ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09489

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 444 del 17/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: CORDA EMANUELA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/06/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 17/06/2015
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 17/06/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17/06/2015
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17/06/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 25/06/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09489
presentato da
CORDA Emanuela
testo di
Mercoledì 17 giugno 2015, seduta n. 444

   CORDA, FRUSONE e BASILIO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   il 23 luglio 2013, a Milano, è stato siglato un accordo tra Cgil-Cisl-Uil, il comune di Milano ed Expo 2015 spa per favorire l'assunzione a termine di 800 lavoratori e l'utilizzo di 18.500 volontari per garantire la forza-lavoro necessaria a Expo 2015;
   nello specifico sono 18.500 i volontari impegnati e circa 800 i lavoratori con contratti che spaziano dall'apprendistato allo stage, fino ai rapporti di lavoro a tempo determinato. A questi, si dovranno aggiungere i 325 impiegati che verranno inquadrati con un contratto di apprendistato. Gli 800 lavoratori saranno assunti con contratti in deroga rispetto alla normativa in vigore, mentre il focus del protocollo di intesa è l'individuazione di un accordo sulle forme di flessibilità destinati ai giovani. In particolare, 300 verranno assunti con contratti a tempo determinato, da pescare nelle liste di mobilità o disoccupazione; 195 saranno stagisti, retribuiti con 516 euro al mese. Infine, 18.500 giovani saranno inquadrati con contratto di volontariato, impiegati per un minimo di cinque ore durante l'arco di una giornata, per una permanenza media di due settimane;
   il volontariato è una prestazione a favore di categorie che hanno gravi necessità e bisogno di assistenza e non è il caso di Expo. L'istituto del volontariato è disciplinato dalla legge n. 266 del 1991: Essa, all'articolo 2, comma 1, fornisce una puntuale definizione di attività di volontariato; «Per attività di volontariato deve intendersi quella prestata in modo personale, spontaneo e gratuito, tramite l'organizzazione di cui il volontario fa parte, senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà». Inoltre, al secondo comma dell'articolo 2, la medesima legge del 1991 dispone che «L'attività del volontario non può essere retribuita in alcun modo nemmeno dal beneficiario»;
   ai volontari, ad avviso degli interroganti, si chiede di svolgere, nei fatti, un'attività lavorativa subordinata, part time e a termine, al di fuori di qualsivoglia disciplina contrattuale e legale. La selezione dei volontari è partita da alcune settimane: si cercano persone disposte a lavorare per due settimane, per cinque ore e mezzo al giorno, occupandosi di accoglienza, supporto e informazione per i visitatori;
   Expo 2015 è stato presentato come una grande opportunità occupazionale nella crisi, un volano per favorire la crescita economica e l'occupazione. Oggi vengono forniti i dati: 800 contratti precari, una goccia nel mare della disoccupazione giovanile, a costo ridotto e con deroga alla deroga della giungla precaria già esistente, a fronte di 18.500 prestazioni lavorative di fatto gratuite. Ci si trova di fronte ad una situazione paradossale, più che di un volano per l'economia e l'occupazione: da una parte il giovane, senza elevati titoli di studio, che va a fare l'apprendista con salario ridotto e basso costo per le imprese; e dall'altra il precario adulto, che vive di contratti a termine. I volontari come tali riceveranno solamente dei buoni pasto quotidiani, per non smentire il significato alimentare dell'evento. Difficile che tutto ciò possa creare occupazione o essere uno slancio positivo per i lavoratori;
   inoltre, lavorare all'EXPO non solo non paga, ma costa. Basta immaginare un pendolare che debba accollarsi i costi quotidiani del sistema ferroviario lombardo. O addirittura un giovane di un'altra regione che volesse fare questa esperienza a Milano. Per lavorare gratis bisogna godere di un buon reddito e non tutti ce l'hanno –:
   se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e quali iniziative intenda assumere affinché tutti coloro che presteranno attività lavorativa per l'EXPO 2015, possano essere correttamente identificati come lavoratori, con una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del loro lavoro. (4-09489)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

societa' senza fini di lucro

lavoro non remunerato

basso salario