ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09283

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 432 del 21/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: PRATAVIERA EMANUELE
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 21/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRAGANTINI MATTEO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 21/05/2015
CAON ROBERTO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 21/05/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 21/05/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09283
presentato da
PRATAVIERA Emanuele
testo di
Giovedì 21 maggio 2015, seduta n. 432

   PRATAVIERA, MATTEO BRAGANTINI e CAON. — Al Ministro dell'interno, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   è iniziato nei giorni scorsi uno sciopero dei lavoratori della Fincantieri di Porto Marghera finalizzato ad ottenere il rinnovo del contratto aziendale e a respingere la proposta dell'azienda di tagli allo stipendio;
   ma a far discutere non è tanto la manifestazione che si è svolta, quanto la nota diffusa dall'azienda stessa che attacca sia i sindacati che le forze dell'ordine;
   in particolare la direzione di Fincantieri accusa la questura di «tutelare il picchettaggio, cioè l'atto vietato dalla legge di impedire ai lavoratori di varcare la soglia del luogo di lavoro e di non aver fatto nulla, nonostante le reiterate richieste di garantire, attraverso la presenza delle forze dell'ordine l'esercizio del diritto al lavoro per tante persone che non volevano scioperare»;
   l'azienda continua con la minaccia di voler consegnare alla magistratura le richieste di intervento preventivamente inoltrate alla Digos perché si verifichi l'eventuale sussistenza di condotte omissive da parte delle forze dell'ordine le quali, vengono descritte come «tutori del disordine»;
   parole pesanti cui è immediatamente seguita una nota del questore il quale chiarisce, sin dalle prime righe, che le forze dell'ordine non parteggiano per nessuno ma erano presenti sul luogo della manifestazione: «rispettando la legge e garantendo quanto previsto dalla Costituzione. E il diritto allo sciopero è garantito dalla Costituzione». Il capo della questura prosegue sottolineando come: «In questo momento dobbiamo essere molto attenti a non inasprire gli animi in quanto è in corso una trattativa molto difficile e noi dobbiamo, solo, garantire che non si verifichino episodi violenti e illegali (...) senza schierarsi con nessuno»;
   nel comunicato stampa diffuso lo scorso venerdì dal sindacato UGL della polizia di stato si legge testualmente: «Nessuna smentita o chiarimento è arrivato da chi ha accusato, in maniera ingiustificata, le forze dell'ordine di essere "tutori del disordine" e quindi, a questo punto, ci sentiamo in dovere di intervenire per difendere i nostri colleghi e il loro operato. Non si era mai vista a Venezia una cosa simile, leggere accuse pubbliche contro il lavoro della polizia siamo abituati, ma quando queste accuse pesanti provengono da vertici di un'azienda controllata a maggioranza statale, la cosa assume un altro aspetto. Stiamo assistendo ad una "guerra" all'interno dello stato, una cosa che riteniamo di una gravità unica. Anche in questa occasione le forze dell'ordine, l'anello più debole e maggiormente esposto ai problemi della piazza, vengono attaccate e criticate» –:
   di quali informazioni, rispetto ai fatti esposti in premessa, siano a conoscenza i Ministri interrogati;
   quali iniziative, per le parti di competenza, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e il Ministro dello sviluppo economico, ritengano opportuno adottare al fine di addivenire ad una soluzione positiva della vicenda inerente (il rinnovo del contratto aziendale che prevede tagli significativi dello stipendio avanzati nella bozza da Fincantieri;
   quali iniziative urgenti abbia intenzione di adottare il Ministro dell'interno al fine, innanzitutto di verificare quali accuse concrete vengono mosse da Fincantieri agli agenti presenti a Porto Marghera, e quali strumenti intende porre in essere per tutelare il lavoro e la dignità lavorativa delle forze dell'ordine impegnate, ogni giorno, a far tutelare la legge e far rispettare la Costituzione e che, spesso, troppo spesso, si trovano ingiustamente accusate solo perché indossano una divisa ed incarnano lo Stato nel territorio. (4-09283)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

costruzioni navali

diritto del lavoro

accusa