ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09374

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 437 del 08/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: MANNINO CLAUDIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/06/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 08/06/2015
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 08/06/2015
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 08/06/2015
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 08/06/2015
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 08/06/2015
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 08/06/2015
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 08/06/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 08/06/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 21/01/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09374
presentato da
MANNINO Claudia
testo di
Lunedì 8 giugno 2015, seduta n. 437

   MANNINO, BUSTO, DAGA, DE ROSA, MICILLO, TERZONI, ZOLEZZI e VIGNAROLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   la legge 14 gennaio 2013, n. 10 recante Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani, attribuisce al Comitato per lo sviluppo del verde pubblico – istituito presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare – il compito di predisporre e trasmettere alle Camere, entro il 30 maggio di ogni anno, una relazione contenente «i risultati del monitoraggio e la prospettazione degli interventi necessari a garantire la piena attuazione della normativa di settore»;
   l'articolo 4 della medesima legge 10 del 2013 prevede che il Comitato per lo sviluppo del verde pubblico presenti, in allegato alla relazione richiamata nel punto precedente, un rapporto annuale sull'applicazione nei comuni italiani delle disposizioni di cui al decreto del Ministro dei Lavori Pubblici 2 aprile 1968, n. 1444, relative agli strumenti urbanistici generali e attuativi, e in particolare ai nuovi piani particolareggiati o lottizzazioni convenzionate, ai nuovi regolamenti edilizi con annesso programma di fabbricazione e relative lottizzazioni convenzionate e alle revisioni degli strumenti urbanistici;
   in base allo stesso articolo 4 comma 2 è, altresì, previsto che «I comuni che risultino inadempienti rispetto alle norme di cui al decreto ministeriale 2 aprile 1968, n. 1444 e, in particolare, sulle quantità minime di spazi pubblici riservati alle attività collettive, a verde pubblico o a parcheggi da osservare in rapporto agli insediamenti residenziali e produttivi, approvano le necessarie varianti urbanistiche per il verde e i servizi entro il 31 dicembre di ogni anno»;
   la relazione annuale 2013, presentata alle Camere dal comitato per il Verde Pubblico il 30 maggio 2014, non conteneva, in allegato, il previsto rapporto annuale sull'applicazione del decreto ministeriale 1444/1968;
   la relazione annuale 2014 presentata il 30 maggio 2015, da conto, al capitolo 7, del supporto assicurato dall'ISPRA al Comitato per il verde pubblico, che si sostanzia nello svolgimento di attività di monitoraggio (con un'analisi quanti-qualitativa del verde pubblico nei principali comuni italiani), di attività di studio e di ricerca (riferiti a progetti internazionali e attività dell'agenzia riferite ad aspetti specifici) e di comunicazione e divulgazione scientifica;
   all'interno del citato capitolo 7 sono descritte le cosiddette «Attività di monitoraggio del verde pubblico e dei sistemi naturali in ambito urbano e periurbano (articolo 3 comma 2, d), e); articolo 4 comma 1)» e; per l'esattezza sono riportati, sinteticamente, i dati contenuti nell'edizione 2014 del X Rapporto dell'ISPRA dedicato alla «Qualità dell'ambiente urbano» che, come è noto, ha come oggetto 73 città italiane;
   in questa sezione del capitolo 7 si evidenziano alcuni dati del citato Rapporto dell'ISPRA – giudicati significativi dagli estensori della Relazione – riguardanti la disponibilità del verde procapite (metri quadri per abitante), la percentuale di verde pubblico calcolato rispetto alla superficie comunale e la diffusione dei censimenti e dei regolamenti del verde, alla luce dei quali si formulano delle considerazioni di carattere generale, anche un po’ generiche, sull'azione delle amministrazioni riferita alla gestione e all'incremento del verde pubblico e sulle imprecisate difficoltà che le stesse amministrazioni incontrano;
   nella stessa sezione del capitolo 7 della relazione, a pagina 105, si da poi conto o meglio si segnalano «numerose esperienze virtuose in corso d'opera – come per esempio quelle descritte nei contributi raccolti in Reticula (vedi Allegati) – che sfuggono alla rilevazione statistica, ma che cionondimeno rappresentano l'inizio di un cambio di rotta e l'avvio di una pianificazione più attenta al sistema del verde urbano e periurbano», rispetto alle quali si segnala che «una corretta pianificazione del verde alla scala locale non può non partire dal superamento del mero approccio al verde di stampo urbanistico e di standard territoriale, per arrivare al definire il verde nei termini di infrastruttura verde»;
   a quest'ultimo riguardo, all'interno della stessa sezione del capitolo 7, vengono segnalate iniziative ed azioni amministrative in corso (l'Inventario nazionale delle foreste urbane e periurbane avviato sempre dall'ISPRA, la rete Natura 2000 di cui alla Direttiva Habitat e le esperienze di forestazione urbana nei Piani d'Azione per l'energia sostenibile), che dimostrano secondo gli interroganti come il comitato prediliga un approccio alle problematiche connesse al verde pubblico, alternativo o che comunque sembra prescindere del tutto dall'applicazione del richiamato decreto ministeriale 1444 del 1968, al quale, però la legge istitutiva dello stesso Comitato fa espresso riferimento, anche e soprattutto per quel che concerne la redazione della Relazione annuale;
