ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09367

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 436 del 05/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 05/06/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 05/06/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 05/06/2015
Stato iter:
06/07/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/07/2015
BUBBICO FILIPPO VICE MINISTRO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/07/2015

CONCLUSO IL 06/07/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09367
presentato da
CIRIELLI Edmondo
testo di
Venerdì 5 giugno 2015, seduta n. 436

   CIRIELLI e RAMPELLI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto si apprende dagli organi di stampa, dopo il deleterio piano di chiusura di ben 267 presidi della polizia di Stato, il Governo si appresterebbe a intervenire sui commissariati di Roma;
   tale operazione, lungi dal rappresentare un'operazione di «razionalizzazione», si tradurrebbe in un'ulteriore «sforbiciata» al dispositivo della sicurezza, che arriva proprio mentre la procura di Palermo lancia l'allarme su un milione di migranti in attesa di sbarcare sulle coste italiane;
   l'asimmetrica e paradossale spending review del Governo è ormai un «déjà vu» periodico e, sventato il tentativo di «disattivare» 267 commissariati in tutta la penisola, adesso si «torna all'attacco» con nuove proposte non meno devastanti per la sicurezza dei cittadini;
   in particolare, durante una riunione informale che si sarebbe svolta il 21 aprile 2015 nella questura della Capitale sarebbe stato comunicato un programma di risparmi che prevede la chiusura di ben dieci commissariati romani;
   complessivamente, nella città eterna sono attivi 39 commissariati all'interno dell'anello del raccordo e dieci al di fuori del grande raccordo anulare e, mentre alcune chiusure sarebbero state già decise, in altri casi, si prevedono accorpamenti fra i vari presidi: il commissariato di Porta Pia dovrebbe chiudere i battenti, mentre quelli di San Lorenzo e Sant'Ippolito potrebbero essere accorpati, così come i commissariati di Tor Pignattara e Porta Maggiore, quelli di Appio nuovo e San Giovanni, Villa Glori e piazza Vescovio, Monte Mario e Prati; tra Trastevere, Monteverde e San Paolo potrebbe restare aperto un solo presidio;
   lo stesso segretario generale del Sindacato autonomo di polizia (Sap), Gianni Tonelli, denuncia: «Dopo il piano per la soppressione di 267 presidi, il Governo passa al secondo step. Adesso vuole procedere con singole chiusure per far passare la cosa in sordina»;
   i commissariati sono stati trasformati in poli, ovvero strutture aperte 24 ore su 24 e, ad esempio, il presidio di Casilino Nuovo, durante le ore serali e notturne assume competenza territoriale anche sui commissariati di Romanina, Prenestino e Tuscolano che, come ricorda il segretario provinciale del Sap di Roma, Fabio Conestà, rappresentano «un contesto territoriale complesso e difficile che comprende Tor Bella Monaca, Riserva Nuova, Torre Angela, Borghesiana, Finocchio e Ponte di Nona, a fronte del quale il polo dispone solo di cento poliziotti quando ne servirebbero almeno 150»;
   una «sforbiciata» che, se confermata, andrebbe ad aggiungersi al taglio dell'organico negli uffici della Capitale, perché, secondo i sindacati di polizia, nel mirino del Governo potrebbe esserci nell'immediato futuro, così come negli ultimi anni, anche l'organico della polizia di Stato che, beffa ancora più grande, è già deficitario;
   sempre secondo i sindacati, infatti, mancano attualmente mille uomini nella Capitale e ben 18.000 in tutto il Paese e, considerando tutte le forze dell'ordine (carabinieri, penitenziaria, forestale e altri), si arriva a 42.000 in meno di quanti sarebbero necessari per fornire un servizio decente, non adeguato, alla cittadinanza;
   dal 2005, poi, sarebbero stati tagliati 23.000 ufficiali di polizia giudiziaria, suddivisi in 14.000 ispettori e 9.000 sovrintendenti, ma, come se ciò non bastasse, l'efficienza della polizia è seriamente messa in discussione anche dall'assenza di turn over: l'età media dei poliziotti è di circa 47 anni e il 60-65 per cento degli uomini supera i 50;
   nella Capitale si sta creando una situazione paradossale, per cui, a fronte delle continue richieste di tagli, il Viminale chiede alle forze dell'ordine della Capitale impegni straordinari: dei circa 3800 uomini che vigileranno sull'Expo, una parte proviene dai presidi di Roma;
   invece di colmare i buchi che si creano nella sicurezza del nostro Paese, particolarmente evidenti di fronte all'emergenza sbarchi, si pensa solo a «tagliare» e il risultato è già sotto gli occhi di tutti: oggi, ad avviso degli interroganti, non si è in grado di garantire la sicurezza dei cittadini –:
   se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, considerata la gravità degli stessi, quali urgenti iniziative intenda adottare per scongiurare il rischio della chiusura dei commissariati di polizia e degli organici delle forze dell'ordine nella Capitale, che va nella direzione opposta a quella di garantire la sicurezza dei cittadini. (4-09367)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 6 luglio 2015
nell'allegato B della seduta n. 455
4-09367
presentata da
CIRIELLI Edmondo

