficio del processo (1.115 unità) che si concluderà entro la fine del corrente anno, è stata proposta dal mio dicastero, nell'ambito della legge di bilancio per l'anno 2017, la proroga del periodo di tirocinio, della durata non superiore a 12 mesi, ove espressamente richiesto dagli interessati, mantenendo il diritto alla borsa di studio.
Il Ministro della giustiziaAndrea Orlando.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

disoccupato

amministrazione regionale

finanziamento comunitario