ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09209

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 428 del 15/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: SPADONI MARIA EDERA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 15/05/2015
SARTI GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 15/05/2015
FERRARESI VITTORIO MOVIMENTO 5 STELLE 15/05/2015
DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE 15/05/2015
BERNINI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 15/05/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 15/05/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09209
presentato da
SPADONI Maria Edera
testo di
Venerdì 15 maggio 2015, seduta n. 428

   SPADONI, DALL'OSSO, SARTI, FERRARESI, DELL'ORCO e PAOLO BERNINI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della giustizia, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   con ordinanza di applicazione di misure cautelari del tribunale di Reggio Calabria, sezione dei giudici per le indagini preliminari procedura n. 7144/2011 R.G.N.R. Direzione distrettuale antimafia è stata depositata richiesta cautelare in data 5 marzo 2013, successivamente integrata e modificata, da ultimo, in data 15 luglio 2014 nei confronti di diversi soggetti;
   i capi di imputazione sono stati emessi per associazione per delinquere di tipo mafioso, finalizzati – mediante la forza intimidatrice del vincolo associativo e della conseguente condizione di assoggettamento ed omertà della cittadinanza – al controllo mafioso del territorio sopra indicato ed alla commissione di una serie indeterminata di delitti;
   come materiale probatorio sono state utilizzate intercettazioni, le fonti collaborative;
   le indagini e i capi di imputazione emanati in seguito riguardano anche «L'affare relativo alla gestione della raccolta dei rifiuti: la società FATA MORGANA ed il ruolo di AIELLO SALVATORE»;
   la proprietà di FATAMORGANA è così formato: capitale sociale interamente versato di euro 2.225.693,76, ed è frazionato in 431.366 azioni, dal valore nominale di euro 5,16 cadauna. La sua proprietà è così ripartita: Proprietà Numero di azioni Valore delle azioni comune di Reggio Calabria 160,430 euro 827.818,80; ENIA S.p.A. 107.834 euro 556.423,44; TM.E. spa Tennomeccanica Ecologica 103.521 euro 534.168,36; comune di Villa S. Giovanni 11.550 euro 59.598,00; comune di Melito Porto Salvo comune di Montebello Jonico, comune di Motta S. Giovanni, comune di Scilla; comune di San Lorenzo; comune di Campo Calabro;
   IREN Emilia è una società che fa parte del Gruppo IREN nato il 1o luglio 2010 dalla fusione tra IRIDE, la società che nel 2006 aveva riunito AEM Torino (1907) ed AMGA Genova (1922), ed ENÌA, l'azienda nata nel 2005 dall'unione tra AGAC Reggio Emilia (1962), AMPS Parma (1905) e Tesa Piacenza (1972);
   nel febbraio 2001 AGAC diventa società per azioni a totale capitale pubblico locale e, nel 2002, costituisce Blumet in ossequio alle previsioni del decreto-legge Letta in tema di separazione dell'attività di vendita da quella di distribuzione del gas;
   il 18 settembre 2008, ufficiali di polizia giudiziaria della squadra mobile di Reggio Calabria raccolsero le dichiarazioni di Aiello Salvatore che, in qualità di responsabile tecnico della società «Fata Morgana» spa e direttore tecnico della «Piana Ambiente» spa, riferì sull'esistenza di intricati rapporti tra le due ditte, operanti, entrambe, nel settore della raccolta e della gestione dei rifiuti;
   per come precisò, ambedue le imprese avevano in comune «... gli stessi soci privati, ovvero la TME S.p.a. di La Spezia e l'ENIA S.p.a. di Reggio Emilia». Inoltre, l'anno prima, con il benestare del commissario all'emergenza ambientale, la TME spa «... ha venduto le quote alla VEOLIA, società francese, leader del settore a livello mondiale. Tale società ha acquisito esclusivamente la gestione in Calabria degli impianti tralasciando di interessarsi ad altri settori come quello della raccolta dei rifiuti in genere»;
