ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09244

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 430 del 19/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: SEGONI SAMUELE
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Data firma: 19/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 19/05/2015
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 19/05/2015
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 19/05/2015
BARBANTI SEBASTIANO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 19/05/2015
MUCCI MARA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 19/05/2015
PRODANI ARIS MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 19/05/2015
RIZZETTO WALTER MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 19/05/2015
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 19/05/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 19/05/2015
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 19/05/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 10/09/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09244
presentato da
SEGONI Samuele
testo di
Martedì 19 maggio 2015, seduta n. 430

   SEGONI, ARTINI, BALDASSARRE, BECHIS, BARBANTI, MUCCI, PRODANI, RIZZETTO e TURCO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   da fonti stampa si apprende che nella notte tra il 10 e l'11 maggio 2015, nei pressi di Campi Bisenzio (FI), si è verificata una grave fuoriuscita di sostanze dall'oleodotto Eni Calenzano-Livorno, finiti poi nel fosso Reale e che, in una nota, l'Arpat ha dichiarato che «L'odore era molto intenso e riconducibile a sostanze di natura idrocarburica e solventi, ...[..]. È stata richiesta l'attivazione della ASL per le problematiche igienico sanitarie e l'impatto sulla popolazione [...]. L'incidente è stato provocato da una foratura dolosa delle condotte per un tentativo di furto dall'impianto»;
   nel fiorentino un caso analogo al precedente si era verificato già nel febbraio 2015 e gli idrocarburi erano finiti nel collettore delle acque basse di Signa;
   agli inizi di novembre 2014, un'altra grave fuoriuscita di cherosene è avvenuta dalle tubature dell'oleodotto Eni Civitavecchia – Aeroporto di Fiumicino in un'area compresa tra Maccarese e Palidoro (Roma) in prossimità dell'oasi WWF di Macchiagrande e la riserva naturale statale del litorale romano e il danno ecologico conseguente è stato ed è tuttora estremamente rilevante (il combustibile, riversatosi nel Rio Tre Cannelle e da qui nel fiume Arrone e nel Rio Palidoro, ha contaminato decine di ettari di terreno destinato all'agricoltura e si è già riversato nel mar Tirreno dove sta causando un disastro ambientale di immani proporzioni a carico della flora e della fauna locale);
   il 4 luglio 2012, è stata emanata dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell'Unione europea, la direttiva 2012/18/UE (cosiddetta «Seveso III») sul controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose che verrà recepita dal nostro Paese a partire dal 1o giugno 2015 e il provvedimento in questione prevede specifici obblighi per i gestori degli stabilimenti in cui sostanze pericolose siano o possano essere presenti in quantitativi superiori a specifici limiti di soglia stabiliti dalla direttiva stessa;
   eventi di estrema gravità e pericolosità, dovuti alla fuoriuscita di sostanze tossiche, si ripetono regolarmente su tutto il territorio italiano (volendo ricordare in questa sede qualche altro significativo caso, si potrebbe citare quello che è avvenuto nel mese di marzo del 2012 e ha causato l'inquinamento di oltre diecimila metri quadrati a causa della rottura di una valvola dell'oleodotto Monte Alpi-Taranto o si potrebbe citare il dato che nella sola regione Basilicata, come si apprende da fonti stampa, dal 1996 ad oggi, sono stati oltre venticinque gli incidenti, molti dei quali purtroppo non denunciati);
   le infrastrutture petrolifere non comprendono solo le trivelle e le piattaforme, ma anche una ragnatela di condotte interrate ed aeree che attraversa indiscriminatamente aree soggette a dissesto idrogeologico, aree sismiche, corsi d'acqua, campi coltivati, aree di particolare pregio ambientale e naturalistico (ad esempio, nel solo territorio lucano, sono presenti circa 700 chilometri di oleodotti, gran parte all'interno del perimetro del parco nazionale Appennino Lucano Val d'Agri-Lagonegrese) –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti sopra riportati;
   se la rete degli oleodotti e gasdotti sul territorio italiano sia monitorata, in quale misura, e con quali mezzi, per prevedere, prevenire o comunque individuare in tempo reale episodi di fuoriuscite causati da fenomeni naturali o riconducibili all'azione umana;
   se non ritenga determinante, in nome della salvaguardia dei diritti fondamentali previsti dalla Costituzione in merito alla tutela della salute pubblica e alla tutela della ricchezza paesaggistica e ambientale, attivare tutti gli strumenti a disposizione affinché i migliori sistemi di monitoraggio vengano predisposti in maniera il più possibile diffusa e sistematica su tutta la rete degli oleodotti nel territorio italiano. (4-09244)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica agricola

prevenzione dei rischi

degradazione dell'ambiente