ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09525

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 445 del 18/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: COLONNESE VEGA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/06/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/06/2015
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 18/06/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 18/06/2015
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 18/06/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 25/06/2015
Stato iter:
06/11/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/11/2015
MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/11/2015

CONCLUSO IL 06/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09525
presentato da
COLONNESE Vega
testo di
Giovedì 18 giugno 2015, seduta n. 445

   COLONNESE, LOREFICE e BRESCIA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   l'8 maggio 2015 veniva ubicato sul territorio di Camipiglia Marittima, in prossimità della stazione ferroviaria, un centro di accoglienza di migranti, a quanto consta agli interroganti senza previa comunicazione ai cittadini. Il centro gestito dall'associazione «Diogene», ospita 57 migranti, uomini e giovani donne, fra cui 5 in stato di gravidanza e impiega alcune strutture ricettive del comune. Da quando diverse decine di profughi hanno cominciato a riversarsi sulle strade della cittadina sostando spesso intorno alle abitazioni site nella zona della stazione si è generato un certo allarmismo nella comunità locale che, ravvisando l'assenza di un piano di integrazione dell'autorità comunale, chiedeva un pronto intervento del primo cittadino di Campiglia –:
   se intendano assumere iniziative, anche normative, che stabiliscano la necessità in tali situazioni di convocare una conferenza dei sindaci dei comuni confinanti, cui riferire gli esiti in apposite assemblee pubbliche, con l'obiettivo di distribuire in maniera opportuna i flussi favorendo l'integrazione, il rispetto fra gli individui e la trasparenza ed evitando al contempo di destabilizzare e allarmare le comunità locali; se intendano fornire informazioni, circa: la gara d'appalto indetta per stabilire quale associazione e quali strutture si sarebbero occupate dell'accoglienza; le modalità operative dell'associazione vincitrice; l'effettiva sussistenza nelle strutture ospitanti di adeguati requisiti igienico-sanitari e di sicurezza; la frequenza con la quale i migranti di cui in premessa sono seguiti dai mediatori culturali; le misure adottate per la tutela delle donne e dei minori ospitanti; le modalità con le quali intendano garantire la tutela della sicurezza e l'ordine pubblico nei comuni ospitanti centri di accoglienza per migranti. (4-09525)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 6 novembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 516
4-09525
presentata da
COLONNESE Vega

