ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09266

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 431 del 20/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: BUSIN FILIPPO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 20/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 20/05/2015
PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 20/05/2015
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 20/05/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20/05/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 03/08/2016
Stato iter:
03/08/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/08/2016
DELRIO GRAZIANO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 03/08/2016

RISPOSTA PUBBLICATA IL 03/08/2016

CONCLUSO IL 03/08/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09266
presentato da
BUSIN Filippo
testo di
Mercoledì 20 maggio 2015, seduta n. 431

   BUSIN, BORGHESI, GIANLUCA PINI e CAPARINI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che:
   il 13 maggio 2015 in sede di svolgimento di interrogazioni a risposta immediata nell'aula della Camera dei Deputati, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha risposto all'interrogazione n. 3-01492 concernente il completamento verso nord dell'Autostrada A31 Valdastico;
   come è noto, l'autostrada Valdastico A31 nord è un completamento autostradale (di circa 39 chilometri, da aggiungere ai circa 90 chilometri già esistenti) di cui il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha disposto la realizzazione tramite assegnazione della concessione ad autostrada Brescia Verona Vicenza Padova spa;
   il Governo, inoltre, l'ha inserito nell'8o Allegato Infrastrutture – programma delle infrastrutture strategiche del 2010 ed in successivi aggiornamenti, l'ha confermato nell'Intesa Generale quadro di cui alla legge obiettivo sottoscritta nel 2011 con la regione del Veneto e ne ha chiesto ed ottenuto l'inserimento nelle reti di trasporto europee TEN-T nel 2013 assumendo, in tal modo, l'impegno a realizzare l'opera anche nei confronti della Unione Europea;
   la provincia autonoma, per parte sua, afferma che sia carente l'intesa prevista dalla legge obiettivo (e dallo Statuto di autonomia trentina) per la parte di tracciato ricadente nella provincia autonoma stessa;
   si tratta, nella sua interezza, di un'opera pubblica del valore di circa 2 miliardi di euro, interamente finanziati e senza onere alcuno a carico dello Stato, importante per migliorare i collegamenti dell'Adriatico e del nord-est con l'Europa e che darà al Veneto un contributo decisivo per superare la crisi economica;
   a conferma dell'utilità dell'opera è significativo segnalare che, nella fase preparatoria del cosiddetto decreto Sblocca Italia e in risposta a specifica sollecitazione del Presidente del Consiglio dei ministri, ben 55 sindaci del Veneto hanno sottoscritto un documento comune con il quale veniva segnalata la necessità e l'urgenza di completare l'autostrada e, si ritiene anche in esito a tale forte segnale del territorio, fino all'emanazione del decreto il completamento autostradale era indicato tra le opere da sbloccare e tuttora compare nelle elencazioni e nelle mappe disponibili sul web;
   il progetto preliminare dell'Autostrada Valdastico A31 nord è già stato approvato nel febbraio 2012 dall'Ente concedente – ora coincidente con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – e ha ottenuto la positiva valutazione d'impatto ambientale da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministero per i beni e le attività culturali;
   nell'ambito della procedura approvativa, però, la provincia autonoma di Trento ha negato l'intesa urbanistica sulla localizzazione dell'opera;
   il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nel gennaio 2013 ha così dato avvio agli adempimenti di legge previsti per superare il dissenso della provincia autonoma chiamando il Consiglio superiore dei lavori pubblici ad esprimersi sulla questione, ma nell'ambito di tale istruttoria non è stato possibile superare il dissenso mentre si è preso atto della possibilità di articolare l'opera in due segmenti;
   il 1o lotto funzionale – di circa 19 chilometri, interamente in territorio Veneto – ha così ottenuto la conclusiva approvazione da parte del CIPE nel marzo 2013;
   non si è invece ancora conclusa la procedura approvativa del 2o lotto di completamento di circa 20 chilometri, di cui 15 chilometri in territorio trentino, relativamente al quale nella seduta del 10 novembre 2014, il CIPE «ha assunto motivate determinazioni in ordine all'esigenza di superare il dissenso manifestato dalla provincia autonoma di Trento sulla localizzazione dell'autostrada A31 Valdastico Nord, 2o lotto di completamento – da Valle dell'Astico alla A22 (Besenello) – e di proseguire nello svolgimento dell'apposita procedura prevista dall'articolo 165, comma 6, lettera a), del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (codice dei contratti pubblici)»;
