ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09232

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 430 del 19/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: BUSIN FILIPPO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 19/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/05/2015
BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/05/2015
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/05/2015
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/05/2015
ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/05/2015
BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/05/2015
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/05/2015
GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/05/2015
INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/05/2015
MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/05/2015
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/05/2015
PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/05/2015
RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/05/2015
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/05/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 19/05/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09232
presentato da
BUSIN Filippo
testo di
Martedì 19 maggio 2015, seduta n. 430

   BUSIN, CAPARINI, BORGHESI, GRIMOLDI, FEDRIGA, ALLASIA, BOSSI, GIANCARLO GIORGETTI, GUIDESI, INVERNIZZI, MARCOLIN, MOLTENI, GIANLUCA PINI, RONDINI e SIMONETTI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   l'allegato 3 al documento di economia e finanza 2015, in merito al programma delle infrastrutture strategiche (PIS) ha identificato un gruppo di 25 opere prioritarie sulle quali convogliare le risorse pubbliche e private disponibili ai fini dell'attuazione della legge obiettivo n. 443 del 2001;
   pertanto, tale allegato elimina dall'elenco delle opere prioritarie del PIS come individuate dalla delibera CIPE n. 121 del 2001, e successive integrazioni, una serie di opere infrastrutturali importantissime per il Paese e già finanziate, rimandando, peraltro, la revisione del programma, a valle di un approfondito confronto con le regioni, nell'ambito del previsto aggiornamento in sede di definizione della nota di aggiornamento al documento di economia e finanziaria;
   infatti, l'allegato infrastrutture reca le linee guida in base alle quali dovrebbe essere definito entro settembre 2015 un unico documento pluriennale di pianificazione (DPP), che dovrebbe includere e rendere coerenti la pianificazione e la programmazione di tutti gli investimenti previsti nel comparto delle opere pubbliche;
   tuttavia, per il momento, le uniche opere sicure da mandare avanti sono le 25 elencate nell'allegato infrastrutture del documento di economia e finanza;
   tale strategia del Governo contrasta e contraddice, a giudizio degli interroganti, quanto descritto nello stesso documento di economia e finanza che evidenzia l'importanza di proseguire e di rafforzare gli interventi, già avviati nel 2014, nella direzione della semplificazione amministrativa, dello snellimento e sburocratizzazione delle procedure; infatti, tali obiettivi risultano identici alle finalità della legge obiettivo che sono state quelle di accelerare e semplificare l’iter procedurale per la realizzazione delle grandi opere pubbliche;
   il Governo ha presentato l'allegato infrastrutture come un'importante cambio di passo rispetto agli anni precedenti nelle politiche infrastrutturali, indicando che l'elenco delle 25 opere prioritarie sia stato elaborato sulla base di una valutazione di coerenza con l'integrazione con le reti europee e territoriali, dello stato di avanzamento delle singole infrastrutture per addivenire in tempi certi alla loro ultimazione, nonché sulla base della possibilità di finanziamento con capitale privato;
   tuttavia, tra le opere rimaste escluse dal programma delle opere prioritarie figurano opere che sono state già definite progettualmente e finanziariamente con accordi di programma sottoscritti tra lo Stato, le regioni, gli enti locali e i soggetti finanziatori, i cui finanziamenti pubblici sono stati già inseriti nei bilanci di previsione degli stessi enti locali e regioni;
   non è chiaro, pertanto, sulla base di quali criteri e in quale misura le regioni e gli enti locali possano mettere in discussione le proprie previsioni di bilancio e tornare indietro sugli accordi sottoscritti con gli enti finanziatori;