   nel successivo capitolo 8 rubricato «Indagini concordate con ISTAT per monitorare il livello di attuazione della Legge 10/2013 nei comuni capoluogo di provincia», si da conto dei risultati della somministrazione, ai comuni capoluogo di provincia, del cosiddetto modulo «Verde urbano» nell'ambito dell'indagine «Dati ambientali nelle città» – che l'Istat utilizza dal 2000 – finalizzata alla raccolta di dati e produzione di informazione statistica sulle principali dimensioni della qualità dell'ambiente nelle città, tra le quali è compreso il verde urbano;
   nel capitolo 8, si elencano i quesiti che sono stati inseriti nel questionario relativo al verde urbano per il rilevamento riferito al 2015 – riferiti all'applicazione di alcune disposizioni della legge 10 del 2013 – e che riguardano le modalità di esecuzione e le caratteristiche del censimento del verde urbano, l'applicazione delle disposizioni relative all'obbligo di porre a dimora un albero per ogni neonato, la redazione del bilancio arboreo e infine la promozione di iniziative locali per lo sviluppo degli spazi verdi urbani;
   all'interno del capitolo 8, si da conto delle modifiche apportate al modulo dell'indagine Istat «Dati ambientali nelle città» che consentono di sapere, per quanto riguarda i 116 comuni capoluogo di provincia, le superfici classificabili come verde urbano, quelle che sono ricomprese all'interno del perimetro delle aree protette e quelle destinate all'uso agricolo, con l'avvertenza, riportata in nota, che sono dati che non si possono sommare visto che in alcuni casi si hanno delle parziali sovrapposizioni;
   nello stesso capitolo, si precisa che lo stesso questionario del verde urbano contiene una sezione dedicata agli strumenti di pianificazione e governo, con alcuni quesiti destinati a raccogliere dati sull'approvazione del Piano del Verde urbano, sulla redazione di Regolamenti del verde (limitati al solo verde pubblico o verde privato e relativi ad entrambe le componenti), e infine sulla presenza sul territorio comunale di reti ecologiche e di alberi monumentali (dichiarati di notevole interesse pubblico ai sensi del Codice dei beni culturali – decreto legislativo n. 42 del 2004);
   lo stesso questionario del verde urbano contiene, anche, una sezione dedicata alla raccolta di dati sui siti della Rete Natura 2000, sulle aree naturali protette e i parchi agricoli (presenza ed estensione), e infine una sezione dedicata al verde urbano a gestione pubblica, finalizzata alla raccolta di dati sull'estensione e numerosità di alcune tipologie del verde urbano, tra i quali non sono compresi riferimenti univoci alla classificazione urbanistica, al regime patrimoniale e/o all'effettiva fruibilità delle stesse aree verdi, e dunque, elementi utili a verificare l'applicazione del più volte citato decreto ministeriale 1444/1968;
   negli allegati, sono riportati, in modo più dettagliato, le informazioni e i dati descritti e valutati all'interno dei capitolo 7 ed 8 della relazione;
   a causa della copertura del campione, della natura e del livello di aggregazione dei dati forniti (la disponibilità pro capite di verde riferita all'intero territorio comunale, per esempio, non dice praticamente nulla dell'effettiva possibilità di goderne da parte dei cittadini, anche in considerazione del fatto che il campione esaminato riguarda grandi città, e di dimensioni significativamente diverse), dell'indeterminatezza delle informazioni sulla disponibilità delle aree verdi rilevate, e dell'assenza totale di riferimenti alla classificazione urbanistica delle medesime aree secondo gli interroganti, la Relazione non contiene – neanche in modo molto approssimativo – gli elementi necessari per la verifica dell'applicazione nei comuni italiani delle disposizioni di cui al decreto del Ministro dei Lavori Pubblici 2 aprile 1968, n. 1444, come richiesto dal citato articolo 4 comma della legge 10 del 2013 –:
   se, in che modo – e in tempo utile per la predisposizione della prossima relazione annuale – intenda mettere il Comitato per lo sviluppo del verde pubblico in condizione di non dover riutilizzare/rielaborare i dati del Rapporto annuale dell'ISPRA sulla qualità dell'ambiente urbano, ma di poter acquisire e utilizzare le informazioni relative all'applicazione del decreto ministeriale 1444/1968, da parte dei comuni italiani e, dunque, di poter predisporre allegare alla relazione il rapporto annuale, conformemente a quanto richiesto dall'articolo 4, comma 1, della legge n. 10 del 2013;
   se e in che modo – sulla base dei dati non sufficientemente circostanziati contenuti nel rapporto annuale presentato il 30 maggio 2015 – ritenga che quanto previsto dall'articolo 4, comma 2, della legge n. 10 del 2013 possa comunque trovare applicazione e che sia, dunque, assicurata l'approvazione delle varianti urbanistiche, da parte dei comuni inadempienti rispetto alle norme di cui al decreto ministeriale 1444/1968, tra i quali vanno annoverati anche quelli che non ottemperano all'obbligo di ripianificare le aree con destinazione pubblica dopo che, come è accaduto a Roma ormai due anni fa, è scaduto il termine quinquennale di efficacia dei vincoli preordinati all'espropriazione;
   se e in che modo – al fine di poter disporre di un elenco dei comuni che si trovano nelle condizioni descritte dall'articolo 4 comma 2 – intenda acquisire le necessarie informazioni sul regime urbanistico delle aree verdi presenti all'interno dei singoli territori comunali, e dunque anche sull'efficacia dei vincoli espropriativi apposti in sede di pianificazione generale e/o attuativa che – come è stato ricordato in precedenza, è accaduto a Roma – dopo cinque anni decadono, con la conseguenza che l'acquisizione e la funzionalizzazione delle stesse aree, a beneficio delle comunità locali, possa avvenire soltanto attraverso appositi provvedimenti volti alla reiterazione dei vincoli e alla corresponsione ai proprietari delle aree in questione di una apposita indennità, ai sensi dell'articolo 39 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327 del 2001. (4-09374)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

spazio verde

zona protetta

relazione