ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09263

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 431 del 20/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 20/05/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 20/05/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09263
presentato da
CATANOSO Basilio
testo di
Mercoledì 20 maggio 2015, seduta n. 431

   CATANOSO. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   il settimanale Panorama, con un articolo a firma di Riccardo Arena, riporta alcune notizie in merito alla nuova professione di Antonio Ingroia: magistrato prima, politico poi ed avvocato oltre che amministratore pubblico adesso;
   Antonio Ingroia, nella sua veste di avvocato, tutela gli interessi di Massimo Ciancimino nel processo intentato dalla procura della Repubblica di Roma contro i «riciclatori» del tesoro di Ciancimino padre, il sindaco del «sacco» di Palermo ed uomo affiliato alla cosca mafiosa di Corleone;
   l'interrogante non intende porre all'attenzione del Ministro interrogato l'evidente «doppia morale» dell'ex pubblico ministero di Palermo che, da magistrato, accusava le istituzioni di «delegittimare» il proprio lavoro di investigatore e da avvocato lamenta il fatto che l'inchiesta in cui è coinvolto il suo assistito Massimo Ciancimino nasca dalla volontà del colonnello «Ultimo» e del Procuratore capo di Roma Pignatone di distruggere ed azzoppare la credibilità di Ciancimino figlio e con lui il processo sulla trattativa Stato-mafia;
   l'interrogante non intende porre all'attenzione del Ministro interrogato le ragioni di «inopportunità» dal punto di vista processuale che dovrebbero indurre l'ex procuratore di Palermo Ingroia a delegare la difesa del Ciancimino ad altro legale visti i rapporti, in teoria, delicati nati in occasione delle indagini alla base del processo di Palermo sulla trattativa Stato-mafia;
   l'ex procuratore di Palermo, oltre che ex politico ed ex magistrato, dovrebbe invece, a giudizio dell'interrogante e del giornalista di Panorama, dimettersi o dall'incarico di amministratore unico della società a partecipazione pubblica regionale «Sicilia e servizi» o dovrebbe lasciare la professione forense. Il ruolo di avvocato e di amministratore pubblico, secondo la normativa attualmente vigente, sono incompatibili tra loro –:
   di quali elementi disponga il Governo in relazione a quanto esposto in premessa e se intenda chiarire anche promuovendo una verifica presso l'Ordine degli avvocati, sulla base di quali presupposti il dott. Ingroia possa continuare a svolgere l'attività di avvocato, alla luce dell'incarico ricoperto presso la società «Sicilia e servizi» spa. (4-09263)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ordine professionale

organizzazione della professione

mafia