   d'altra parte, l'obiettivo di finanziamento con capitale privato delle opere pubbliche rischia di vanificarsi, mancando la sicurezza di investimento per i soggetti finanziatori, e ciò, a giudizio degli interroganti, contrasta proprio con quanto dichiarato dallo stesso Governo;
   inoltre, non è chiaro come il Governo pensa di convogliare sulle 25 opere tutti i finanziamenti pubblici e privati disponibili. Certamente, non possono essere indirizzate su opere diverse i cofinanziamenti degli enti locali o dei soggetti privati finanziatori che dispongono risorse per il proprio territorio;
   l'allegato infrastrutture sottolinea il coordinamento e la coerenza fra le scelte del programma delle infrastrutture strategiche (PIS) ed i diversi strumenti di programmazione, tra i quali lo schema di contratto di programma quinquennale Anas 2015 2019. Non è chiaro tuttavia come opere fino ad oggi classificate strategiche per il Paese possano trovare spazio all'interno di un programma di finanziamento che a stento riesce a trovare le risorse per ricomprendere gli obiettivi annui di ammodernamento e potenziamento nonché di manutenzione, ordinaria e straordinaria, sempre più necessaria ed urgente, della rete stradale ed autostradale nazionale, per assicurare l'adeguata e funzionale conservazione della rete stradale soggetta a naturali e crescenti fenomeni di obsolescenza;
   inoltre non è chiaro come dovranno proseguire i procedimenti di approvazione delle opere classificate fino ad oggi come opere della legge obiettivo che stanno concludendo o abbiano già concluso il proprio iter di approvazione, sia come progetto e sia come piano finanziario dal CIPE; ad esempio, come dovrà proseguire il procedimento di valutazione d'impatto ambientale, cosiddetta VIA speciale, che per la maggior parte delle opere, e diversamente da quanto previsto dalla VIA ordinaria che si svolge sul progetto definitivo, ha già concluso l'esame sul progetto preliminare e sta attuando le verifiche di ottemperanza sul progetto definitivo o sul progetto esecutivo; un eventuale passaggio delle opere in VIA ordinaria rischia di bloccare in modo irreparabile i procedimenti e vanificare la stessa realizzazione delle opere;
   a parere degli interroganti occorre che il Governo, in tempi brevi chiarisca le procedure da seguire per la realizzazione delle opere in avanzato stato di approvazione, anche in considerazione del fatto che si tratta di opere da anni attese dal territorio, come, ad esempio, l'Autostrada della Val Trompia, che dovrebbe collegare tale Valle alla A4, la Valdastico nord che consentirà di collegare il Veneto con il Trentino Alto Adige, andando a chiudere il sistema viabilistico della A31 - Valdastico sud, che altrimenti rimarrebbe incompleto e sottoutilizzato, le opere di accessibilità alla Valtellina ed in particolare la variante di Tirano, inividuata tra le azioni prioritarie dell'accordo di programma del 18 dicembre 2006, tra enti locali, regione e Governo, che hanno condiviso unanimemente il quadro complessivo di copertura economica dell'opera, la Pedemontana Piemontese, che ha come obiettivo attrarre il traffico che si genera a nord dei nodi provinciali delle regioni Piemonte e Lombardia, fornendo una rete stradale alternativa all'asse autostradale Torino-Milano-Venezia-Trieste e, ancora la Bergamo- Lecco, già finanziata e inserita nell'elenco delle opere del decreto-legge «sblocca Italia», il ponte sull'Adda sulla strada statale 415 – Paullese, opera da anni rimasta incompleta e tanto attesa dalla popolazione, la Vigevano-Malpensa, nell'ambito delle opere indispensabili per il completamento dell'accessibilità viabilistica all'aeroporto di Malpensa;
   nonostante il quadro economico mondiale favorevole, l'Italia, attualmente, non attrae imprese, non attrae investimenti; questa scelta del Governo di declassare una serie di opere pubbliche essenziali per il territorio rischia di compromettere irreparabilmente la stessa credibilità del nostro Paese verso i competitori esteri –:
   quali iniziative urgenti e in che tempi il Governo intenda adottare per garantire la prosecuzione delle opere strategiche della «legge obiettivo» attualmente rimaste escluse dall'elenco delle 25 opere inserite nel documento di economia e finanza 2015, con particolare riferimento alle opere esposte in premessa. (4-09232)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rete stradale

piano di finanziamento

studio d'impatto