  Risposta. — Con l'interrogazione in esame l'interrogante prendendo spunto da notizie riportate da organi di stampa e da segnalazioni dei sindacati della polizia di Stato, sollecita l'adozione di interventi idonei a scongiurare la chiusura o l'accorpamento di alcuni commissariati di pubblica sicurezza di Roma, che sarebbero stati discussi nel corso di una riunione informale tenutasi nei giorni scorsi presso la questura capitolina.
  Al riguardo, premetto che già da tempo sono allo studio ipotesi di fattibilità volte a rivedere la mappa dei presidi di polizia nella Capitale.
  L'esigenza cui si vuole corrispondere è quella di realizzare una dislocazione delle Forze di polizia che tenga conto delle direttrici lungo le quali la città si è sviluppata in questi ultimi anni, in modo da realizzare un'azione di controllo del territorio ancora più efficace e capillare.
  Si tratta di uno sforzo che mira a razionalizzare ed ottimizzare l'impiego delle risorse disponibili, evitando ridondanze disfunzionali.
  L'iniziativa del questore di Roma cui si fa cenno nell'interrogazione si è inserita lungo questa linea d'azione e mira ad esplorare, in maniera ancora embrionale, le soluzioni astrattamente praticabili per rimodulare la rete dei presidi di polizia sul territorio di Roma e provincia.
  Si tratta di un'attività che si muove in parallelo ad iniziative pure all'esame dei comandi provinciali dell'Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza.
  Naturalmente, trattandosi di attività di studio, non si è pervenuti ancora a mettere a punto proposte definitive da sottoporre all'attenzione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica e, successivamente, al vaglio del dipartimento della pubblica sicurezza.
  Pertanto, da questo punto di vista le preoccupazioni espresse dall'interrogante appaiono quantomeno premature.
  Per quanto riguarda l'altro aspetto evidenziato nell'interrogazione, e cioè l'aggregazione temporanea a Milano di personale della questura di Roma per le esigenze di sicurezza di Expo, preciso che al momento il trasferimento ha interessato solo sei unità, di cui quattro per il periodo dal 22 maggio al 31 ottobre e due per il periodo dal 25 maggio al 31 luglio. Ad esse si aggiunge un'ulteriore unità della direzione centrale anticrimine della polizia di Stato.
  È fuori dubbio che l'esiguità del numero di operatori coinvolti non incide in alcun modo sull'efficacia e sulla funzionalità dei servizi di polizia nella città di Roma.
  Relativamente alle dotazioni organiche della polizia di Stato presso gli uffici di Roma, si rileva, effettivamente, una significativa carenza di personale dei ruoli operativi.
  Peraltro, nell'ambito della movimentazione di personale del ruolo degli agenti ed assistenti avvenuto nel mese di settembre 2014, sono state assegnate 40 unità in favore della questura di Roma.
  Si rappresenta, comunque, che tale carenza viene parzialmente compensata anche dalla presenza di 332 appartenenti ai ruoli tecnici della polizia di Stato che, addetti ai corrispondenti settori, contribuiscono, alla funzionalità degli uffici ove prestano servizio.
  Concorrono, inoltre, nell'attività di prevenzione generale del territorio comunale di Roma anche 5.440 carabinieri e 3.445 appartenenti alla Guardia di finanza.
Il Viceministro dell'internoFilippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza pubblica

societa' di servizi

prestazione di servizi