  Risposta. — In relazione al perdurante e straordinario afflusso di cittadini stranieri che sta interessando l'intero territorio nazionale, nonché alla necessità di garantire la prosecuzione dell'accoglienza a coloro che sono già presenti nei centri straordinari, questa amministrazione ha disposto, alla fine dello scorso anno, l'espletamento delle procedure di gara per reperire le strutture necessarie allo scopo per l'anno in corso.
  In tale ambito, la prefettura di Livorno, il 3 marzo 2015, ha indetto una gara finalizzata a concludere un accordo quadro, ai sensi dell'articolo 59, commi 6 e 7 del decreto legislativo n. 163 del 2006, per l'affidamento del servizio di «prima accoglienza di cittadini extracomunitari e la gestione dei servizi connessi per i migranti ospitati presso la provincia di Livorno», secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa.
  In aggiunta ai posti assegnati tramite gara, interamente ricoperti, al fine di assicurare una adeguata sistemazione ai migranti sopraggiunti a seguito di ulteriori sbarchi presso le coste italiane, si è reso necessario individuare altre strutture messe a disposizione da soggetti operanti nel privato-sociale e aventi comprovata esperienza nell'ambito del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) o in progetti di accoglienza similari destinati agli stranieri.
  A tal fine la prefettura di Livorno, in data 17 aprile 2015, ha pubblicato un'apposita manifestazione di interesse nelle forme previste, concernente la messa a disposizione di posti straordinari per la prima accoglienza dei cittadini stranieri temporaneamente presenti sul territorio.
  Il successivo 20 aprile 2015 l'associazione Homo Diogene, con sede legale in Gavorrano (GR), tra le cui finalità figura la gestione dei centri di pronta accoglienza per migranti, sfollati e richiedenti asilo, ha presentato un'offerta per la messa a disposizione di una struttura alberghiera denominata «I Cinque Lecci», sita nel comune di Campiglia Marittima, in località Venturina.
  L'immobile è stato oggetto di preventivo controllo da parte degli operatori della Asl di Piombino e del comando provinciale dei vigili del fuoco di Livorno, i quali, a seguito di sopralluogo, hanno emesso i pareri di competenza concernenti l'idoneità della struttura riguardo all'aspetto igienico sanitario e la conformità alla normativa sulla prevenzione incendi e sicurezza, per un numero di 50 ospiti.
  Pertanto, con atto del 30 aprile 2015, la prefettura di Livorno, al fine di assicurare i servizi di accoglienza ai migranti assegnati in via straordinaria, secondo un piano di riparto concordato con la prefettura di Firenze, ha stipulato apposita convenzione con la predetta associazione per la gestione fino ad un massimo di 50 migranti presso la suddetta struttura.
  Successivamente, sempre l'associazione Homo Diogene ha reperito la disponibilità di ulteriori 20 posti, dislocati in 5 appartamenti presso la struttura turistica denominata «La rosa dei venti», sita anch'essa in località Venturina, regolarmente funzionante ed in possesso dei requisiti di esercizio.
  Con atto del 15 maggio 2015, la prefettura di Livorno ha stipulato apposita convenzione con la medesima associazione per la gestione fino ad un massimo di 20 migranti presso la struttura «La rosa dei venti».
  Si fa presente che, nelle due strutture, sono stati allestiti alloggi separati per uomini, donne e nuclei familiari con bagni appositamente dedicati in grado di garantire la tutela della privacy.
  Particolare attenzione è stata riservata alle donne in stato di gravidanza.
  Il servizio di mediazione linguistica è svolto da due operatrici fisse ed un operatore a chiamata che assicurano corrette comunicazioni in lingua inglese, francese, arabo, tigrino e wolof. I servizi resi riguardano l'accompagnamento esterno, informativa legale, sostegno psicologico e visite mediche.
  Tutte le attività svolte, le loro variazioni, le problematiche e/o le difficoltà incontrate nella gestione degli ospiti, vengono monitorate attraverso comunicazioni quotidiane alla prefettura, nonché riassunte nelle relazioni mensili inviate dall'associazione, come previsto dalle convenzioni vigenti.
  Infine, si rappresenta che, a seguito della stipula di un protocollo d'intesa per lo svolgimento di attività di volontariato da parte dei migranti accolti nella provincia di Livorno, sottoscritto dal prefetto e dai rappresentanti dei comuni di Livorno, Castagneto Carducci, Campiglia Marittima, Cecina, Piombino, Rosignano Marittimo e Suvereto, alcuni migranti sono già stati coinvolti, in forma volontaria e gratuita, in attività di pubblica utilità quali operazioni di decoro urbano, piccola manutenzione e pulizia ed altri verranno progressivamente impiegati nelle prossime settimane.
  Su un piano più generale, per quanto riguarda gli interventi di accoglienza e di sistemazione dei migranti richiedenti asilo, sono da tempo oggetto di una partnership con il sistema regionale e locale.
  Tale scelta di condivisione è alla base del Piano nazionale approvato nell'estate dell'anno scorso dalla conferenza unificata, incentrato sul coordinamento della attività sia attraverso un tavolo nazionale, insediato al Viminale, sia attraverso tavoli regionali, attivati presso ciascuna prefettura capoluogo di regione.
  È del tutto evidente che questo sistema funziona a condizione che tutti i diversi livelli di governo facciano la propria parte, collaborando in maniera responsabile alla filiera amministrativa, sia per gli aspetti decisionali che per quelli attuativi.
  In questa logica, si è dato seguito alle proposte delle regioni ed è stata rafforzata la compartecipazione delle altre istituzioni, cristallizzando anche in norma una linea collaborativa, già peraltro sperimentata nella prassi, secondo la quale i criteri di ripartizione dei migranti, definiti dal tavolo nazionale, andranno condivisi in sede di conferenza unificata, mentre ai tavoli regionali sarà affidato di declinare quegli stessi criteri nel loro ambito di competenza territoriale.
  In questo senso va il decreto legislativo n. 142 del 18 agosto 2015 di recepimento di due direttive europee in materia di protezione internazionale, pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 15 settembre 2015.
  Con tale ultimo provvedimento normativo viene anche stabilito che laddove sia temporaneamente esaurita la disponibilità dei posti nei centri di prima accoglienza e nella rete dello Sprar, spetti alla prefettura individuare strutture temporanee appositamente allestite per l'accoglienza dei migranti, secondo le procedure di affidamento dei contratti pubblici e previa consultazione dell'ente locale nel cui territorio è situata la struttura medesima.
Il Sottosegretario di Stato per l'internoDomenico Manzione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lavoratore migrante

condizione della donna

donna