ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09230

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 430 del 19/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/05/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 19/05/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 09/07/2015

SOLLECITO IL 03/08/2015

SOLLECITO IL 07/09/2015

SOLLECITO IL 01/10/2015

SOLLECITO IL 02/11/2015

SOLLECITO IL 01/12/2015

SOLLECITO IL 11/01/2016

SOLLECITO IL 03/02/2016

SOLLECITO IL 03/03/2016

SOLLECITO IL 04/04/2016

SOLLECITO IL 02/05/2016

SOLLECITO IL 01/06/2016

SOLLECITO IL 04/07/2016

SOLLECITO IL 01/08/2016

SOLLECITO IL 12/09/2016

SOLLECITO IL 10/10/2016

SOLLECITO IL 08/11/2016

SOLLECITO IL 14/12/2016

SOLLECITO IL 09/01/2017

SOLLECITO IL 01/02/2017

SOLLECITO IL 06/03/2017

SOLLECITO IL 03/04/2017

SOLLECITO IL 09/06/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09230
presentato da
REALACCI Ermete
testo di
Martedì 19 maggio 2015, seduta n. 430

   REALACCI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   secondo l'ISMEA i prezzi sulla carne di coniglio praticati dalla grande distribuzione sono su livelli inferiori a quelli registrati nell'analogo periodo dell'anno 2014. Nei primi undici mesi del 2014 i consumi domestici di carne di coniglio registrano una lieve flessione in volume rispetto allo stesso periodo del 2013, a fronte di una contrazione più elevata della spesa segno di una diminuzione del prezzo medio unitario di acquisto;
   di fatto, da anni il costo di produzione resta proporzionalmente più alto del prezzo di mercato all'ingrosso. Sui banchi dei supermercati, invece, risulta addirittura quadruplicato. Eppure dietro fluttuazioni di mercato e strategie di marketing si nasconde una realtà poco compatibile con la vita naturale di questi animali. Milioni di conigli sono rinchiusi ogni anno e poi uccisi nelle batterie degli allevamenti europei. Pochi infatti conoscono la vita dei conigli di allevamento;
   l'Italia, assieme a Francia e Cina, si classifica tra i maggiori produttori mondiale di conigli da macellazione e il primo in Europa: il nostro Paese macella infatti circa 230 mila tonnellate di carne di coniglio all'anno, a cui corrispondono 100 milioni di conigli allevati ed uccisi ogni 12 mesi. Il 99 per cento della produzione è allevato in batteria. La filiera conta circa 8 mila allevamenti, di cui 2.500 intensivi, che producono il 65 per cento del totale e situati prevalentemente nel Settentrione d'Italia. Anche negli allevamenti italiani, i conigli sono costretti in gabbie metalliche, singole o collettive, con pavimento grigliato e rialzato. La filiera cunicola suggerisce come densità massima di allevamento 20 capi per metro quadrato: lo spazio in cui ogni coniglio vive per tutta la sua brevissima vita corrisponde dunque circa alle dimensioni di un foglio A4 senza possibilità di sdraiarsi, scavare, balzare, saltare. Tutti comportamenti naturali per questa specie;
   tra le 10 e le 33 settimane di età, i conigli vengono inviati al mattatoio. Il 30 per cento muore prima della macellazione pur con uso sistemico di farmaci antibiotici;
   sovente i conigli minano la loro sopravvivenza con veri e propri atti di lesionismo, come, ad esempio: strappandosi peli e ferendosi;
   in Germania, Belgio e perfino in Cina sono stati invece sperimentati nuovi spazi di allevamento che rispettano in tutto o per la maggior parte la dignità e le caratteristiche naturali dei conigli: maggiore spazio, possibilità di balzare, luce naturale, possibilità di sdraiarsi;
   è scientificamente provato che buone condizioni di allevamento incidono sensibilmente sulla salute e la qualità della carne macellata con evidenti benefici per il consumatore finale;
   la campagna di CIWF International, End the cage – Animali in gabbia. È ora di dire basta si propone di vietare l'uso delle gabbie negli allevamenti in tutta Europa. Ad iniziare da quelle utilizzate per allevare i conigli. La petizione CIWF Italia ha già raccolto nella penisola 90.000 firme –:
   quali iniziative urgenti intendano intraprendere i Ministri interrogati al fine di rendere obbligatori spazi di allevamento più adeguati alla salute e allo stato naturale degli animali da allevamento, bandendo in toto le gabbie intensive;
   se, compatibilmente con le esigenze di bilancio e le norme comunitarie sulla concorrenza, non intendano assumere iniziative, incentivare fiscalmente la conversione dei predetti allevamenti in allevamenti più rispettosi degli animali. (4-09230)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

allevamento

coniglio

politica commerciale comune