ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09408

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 439 del 10/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: NICCHI MARISA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 10/06/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BORDO FRANCO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/06/2015
ZACCAGNINI ADRIANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/06/2015
KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/06/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 10/06/2015
Stato iter:
09/11/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/11/2015
LORENZIN BEATRICE MINISTRO - (SALUTE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 09/11/2015

CONCLUSO IL 09/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09408
presentato da
NICCHI Marisa
testo di
Mercoledì 10 giugno 2015, seduta n. 439

   NICCHI, FRANCO BORDO, ZACCAGNINI e KRONBICHLER. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   nell'ultimo numero della rivista «The Lancet Oncology» l'agenzia dell'Organizzazione mondiale della sanità, OMS, ha annunciato di aver classificato tre pesticidi nella categoria 2A, cioè «probabilmente cancerogeni», l'ultimo livello prima di «sicuramente cancerogeni»; fra le molecole prese in considerazione dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ci sono due insetticidi, il diazinon e il malathion, ma a suscitare scalpore è stato il parere dello IARC sulla terza sostanza, il glifosato;
   il glifosato è stato sintetizzato dalla Monsanto negli anni settanta, è il principio attivo del diserbante Roundup, ed è di fatto l'erbicida più usato al mondo oltre a essere quello che si ritrova più spesso nell'ambiente; è presente in più di 750 prodotti destinati all'agricoltura, silvicoltura, usi urbani e domestici;
   il suo impiego è decisamente aumentato con lo sviluppo delle colture transgeniche resistenti al glifosato;
   l'Italia, secondo un rapporto dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ISPRA, è il maggiore consumatore tra quelli dell'Europa occidentale di pesticidi per unità di superficie coltivata, con valori doppi rispetto a quelli della Francia e della Germania. Molto alto anche il numero delle sostanze di cui si trovano importanti tracce nelle acque: 175 tipologie di pesticidi nel 2012 a fronte dei 166 del 2010 e di 118 del biennio 2007-2008. Le sostanze che più spesso hanno determinato il superamento sono il glifosato e i suoi metaboliti;
   va precisato che gli studi esaminati dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, segnalano un aumento del rischio di tumore tra i giardinieri e agricoltori, non nella popolazione generale. Secondo l'Agenzia, «...gli studi caso-controllo di esposizione professionale condotti in Svezia, Stati Uniti e Canada hanno rivelato un aumento del rischio del linfoma di non Hodgkin...»;
   alcuni esperimenti sugli animali hanno mostrato che il diserbante provocava danni cromosomici, un maggiore rischio di tumore alla pelle e al tubolo renale e di adenomi delle cellule pancreatiche;
   queste problematiche e i gravi rischi sulla salute connessi, erano già stati evidenziati il 6 maggio 2015 in Commissione agricoltura della Camera, con un'interrogazione a risposta immediata (5-05514) del Gruppo «Sinistra Ecologia Libertà». In quell'occasione, il sottosegretario Giuseppe Castiglione rispondendo al suddetto atto di sindacato ispettivo, chiariva che «il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali può esprimersi unicamente in merito all'efficacia agronomica dei prodotti fitosanitari, mentre gli aspetti connessi alla tutela della salute umana rientrano tra le competenze del Ministero della Salute» –:
   se sia a conoscenza di quanto esposto in premessa, e se non si ritenga necessario e urgente — anche alla luce delle evidenti suddette criticità e del fatto che l'Organizzazione mondiale della sanità ha classificato il glifosato come probabilmente cancerogeno – assumere iniziative per vietare il medesimo glifosato sul nostro territorio nazionale, al fine di applicare il «principio di precauzione» a tutela della salute degli operatori del settore agricolo, nonché dei consumatori e dell'ambiente, e in attesa di una risposta definitiva sulla sua più che probabile cancerogenicità.
(4-09408)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 9 novembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 517
4-09408
presentata da
NICCHI Marisa

  Risposta. — In merito alla sostanza «glifosate» presente nei prodotti fitosanitari, si segnala che l'Autorità europea per la sicurezza alimentare European Food Safety Authority – Efsa) sta completando la valutazione della citata sostanza attiva e ha ricevuto uno specifico mandato, da parte della Commissione europea, per tenere conto, in questa fase, anche dei risultati ottenuti dalla valutazione effettuata dalla Agency for Research on Cancer (Iarc).
  In data 30 luglio 2015 l'Efsa ha pubblicato, nel proprio sito, la notizia che la Iarc ha reso disponibile la monografia sul «glifosate» e, pertanto, di tale documento l'Efsa terrà conto nella finalizzazione delle proprie conclusioni sulla sostanza, contenute in un documento che verrà inviato alla Commissione europea, la quale deciderà se includere o meno tale sostanza nell'elenco delle sostanze approvate a livello comunitario, così come previsto dal regolamento (CE) 1107/2009, in materia di prodotti fitosanitari.
  Peraltro, la Commissione europea, ad oggi, non ha ritenuto di adottare alcun provvedimento sulla citata sostanza attiva e, pertanto, a livello nazionale i prodotti autorizzati possono essere utilizzati secondo le indicazioni riportate in etichetta.
  In particolare, nelle etichette dei prodotti autorizzati sono riportate specifiche avvertenze per consentirne un uso corretto da parte degli utilizzatori: compete alle autorità locali vigilare sul rispetto di tali prescrizioni.
  Da ultimo, si ricorda che, a livello comunitario, è stato fatto ricorso alla predisposizione del regolamento (CE) 1107/2009 proprio al fine di garantire una valutazione armonizzata dei prodotti fitosanitari, che tiene in debito conto aspetti di tutela della salute dell'uomo, dell'ambiente e dell'esposizione dei lavoratori.
  L'adozione di misure nazionali e/o locali, in aperto contrasto con la normativa comunitaria, potrebbe quindi determinare un pesante contenzioso.

La Ministra della saluteBeatrice Lorenzin.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rischio sanitario

ricerca medica

politica sanitaria