ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09509

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 445 del 18/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: PAGLIA GIOVANNI
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 18/06/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 18/06/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09509
presentato da
PAGLIA Giovanni
testo di
Giovedì 18 giugno 2015, seduta n. 445

   PAGLIA. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   la società italiana è attraversata da sempre più profonde disuguaglianze, che a fronte della concentrazione in poche mani di grandi patrimoni vede sempre più persone incapaci di avere quote di reddito sufficienti a condurre un'esistenza dignitosa;
   tale situazione si è aggravata nella crisi, che per molti ha significato e significa contrazione o discontinuità nel reddito disponibile, con conseguente difficoltà ad accedere stabilmente anche a beni e servizi indispensabili alla vita;
   fra questo va segnalata in particolare la disponibilità di un alloggio, il cui costo è sempre più disallineato rispetto alle possibilità economiche di molte famiglie, che si trovano di fatto escluse dal mercato degli affitti, senza che questo significhi garanzia di accesso a case popolari o altre forme di welfare abitativo;
   anche a Bologna, peraltro, i sindacati hanno recentemente denunciato come regolamenti in via di aggiornamento producano di fatto tempi lunghissimi di accesso al patrimonio ERP, con il risultato di una sua parziale inutilizzazione, a fronte di una grande domanda inevasa;
   nella stessa Bologna si registrano peraltro migliaia di case private sfitte, anche di lungo periodo, considerata la tendenza a ritenere il patrimonio immobiliare un bene d'investimento svincolato dall'utilizzo e anche dalla capacità di produrre reddito, favorendo invece la pura rendita;
   come più volte sottolineato dall'amministrazione comunale, le stesse proprietà di enti pubblici come FS, Ausl, INPS, potrebbero fornire un'importante risposta all'emergenza abitativa, se messe anche solo temporaneamente a disposizione;
   nonostante numerose sollecitazioni istituzionali in tal senso, non risulta tuttavia che risposte soddisfacenti siano finora arrivate dalle proprietà;
   in questo quadro si inserisce il fenomeno dell'occupazione di immobili inutilizzati da destinarsi a soggetti impossibilitati a soddisfare in altro modo un bisogno fondamentale come quello alla casa, riconosciuto da gran parte della dottrina come diritto costituzionale;
   esso agisce certo fuori dalla legalità formale, ma non appare privo di legami con il dettato costituzionale, che stabilisce nella proprietà un diritto, ma che ne determina anche la funzione sociale, funzione che evidentemente viene a cadere quando un bene fondamentale come la casa viene tenuto inaccessibile fino a pregiudicarne la fruibilità per tutti;
   lo stesso comune di Bologna ha peraltro più volte sottolineato come, considerate le difficoltà di bilancio degli enti locali indotte dai tagli del Governo e dal patto di stabilità, non ci sarebbero le condizioni per rispondere adeguatamente con soluzioni alternative per chi attualmente vive negli immobili oggetto di occupazione;
   fra questi va ricordato quello di viale Aldini 116, di proprietà privata, inutilizzato da anni e occupato da ottobre 2014, dove attualmente risiedono famiglie, anziani e minori, senza che si siano mai registrati episodi problematici sotto il profilo della convivenza interna ed esterna;
   a quanto si apprende, questo potrebbe essere oggetto di sgombero nelle prossime ore, senza che sia assicurata da parte delle istituzioni alcuna possibile presa in carico dei soggetti ivi alloggiati –:
   se non si ritenga, alla luce di un'emergenza abitativa riconosciuta, della presenza di minori, della necessità di contemperare nei fatti diritto di proprietà e funzione sociale della stessa, di assumere ogni iniziativa di competenza per evitare gli sgomberi in situazioni come quella di viale Aldini, favorendo piuttosto la ricerca sul piano cittadino di soluzioni praticabili che consentano la garanzia per tutti di quello che appare a tutti gli effetti un diritto umano. (4-09509)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

bisogni fondamentali

ente pubblico

ruolo sociale