ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09380

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 437 del 08/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: PARENTELA PAOLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/06/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 08/06/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09380
presentato da
PARENTELA Paolo
testo di
Lunedì 8 giugno 2015, seduta n. 437

   PARENTELA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   nel comune di Galatro nella Piana di Gioia Tauro provincia di Reggio Calabria è stata costruita la diga più alta d'Europa (104 metri) con una superficie di lago di oltre un chilometro quadrato ed una capacità di portata di 26,5 milioni di metri cubi d'acqua;
   il progetto di massima venne concepito essenzialmente per poter derivare l'acqua a scopo irriguo durante la stagione estiva, invasando i serbatoi durante il periodo invernale;
   quella della diga del Metramo è una storia infinita: il suo costo è lievitato attraverso sette perizie di varianti e 112 stati di avanzamento lavori passando dagli iniziali 15 miliardi di lire ai 39 all'approvazione del progetto nel lontano 1978 (esecutivo approvato nel 1981). Alla fine il costo è salito a 420 miliardi di vecchie lire a cui andranno ad aggiungersi altri 71 miliardi per la canalizzazione, solo in parte disponibili. I lavori, avviati nel 1981, furono solo in parte completati nel 1994 e l'opera venne collaudata venti anni dopo (4 aprile 2013) dopo dal Servizio nazionale dighe;
   non sono mai state realizzate le opere finalizzate al sistema di canalizzazione e distribuzione a valle, fondamentali per il trasporto dell'acqua e quindi per consentire «l'uso agricolo, potabile, industriale» nella piana di Rosarno-Gioia Tauro oltre a non essere mai stata ultimata la galleria di derivazione dell'acqua verso i piani di Ghilina a completamento dello schema idrico;
   il sindaco di Galatro Carmelo Panetta, nella lettera di convocazione della riunione operativa tenutasi il 12 marzo scorso con il consorzio di bonifica, la regione Calabria ed il prefetto ha affermato: «... visto lo stato di piena dell'invaso e quantunque i diversi Enti, a ciò preposti, hanno confermato la volontà di procedere al suo collaudo, ancora oggi non vi è documentazione in proposito, tale da rassicurare circa la sicurezza dell'opera... e dato atto che non vi sono sistemi di sorveglianza (e se esistono, il comune di Galatro non ne è a conoscenza) atti a segnalare eventuali deficienze della struttura... per questo ha indetto la riunione operativa onde discutere e dare concreta attuazione agli adempimenti normativi in merito»;
   in una precedente occasione, proprio nell'aula del consiglio comunale, il sindaco Panetta ha affermato che: «più volte ha scritto agli Enti preposti per smuovere le acque, quando l'acqua ha raggiunto il massimo livello, ma non sono mai venuto a capo di nulla, nonostante la denuncia che in una eventuale emergenza, l'amministrazione non è in grado di allestire un eventuale piano di evacuazione e gli argini non sono in grado di reggere a una eventuale emergenza... Qualcuno deve farsi carico del problema, perché il problema esiste e, considerato che la diga così come è adesso non serve a nessuno e gestirla in questi termini rappresenta solo un pericolo che non ci porta nessuna utilità... il nostro progetto è riuscire a far mettere d'accordo i vari soggetti interessati per un progetto di sviluppo per la diga... bisogna trovare un progetto per usare la diga... Renderla sicura e utile... altrimenti svuotiamola !»;
   non è mai stata fatta chiarezza sulle voci che circolano su presunti carichi di rifiuti tossici e radioattivi che si troverebbero seppelliti nei muraglioni della diga sulla Castagnara oggetto di due articoli de il Quotidiano dell'agosto 2009;
   la diga del Metramo è l'esempio più emblematico delle 12 dighe progettate in Calabria e rimaste incompiute, simbolo di cattiva programmazione, illegalità e spreco di denaro pubblico;
   il Regno Unito in meno di un decennio ha ultimato il tunnel nella Manica, l'Italia in 30 anni non è riuscita a completare una diga locale;
   in Calabria, l'unico settore, oltre a quello turistico, che può determinare occupazione e reddito è certamente quello agricolo, unitamente all'industria di trasformazione dei prodotti stessi. Non vi è dubbio quindi che quest'opera, che consentirà l'utilizzazione di tanti milioni di metri cubi d'acqua, rendendo irrigue vaste zone di territorio, rappresenti uno dei punti basilari del processo di evoluzione di una regione che versa in uno stato di grave emergenza occupazionale e sociale –:
   se, una volta effettuate opportune analisi di campione dei fondali dell'invaso per verificare eventuali tracce di radiogeni, non ritenga opportuno, in caso di esito negativo, intervenire affinché, tra le grandi incompiute possa trovare una corsia di emergenza la diga sul Metramo di cui la collettività, l'economia agricola, l'indotto, non possono più prescindere, complice la precarietà dell'assetto idrogeologico;
   se non ravvisi l'urgenza di verificare eventuali deficenze della struttura non essendo, l'amministrazione comunale, in grado, allo stato attuale, di far fronte ad un'eventuale emergenza con un piano di evacuazione dei cittadini che vivono nei pressi della diga. (4-09380)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica occupazionale

idrogeologia

spesa pubblica