Legislatura: 17Seduta di annuncio: 430 del 19/05/2015
Primo firmatario: PALAZZOTTO ERASMO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 19/05/2015
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 19/05/2015
PALAZZOTTO. —
Al Ministro dell'interno
. — Per sapere – premesso che:
da un articolo pubblicato sul sito on line corrierediragusa.it, il 13 maggio 2015, si apprende che a Comiso, alcuni migranti, in prevalenza ragazze, tra cui una addirittura minorenne, sarebbero stati tenuti segregati come animali in una casa del Paese della provincia di Ragusa;
dopo una denuncia raccolta a Siracusa gli inquirenti hanno scoperto che i migranti, tra cui le giovani donne, erano tenute chiuse a chiave in una stanza buia e umida e in condizioni igieniche pessime;
la minore, di nazionalità eritrea, è stata trasportata in ospedale per tutti gli accertamenti sulle sue condizioni di salute. Le donne segregate nell'abitazione di Comiso erano arrivate alla spicciolata nell'ambito degli ultimi sbarchi a Pozzallo assieme ad altri migranti;
sempre secondo gli inquirenti l'organizzazione aveva ruoli ben definiti con l'obiettivo di lucrare sulla sorte dei disperati che sbarcano sulle coste iblee;
a seguito di questa triste scoperta cinque stranieri sono stati arrestati per i reati di sequestro di persona e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina;
sempre dall'articolo citato in premessa si apprende come l'operazione è scattata dopo lo sbarco del 4 maggio 2015 quando un cittadino eritreo avrebbe ricevuto una telefonata, nel corso della quale un uomo lo avrebbe informato che sua cugina, una ragazzina di 15 anni, si trovava con lui e che per riaverla avrebbe dovuto ricaricare di 200 euro la sua poste pay;
il migrante a questo punto, dopo la richiesta di riscatto, ha denunciato tutto agli inquirenti che hanno avviato le indagini, scoperto il luogo e le circostanze su come agiva l'organizzazione;
sembrerebbe infatti che le persone finite in manette, con l'utilizzo di un furgone, erano solite appostarsi all'uscita dei centri di accoglienza del siracusano e prendevano a bordo gli immigrati con la falsa promessa di accompagnarli a Milano. Una volta saliti sul mezzo, invece, i clandestini venivano portati in una abitazione di via Veneto a Comiso e lì venivano tenuti segregati fino a quando i loro parenti non avessero pagato un riscatto di 200 euro ciascuno. A pagamento avvenuto, le vittime venivano liberate ed accompagnate alla stazione degli autobus di Ragusa;
all'interrogante risulta che nell'anno 2014 sono spariti dalle strutture di accoglienza 3.600 minori circa;
a fronte di questo dato l'interrogante non comprende come si vogliano contrastare i trafficanti in Libia quando non riusciamo a combattere adeguatamente quelli che agiscono nel nostro paese e adottano pratiche come il sequestro e la conseguente richiesta di riscatto, che sono all'ordine del giorno durante la tratta in Paesi come Sudan e Libia;
la vicenda descritta in premessa, dimostra ancora una volta che lo sbarco sulle nostre coste è solo l'ultima parte della tratta e che quando i migranti arrivano in Italia si affidano per disperazione a queste organizzazioni, spesso collegate con quelle africane che organizzano la fuga in altri Paesi, spesso chiedendo un riscatto alle famiglie in Europa per farli ricongiungere o liberare da situazioni come quella scoperta a Comiso –:
se e quali misure il Ministro intenda adottare per la protezione dei migranti e soprattutto dei minori. (4-09240)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):aiuto sociale
migrante
donna