   inoltre, Aiello Salvatore riferì anche di un ambizioso tentativo di scalata finanziaria operato dalla società «LEONIA» che, grazie a una spietata politica di «rastrellamento» di interi pacchetti azionari, avrebbe cercato di accumulare una consistente quota di partecipazioni della «Fata Morgana». Un progetto che, tuttavia, fu duramente osteggiato da ignoti con una serie di pericolosi attentati e da numerosi altri atti intimidatorio;
   Aiello Salvatore era responsabile tecnico come detto di FATA MORGANA spa e DIRETTORE TECNICO DI PIANA AMBIENTE spa;
   Aiello Salvatore ha mediato con Commisso Giuseppe, detto «u mastro» per conto della società Fata Morgana, per essere favorito (noi avevamo il piacere se... se siamo... di accettare di venire da queste parti a lavorare... poi se va...») nell'assegnazione di un appalto pubblico per l'esecuzione dell'attività di raccolta e gestione dei rifiuti in alcuni comuni della Jonica;
   risulta dal verbale di interrogatorio di Aiello Salvatore del 5 maggio 2014: ADR: «La Tennomeccanica gestiva cinque impianti di smaltimento rifiuti in Calabria (Rossano, Crotone, Gioia Tauro (dove c’è anche il termovalorizzatore), Siderno e Sambatdlo in Reggio Calabria). Per quanto riguarda il servizio di trasporto al termovalorizzatore di Gioia Tauro, come ho detto, è stata costituita un Ati tra alcuni autotrasportatori calabresi presso un notaio in Falerna, finalizzata appunto al trasporto degli altri scarti di lavorazione dei rifiuti (cenere) prodotti da Tennomaccanica nei vari impianti e da trasportare al termovalorizzatore di Gioia Tauro. Capo fila di questa Ati era la Ecofall di La Valle. È stato stipulato, in relazione a tale servizio di trasporto, un contratto tra la Terrnomeccanica e l'Ati in discorso. È in relazione a tale rapporto contrattuale che sorge la questione di cui parlo con Commisso Giuseppe il mastro. La Valle mi disse che non gli permettevano più di caricare presso l'impianto di Siderno e mi chiese di andare a parlare a Siderno con i Commisso per capire cosa fosse successo. L'oggetto delle conversazioni con il “mastro” Commisso Giuseppe del 29.07.09 e del 13.08.09 era appunto questo: il mastro mi disse che non era stato versato da La Valle quanto preteso dai Commisso (una quota a titolo estorsivo per ogni trasporto di cdr o scarti di lavorazione in uscita dall'impianto di Siderno) e per questo al La Valle non era consentito di continuare a lavorare in quel momento. La cosa è stata poi sistemata: in effetti sia il La Valle che il Commisso mi dissero che il problema era rientrato, tant’è che il La Valle ha continuato a lavorare lì. Preciso che il La Valle non mi disse espressamente che aveva pagato (lui o tramite Alampi) ma che (“era tutto a posto”): è evidente che era stata pagata la somma richiesta a titolo di estorsione»;
   il comune di Reggio Emilia è ancora socio con IREN che è socia sia di FATA MORGANA che di PIANA AMBIENTE, che gestiscono i rifiuti dove Salvatore Aiello (arrestato e ora collaboratore di giustizia, era direttore tecnico di Piana Ambiente e responsabile tecnico di FATA MORGANA, nonché intermediario con i boss) –:
   se risulti al Ministro interrogato anche a mezzo delle prefetture competenti, l'esperimento dell'azione rescissoria prevista dal codice antimafia dopo la stipula del contratto, secondo l'articolo 88 comma 4-ter del decreto legislativo n. 153 del 2014, laddove intercorrano rapporti contrattuali tra pubblica amministrazione e le società Fata Morgana e Piana Ambiente;
   se i Ministri interrogati intendano assumere iniziative normative affinché, qualora una società a partecipazione pubblica o un ente locale detenga partecipazioni in società per le quali risulti essere accertata un'infiltrazione o un condizionamento da parte della criminalità organizzata, ai sensi di quanto indicato dalla normativa antimafia, sia obbligatorio per i soggetti pubblici dismettere le partecipazioni alle società medesime;
   quale posizione per quanto di competenza intendano i Ministri assumere di fronte alla gravità dei fatti sopra enunciati. (4-09209)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

disastro naturale

gestione dei rifiuti

distribuzione d'energia