ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09508

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 444 del 17/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: POLVERINI RENATA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 17/06/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 17/06/2015
Stato iter:
08/06/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/06/2017
BUBBICO FILIPPO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 08/06/2017

CONCLUSO IL 08/06/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09508
presentato da
POLVERINI Renata
testo di
Mercoledì 17 giugno 2015, seduta n. 444

   POLVERINI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   la gravissima aggressione avvenuta ai danni di un dipendente di Trenord nell'esercizio delle sue funzioni di capotreno nella serata dell'11 giugno 2015 è soltanto l'ultimo di una serie di atti violenti ed intimidatori compiuti ai danni del personale, in particolare quello viaggiante, e dei viaggiatori;
   appena il 7 giugno le organizzazioni sindacali avevano proclamato uno sciopero regionale in Liguria di sensibilizzazione rispetto al tema della sicurezza;
   con il verbale di incontro del 15 giugno 2015 fra Ferrovie dello Stato spa, Trenitalia spa, Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl Taf e Fast Ferrovie si chiede l'istituzione di una sede di monitoraggio e di individuazione delle possibili iniziative presso i Ministeri dell'interno e infrastrutture e trasporti, con le imprese ferroviarie e le organizzazioni sindacali, anche in considerazione della convenzione tra Ministero dell'interno — dipartimento Pubblica Sicurezza — e ferrovie dello Stato spa del 7 novembre 2007, rinnovata il 17 luglio 2012;
   è necessario:
    a) garantire l'incolumità e le massime condizioni di sicurezza dei lavoratori e dei cittadini che usufruiscono del servizio ferroviario;
    b) scongiurare la paventata soppressione, a decorrere dal 26 giugno 2015, di quindici treni, sulla base degli elementi già acquisiti dal Comitato ferrovie dello Stato — Polfer, rispetto ai quali non sono al momento garantite le condizioni minime di sicurezza;
    c) favorire la massima partecipazione istituzionale, con il coinvolgimento dei Ministeri interessati, dell'Inail, delle Imprese ferroviarie e delle organizzazioni sindacali –:
   se il Ministro, anche in considerazione delle risultanze della citata convenzione, intenda istituire una sede di monitoraggio e di individuazione delle possibili iniziative da attuare, in collaborazione con i Ministeri delle infrastrutture e dei trasporti e del lavoro e delle politiche sociali, con l'Inail, con le imprese ferroviarie e con le organizzazioni sindacali, al fine di assicurare l'incolumità del personale ferroviario e dei passeggeri, sui convogli e nelle stazioni. (4-09508)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 8 giugno 2017
nell'allegato B della seduta n. 811
4-09508
presentata da
POLVERINI Renata