   risulta che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti abbia adempiuto, nel corso degli anni, ad ogni possibile tentativo di raggiungimento della più ampia intesa richiesta dalla legge obiettivo e dallo statuto di autonomia trentina, avendo attuato numerosi e reiterati tentativi di dialogo con la provincia autonoma di Trento nel rispetto del principio di leale collaborazione tra amministrazioni pubbliche, riscontrando invece da parte della provincia autonoma un comportamento ostruzionistico che di fatto ha finora concretizzato un improprio diritto di veto;
   risultano pertanto sussistere i presupposti, come supportato da plurime sentenze della Corte costituzionale (che ha più volte sottolineato come il principio di leale collaborazione, che giustifica la ricerca dell'intesa tra lo Stato e le regioni, non possa mai trasformarsi nell'indebito riconoscimento a queste ultime di un indefinito e insuperabile potere di veto), da pareri di autorevoli giuristi (i quali hanno messo in luce come il mancato raggiungimento dell'intesa con la regione o con la provincia autonoma non possa impedire sine die l'assunzione di una decisione finale da parte dello Stato, soggetto portatore e garante delle esigenze unitarie e dell'interesse pubblico generale), e nel pieno rispetto del dettato costituzionale, affinché lo Stato dia corso ad un atto unilaterale finalizzato a superare anche tale seconda Intesa in ragione delle esigenze unitarie nazionali ed europee – di cui è portatore e garante;
   atteso anche il significativo beneficio che deriverà dalla realizzazione dell'opera al nord-est e alla fascia adriatica, la società concessionaria, considerato che alle determinazioni del CIPE del 10 novembre 2014 non hanno fatto seguito gli adempimenti previsti dalla legge (parere della Commissione parlamentare per gli affari regionali, deliberazione del Consiglio dei ministri decreto del Presidente della Repubblica), ha presentato ricorso al TAR contro il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e il Presidente del Consiglio dei ministri per l'adozione degli atti di rispettiva competenza. Dalla mancata assunzione della decisione finale potrebbero dunque derivare ulteriori danni alle finanze pubbliche, scaturenti dalle eventuali condanne risarcitorie;
   la risposta fornita dal nuovo Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio il giorno 13 maggio 2015 alla richiamata interrogazione ha destato stupore e sconcerto in quanto il Ministro ha fatto esclusivo riferimento alle presunte prerogative del Trentino ignorando quelle del Veneto e, soprattutto, quelle nazionali di cui invece dovrebbe essere prioritariamente garante;
   il Ministro, inoltre, richiamando la presunta esigenza delle intese con la provincia autonoma, come detto oramai sicuramente contestabile con una più attenta lettura della norma, in tre minuti ha sconfessato anni di operato del suo Ministero oltre ad una volontà già chiaramente espressa dal CIPE, e quindi dal Governo, nel novembre 2014;
   il Ministro ha ignorato e secondo gli interroganti avvilito il comportamento più virtuoso del Veneto, il quale, in risposta all'istanza proveniente dallo Stato, ha da tempo messo a disposizione il proprio territorio per la realizzazione dell'infrastruttura;
   il Ministro, infine, non ha assunto alcun impegno per risolvere una questione grave e annosa, da cui (stante la mancata definizione di soli 15 chilometri di un tracciato complessivo di 129 chilometri) deriva un'opera incompiuta e un gravissimo sperpero di denaro (in ragione degli ingentissimi investimenti sostenuti per la costruzione dei 90 chilometri già esistenti) di proporzioni non inferiori alla tristemente nota Salerno-Reggio Calabria –:
   se intenda dare corso alle determinazioni già assunte dal CIPE nel novembre 2014;
   se la posizione del Governo sul completamento dell'opera è quella espressa dal CIPE, come riportata sul sito istituzionale del Comitato, oppure quella espressa dal neo Ministro Delrio;
   se intenda dare attuazione alla Costituzione che prevede uguale dignità e diritti per tutti i cittadini nello Stato italiano, siano essi trentini o veneti;
   se intenda assecondare il distorto utilizzo delle prerogative dell'autonomia trentina al punto di farne derivare un diritto di veto insuperabile e un potere assoluto di una minoranza nei confronti dello Stato, riconoscendo così che il Governo è di fatto ostaggio della provincia autonoma di Trento;
   se intenda così scongiurare il concretizzarsi di un'opera incompiuta, onorare l'impegno assunto in sede europea e dare la risposta attesa dal corridoio adriatico e dal nord-est. (4-09266)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 agosto 2016
nell'allegato B della seduta n. 667
4-09266
presentata da
BUSIN Filippo

