ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09194

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 427 del 14/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: LOMBARDI ROBERTA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 14/05/2015
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 14/05/2015
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 14/05/2015
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 14/05/2015
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 14/05/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 14/05/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09194
presentato da
LOMBARDI Roberta
testo di
Giovedì 14 maggio 2015, seduta n. 427

   LOMBARDI, COMINARDI, CIPRINI, TRIPIEDI, CHIMIENTI e DALL'OSSO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   l'Aci (Automobile Club Italia) ha reso noto che delocalizzerà il lavoro in Slovenia e Albania, mettendo in solidarietà 40 dipendenti della ditta Omnibus, a cui ha esternalizzato il servizio di call center, e altrettante famiglie resteranno senza stipendio a partire da fine aprile;
   per delocalizzare all'estero, dove il costo del lavoro è minore, lo Stato italiano paga già dal 2013 i costi sociali della solidarietà di centinaia di operatori di Roma e Milano dipendenti dell'Aciglobal e pagherà ora la disoccupazione, e il non potere d'acquisto di altre 40 persone;
   chi chiama un call center ha diritto di poter scegliere di parlare con un operatore sul suolo italiano e ciò non è permesso dall'Aciglobal, negando il diritto sancito dall'articolo 24-bis della legge 134 del 2012 «Misure a sostegno della tutela dei dati personali, della sicurezza nazionale, della concorrenza e dell'occupazione delle attività svolte da call center»;
   «Questo è il riconoscimento – ha intanto dichiarato il rappresentante e sindacalista Stefano Conti, Segretario nazionale di UGL Telecomunicazioni – che un'azienda di carattere pubblico dà a lavoratori che si sono distinti per professionalità e impegno svolgendo in questi anni un lavoro importante per la collettività. È un provvedimento immotivato e l'ennesimo scempio per l'occupazione lavorativa in Italia. ACI è un ente pubblico non economico che nell'ultimo bilancio certificato ha mostrato un utile pari ad oltre 27 milioni di euro. Da parte di un soggetto di carattere pubblico ci aspetteremmo un comportamento che sia da esempio all'insegna del principio di responsabilità sociale d'impresa, in questo caso clamorosamente ignorato. Chiediamo a gran voce che si faccia tutto il possibile per salvare i posti di lavoro a rischio licenziamento»;
   la pratica di delocalizzazione dei call center all'estero appare un fenomeno che sta producendo danni irreversibili al tessuto industriale del settore telecomunicazioni e la perdita di migliaia di posti di lavoro;
   è inaccettabile che per risolvere i problemi della crisi o per aumentare i loro profitti, le imprese scarichino interamente sui lavoratori i costi di queste operazioni –:
   se il Ministro interrogato non reputi necessario intervenire per risolvere la situazione descritta in premessa ed evitare che i costi sociali conseguenti alla delocalizzazione gravino sullo Stato;
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti riportati in premessa e se non intendano avviare i controlli necessari al fine di accertare l'osservanza delle disposizioni contenute nell'articolo 24-bis sopra citato. (4-09194)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ente pubblico

delocalizzazione

industria delle telecomunicazioni