  Risposta. — L'aggressione segnalata dall'interrogante ha avuto luogo l'11 giugno del 2015 su un treno regionale di Trenord, nella tratta Rho-Milano Rogoredo, e si è conclusa con il ferimento grave di un capotreno e di un altro ferroviere.
  La polizia ferroviaria, prontamente intervenuta sul posto, ha provveduto a isolare la scena del crimine, anche per facilitare il lavoro del personale sanitario. Sono stati subito sentiti i testimoni e le descrizioni degli aggressori sono state fornite ai competenti uffici della questura milanese.
  Particolarmente utili per le indagini si sono rivelate le immagini fornite dall'impianto di videosorveglianza presente all'interno della vettura interessata. In tal modo, è stato possibile ricostruire con certezza la dinamica dei fatti, accertando le singole responsabilità degli autori del crimine. Le indagini, a cura della squadra mobile della questura, si sono concluse in pochi giorni con l'arresto di quattro cittadini sudamericani.
  Più in generale si assicura che la sicurezza dei viaggiatori e del personale in servizio sui treni rappresenta un argomento di massima rilevanza per questa Amministrazione, perfettamente consapevole dell'importanza strategica del trasporto ferroviario per la mobilità nel Paese. Su base giornaliera sono infatti più di 3,5 milioni le persone che transitano nelle oltre 2.500 stazioni italiane, e più di 8.000 i convogli circolanti sulla linea ferroviaria nazionale.
  Si informa, al riguardo, che la sicurezza di queste persone viene garantita dalle 4.400 unità della polizia ferroviaria attraverso assidui e mirati controlli, in coordinamento con le altre forze di polizia territorialmente presenti.
  Nel corso del 2016 sono stati effettuati 205.000 servizi di vigilanza presso le stazioni ferroviarie, 44.000 servizi di scorta a bordo treno con 96.000 treni scortati, 17.000 servizi antiborseggio in abiti civili, oltre 26.000 pattugliamenti lungo le linee ferroviarie e poco meno di 2.000 servizi straordinari di controllo del territorio.
  Sono stati inoltre assicurati servizi quotidiani a bordo dei convogli notturni ed è stata intensificata la vigilanza su quei convogli e in quelle tratte ove si sono rilevate maggiori criticità.
  Si sottolinea che, durante i servizi descritti, sono state controllate 941.000 persone, di cui 1.245 arrestate e 11.360 deferite in stato di libertà all'autorità giudiziaria. Sono state altresì elevate 14.000 contravvenzioni. Grazie alle misure messe in campo, nel 2016 si è registrata una riduzione degli episodi di criminalità predatoria, con un calo dei furti del 27 per cento rispetto al 2015.
  Anche gli altri indici di delittuosità fanno emergere una diminuzione della quasi totalità dei fenomeni: con una diminuzione delle rapine del 37 per cento, dei danneggiamenti del 9 per cento, dei furti di rame del 47 per cento, del lancio di oggetti contro i treni del 24 per cento, con un aumento delle sole frodi ai danni delle imprese ferroviarie.
  Si è registrato, infine, un calo delle aggressioni, tanto di quelle al personale delle imprese ferroviarie, con una diminuzione del 5 per cento, quanto di quelle ai viaggiatori, con una diminuzione del 13 per cento. Riguardo a quest'ultimo aspetto – cioè le aggressioni – vi è un altro dato che si ritiene rassicurante: nel 67 per cento dei casi, i responsabili di condotte criminose sono stati tratti in arresto e deferiti all'autorità giudiziaria.
  Nel contesto appena delineato, risultano essenziali le sinergie informative ed operative instaurate con le diverse imprese ferroviarie. Al riguardo, si segnala che, con cadenza mensile o all'insorgere di problematicità, la polizia ferroviaria individua, congiuntamente alle predette imprese, i treni ritenuti critici sulla base dell'indice di delittuosità e dell'esposizione degli stessi a potenziale rischio di aggressioni.
  In relazione agli elementi di conoscenza così acquisiti, vengono effettuate scorte mirate sui convogli segnalati, nonché servizi negli scali ferroviari interessati dal transito dei convogli medesimi, realizzando in tal modo un efficace dispositivo di filtraggio già all'atto della partenza. Inoltre, dal 2008 è attivo il numero telefonico di emergenza 1600 per il collegamento terra-treno, che consente al personale ferroviario di mettersi in contatto diretto con la sala operativa della polizia ferroviaria più vicina per garantire un intervento immediato delle pattuglie.
  D'altra parte, nel settore svolgono un ruolo importante anche le tecnologie a disposizione. È sempre maggiore infatti il numero delle stazioni ferroviarie e dei treni dotati di dispositivi di videosorveglianza. Si tratta di una tendenza senz'altro da consolidare, trattandosi di impianti basilari, tanto come fattore deterrente quanto per l'individuazione di eventuali responsabili di atti illeciti.
  Si ritiene che il quadro delle misure e dei risultati appena illustrati testimoni l'attenzione che l'amministrazione dell'interno rivolge alla sicurezza lungo la rete ferroviaria nazionale. L'obiettivo è quello di raggiungere standard sempre più elevati, sia facendo leva sul rafforzamento della collaborazione con le imprese ferroviarie sia attraverso la riorganizzazione della Polizia ferroviaria, alla luce del mutato scenario dei traffici, la cui fisionomia – come noto – è venuta fortemente a evolversi in ragione di molteplici fattori di cambiamento, a cominciare dallo sviluppo dell'alta velocità per arrivare alla separazione della rete di traffico dai gestori di servizio e alla trasformazione delle grandi stazioni, divenute, da semplici luoghi di transito, punti di incontro e di allocazione di attività commerciali.
  Si informa infine che, allo scopo di fronteggiare, in particolare, il fenomeno dell'evasione, delle vendite abusive e dei furti a danno dei viaggiatori e dei reati a danno del personale ferroviario, Rete ferroviaria italiana ha avviato un progetto di istituzione di appositi varchi di accesso nelle principali stazioni.
  I predetti varchi, ubicati in prossimità dei binari, vengono monitorati da personale di sicurezza del gruppo ferrovie e, consentendo un maggior controllo nella zona di arrivo/partenza dei treni, contribuiscono a ridurre in maniera determinante i fenomeni illeciti in stazione ed a bordo treno.
  Considerato che circa il 90 per cento delle aggressioni si verifica a bordo in conseguenza della mancanza del titolo di viaggio, Trenitalia ha anche costituito uno specifico «pool antievasione», composto da personale debitamente formato che, muovendosi su tutto il territorio e coadiuvato all'occorrenza dalla polizia ferroviaria, offre supporto al personale di front-line sia a terra che a bordo treno, intervenendo in modo particolare sui convogli ritenuti maggiormente a rischio.
  Questa attività contribuisce in maniera significativa alla prevenzione delle aggressioni ai clienti e al personale ferroviario.
Il Viceministro dell'internoFilippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto ferroviario

impresa di trasporto

industria ferroviaria