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, cui si risponde per delega della Presidenza del Consiglio dei ministri, concernente la realizzazione della Valdastico nord, si forniscono e seguenti elementi di risposta.
  A seguito della delibera Cipe n. 55 del 6 agosto 2015 è stata avviata la procedura per l'intesa prevista dall'articolo 19 della norma di attuazione dello statuto di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 381 del 1974 e dall'articolo 1, comma 1, della legge n. 443 del 2001, mediante la costituzione di un comitato paritetico tra Stato-Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, regione del Veneto e provincia autonoma di Trento che entro 45 giorni avrebbe provveduto a verificare la sussistenza di tutte le condizioni previste ai fini dell'intesa e a definire la soluzione più rispondente agli obiettivi strategici europei, nazionali e locali. La proposta nei successivi 30 giorni, previa delibera da parte degli organi statali, provinciali e regionali competenti, sarebbe stata sottoposta al Cipe, comprensiva delle attività e dei tempi previsti per la redazione del progetto definitivo e la sua approvazione.
  Il comitato paritetico, costituitosi presso questa amministrazione, ha provveduto all'analisi degli aspetti trasportistici e alla valutazione dei costi e dei benefici indotti dall'autostrada Valdastico A31 nord; i lavori del comitato sono stati ultimati con la sottoscrizione di apposito atto in data 9 febbraio 2016.
  Dal documento conclusivo si evince come il comitato abbia accertato la necessità di individuare un corridoio stradale per il completamento della Valdastico nord. Tale soluzione ha chiaramente trovato il consenso da parte sia della provincia di Trento che della regione Veneto. Contestualmente, in considerazione che il termine di scadenza della concessione della autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova Spa è condizionata dall'approvazione di tale opera, risulta necessario procedere alla revisione del piano economico finanziario (Pef).
  In data 14 marzo 2016 la predetta società ha pertanto trasmesso a questa amministrazione una versione aggiornata del Pef, che, successivamente istruita dagli uffici ministeriali competenti, è stata presentata in data 17 maggio 2016 al Cipe unitamente alla documentazione di riferimento e contestualmente alla presentazione del documento conclusivo del suddetto comitato paritetico, al fine della successiva approvazione necessaria per avviare le procedure progettuali della tratta nord Valdastico 2o lotto, quelle di realizzazione del 1o lotto già approvato e tutte le attività necessarie per la realizzazione delle altre opere.
  Infine, si informa che il Nars ha già fornito parere favorevole e che il Cipe, nella seduta del 4 agosto 2016, dovrebbe deliberare in senso favorevole.
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasportiGraziano Delrio.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritti delle minoranze

rete di trasporti

diritto dell'individuo